Gaza, diretta – Netanyahu: “I nostri soldati dentro Gaza. La guerra sarà lunga e dura”. Tank e truppe israeliane nella Striscia
Il premier israeliano parla alla nazione insieme al ministro della Difesa e specifica che lo scopo dell'operazione di terra, che ha definito "una battaglia per la sopravvivenza", è "demolire Hamas" e riportare gli ostaggi a casa. Scontro con Ankara, richiamato l’ambasciatore. I jihadisti: "L'accordo sui rapiti era vicino, ma Israele ha esitato". Erdogan: “Crimini di guerra”
Aggiornato: 11:04
I fatti più importanti
- Netanyahu: "Siamo entrati a Gaza per demolire Hamas"
- Netanyahu: "La guerra dentro Gaza sarà lunga e dura"
- Neatnyahu: "I nostri soldati dentro Gaza"
- Hamas: "L'accordo sui rapiti era vicino, ma Israele ha esitato"
- Capo esercito israeliano: "Serve un'operazione di terra"
- Erdogan propone una conferenza internazionale di pace
- Israele richiama il suo ambasciatore dalla Turchia
- Alle 19.30 (ora italiana) conferenza stampa di Netanyahu e Gallant
- Egitto: "Ostacoli israeliani impediscono la consegna di aiuti umanitari"
- Guterres: "Sorpreso da escalation a Gaza senza precedenti"
- Erdogan: "Israele criminale di guerra, l'Occidente responsabile del massacro a Gaza"
- Colpita da Israele la base Unifil (missione Onu in Libano)
- Esercito Israele: "Civili a Gaza vadano verso sud, è un appello urgente"
- Lavrov: "Distruzione di Gaza creerà catastrofe per secoli. Rischio di una grande guerra"
- Musk mette a disposizione Starlink per la connessione a Gaza
- "Obiettivo è dividere la Striscia in tre parti"
- Hamas: "La Russia è il nostro amico più caro"
- Hamas: "Ricevuta lista degli ostaggi russi, pronti a rilasciarli"
- Portavoce militare: "Le nostre forze sul terreno, portano avanti la guerra"
- Truppe e tank israeliani sono ancora nella Striscia
- L'allarme del Comitato protezione giornalisti: "Blackout notizie, gravi conseguenze"
- Idf: "Ucciso capo delle forze aeree di Hamas"
- Gli abitanti: la "peggiore notte" dall’inizio della guerra
- Hamas: "Nessun negoziato dopo gli ultimi raid"
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14:31
Hamas: “Israele in confusione, noi pronti allo scontro”
“L’esitazione di Israele di fronte all’invasione di terra di Gaza dimostra uno stato di confusione e paura“: lo ha affermato un dirigente di Hamas, Izzat al-Reshek, citato dall’agenzia di stampa Shehab, vicina a Hamas. “La resistenza è pronta allo scontro”, ha aggiunto al-Reshek, denunciando poi che la privazione di acqua, combustibile e corrente elettrica imposta alla popolazione di Gaza da Israele “è un crimine di guerra”.
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14:16
Lavrov: “Distruzione di Gaza creerà catastrofe per secoli. Rischio di una grande guerra”
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, in un’intervista all’agenzia bielorussa Belta, riflettendo su quale dei conflitti in corso nel continente eurasiatico sia il piu’ pericoloso, ha affermato che “tutti sono pericolosi a modo loro”. “Ognuno di loro può portare a una grande guerra. Soprattutto, ovviamente, mi riferisco a ciò che sta accadendo in Medioriente“, ha sottolineato Lavrov. “La distruzione della Striscia di Gaza e l’espulsione di 2 milioni di abitanti dall’enclave creeranno una catastrofe per decenni, se non secoli“. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in un’intervista all’agenzia di stampa bielorussa Belta. “Bisogna fermarsi”, ha aggiunto Lavrov, sottolineando che Mosca e’ in contatto “costante” con Israele. “Stiamo inviando un segnale” agli israeliani “sulla necessità di cercare una soluzione pacifica e di non completare la dichiarata strategia della ‘terra bruciata’ a Gaza”, ha aggiunto il capo della diplomazia russa.
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14:10
Musk mette a disposizione Starlink per la connessione a Gaza
Il magnate Elon Musk ha messo a disposizione il suo progetto Starlink per garantire la connessione alle organizzazioni umanitarie riconosciute a livello internazionale a Gaza. Musk lo ha annunciato sulla piattaforma X, di cui è proprietario, rispondendo a un tweet di Alexandria Ocasio-Cortez, in cui la rappresentante Usa definiva “inaccettabile tagliare tutte le comunicazioni a una popolazione di 2,2 milioni di persone“.
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13:54
“Obiettivo è dividere la Striscia in tre parti”
Dividere la Striscia in tre sezioni, costringere Hamas a ritirarsi dagli avamposti attaccati e spingere quanti più abitanti possibile a spostarsi verso il sud in cerca di cibo. L’Ansa riporta che diverse fonti qualificate che seguono l’evolversi della guerra in Israele indicano in questi punti alcuni degli obiettivi principali dell’attacco israeliano nella striscia di Gaza. Secondo le fonti, quella in corso è “un’incursione su larga scala” da tre diverse direttrici, per isolare sia il nord dal sud della Striscia sia Gaza City. L’attacco, infatti, starebbe avvenendo da tre diversi punti, tutti ad est della Striscia, proprio con l’obiettivo di dividerla in tre parti e costringere Hamas a muoversi di conseguenza: il nord e Gaza City, la parte centrale e quella sud vicino al valico di Rafah. Un’azione sostenuta anche dal mare, con i pattugliamenti delle navi per isolare completamente una zona dall’altra. Le fonti sottolineano inoltre, proprio alla luce dell’assedio in corso a Gaza, che la situazione di sicurezza in Cisgiordania sta velocemente deteriorandosi, con le proteste che interessano non solo Ramallah, Jenin, Tulkarem, Hebron e Nablus ma anche decine di piccoli villaggi.
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13:47
Erdogan a Israele: “Fermare questa follia”
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha chiesto a Israele di “fermare immediatamente questa follia” e di “porre fine ai suoi attacchi” contro Gaza, in un messaggio pubblicato su X. “I bombardamenti israeliani hanno ancora una volta coinvolto donne, bambini e civili innocenti e aggravato la crisi umanitaria in corso”, scrive il leader turco. Erdogan invita anche a partecipare ad una manifestazione organizzata oggi dal suo partito nell’area dell’ex aeroporto Ataturk di Istanbul “dove affermeremo forte e chiaro che siamo dalla parte del popolo palestinese contro la persecuzione di Israele”.
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13:43
Il ministro della Difesa incontrerà i familiari degli ostaggi
Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant incontrerà domani i rappresentanti delle famiglie delle persone tenute in ostaggio da Hamas mentre aumentano le preoccupazioni per la loro condizione dopo l’intensificarsi dell’attacco israeliano. La notizia, riportata dai media israeliani tra cui Haaretz, è arrivata dopo che i parenti degli ostaggi hanno lanciato un appello urgente per un incontro con il primo ministro Benjamin Netanyahu, con Gallant e altri membri del gabinetto di guerra.
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13:30
Sirene di allarme a Tel Aviv
Le sirene di allarme anti razzi da Gaza sono risuonate nel centro di Israele e nella zona grande di Tel Aviv. Lo ha fatto sapere l’esercito. In aria si sono sentite le esplosioni dell’intercettazione di razzi da parte dell’Iron Dome.
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13:28
Hamas: “La Russia è il nostro amico più caro”
“Consideriamo la Russia come il nostro amico più caro“. Lo ha affermato Musa Abu Marzuk, capo del dipartimento per le relazioni estere di Hamas, a Ria Novosti. “Da parte russa, attraverso il ministero degli Affari esteri, abbiamo ricevuto un elenco di cittadini che hanno la doppia cittadinanza. Siamo molto attenti a questo elenco e lo elaboreremo con attenzione, perché consideriamo la Russia come il nostro amico piu’ caro”, ha affermato Marzouk a proposito dei cittadini russi che potrebbero essere tra gli ostaggi Hamas a Gaza. Secondo Marzouk ci sono otto nomi in totale sulla lista: “Li stiamo cercando, quando li troveremo li lasceremo andare”.
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13:22
Hamas: 7.700 morti a Gaza dal 7 ottobre
Secondo il ministero della Sanità di Hamas, sono ad oggi 7.703 le persone uccise a Gaza dall’inizio di questa fase del conflitto con Israele, avvenuto lo scorso 7 ottobre.
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12:53
Hamas: “Ricevuta lista degli ostaggi russi, pronti a rilasciarli”
Hamas ha ricevuto dal ministero degli Esteri di Mosca una lista di russi che potrebbero essere tra gli ostaggi, li sta cercando ed è pronto a rilasciarli. Lo ha dichiarato a Ria Novosti Musa Abu Marzouk, membro responsabile delle relazioni con l’estero. “Da parte russa abbiamo ricevuto una lista di cittadini che hanno la doppia cittadinanza. Siamo molto attenti a questa lista e la gestiremo con attenzione perché guardiamo alla Russia come al nostro più caro amico”, ha dichiarato. Secondo Marzouk, la lista contiene in totale otto nomi che Hamas sta trattando “come ospiti” e ha aggiunto che “non appena li troveremo li rilasceremo“.