Nuovo raid sul campo profughi di Jabalia: “Decine di morti”. Borrell: “Sconcertato”. Onu: “Possibile crimine di guerra d’Israele”

Aperto il valico di Rafah grazie alla mediazione del Qatar: centinaia di persone raggiungono l'Egitto, tra cui i primi quattro italiani. Il capo di Hamas: "Per liberare gli ostaggi serve un cessate il fuoco". L'inchiesta della Bbc: “Israele ha bombardato la “safe zone” nel sud della Striscia”

Aggiornato: 11:05

I fatti più importanti

  • 12:36

    Bbc: “Israele ha bombardato la “safe zone” nel sud della Striscia”

    Le Idf (l’esercito israeliano) hanno bombardato più volte e in modo esteso le aree a sud della Striscia di Gaza, indicate nelle settimane scorse dallo stesso Stato ebraico come una sorta di “safe zone” per i civili palestinesi e divenute meta  di centinaia di migliaia di persone sfollate da nord. Lo denuncia la Bbc sula base di analisi di dati oggettivi su una serie di raid compiuti fra il 10 e il 25 ottobre in settori della Striscia suggeriti dai preavvisi e dalle mappe d’Israele come potenziale rifugio per i civili, fra Khan Younis e Rafah. La conclusione della verifica è che almeno tre volte su quattro risultano essere stati colpiti bersagli a ridosso o “dentro” tali zone. L’Idf ha replicato a una richiesta di commento dell’emittent britannica sottolineando di “non potere dare informazioni ulteriori su specifici siti” presi di mira; ma rivendicando comunque apertamente di voler “colpire obiettivi terroristici in tutte le parti di Gaza”.

  • 12:32

    Hamas: “Sette ostaggi morti nel raid sul campo profughi”

    Sette ostaggi israeliani sono morti a causa del raid dell’esercito dello Stato ebraico sul campo profughi di Jabalia, nella striscia di Gaza. La notizia è stata diffusa dalle Brigate al Qassam (l’ala militare di Hamas) sui loro account social, affermando che tre delle vittime avevano nazionalità straniera, senza precisare se si tratti di civili con doppia nazionalità.

  • 12:27

    Iran: “Israele ha usato armi illegali a Gaza”

    “In 26 giorni il regime sionista ha commesso molti crimini a Gaza, uccidendo civili, donne e bambini. Se il mondo guardasse ai rapporti che arrivano dalla regione capirebbe che tutti i civili sono stati uccisi con armi illegali”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, in una conferenza stampa congiunta con l’omologo turco Hakan Fidan ad Ankara, trasmessa dalla tv di Stato turca Trt. “Se questo genocidio non finisce, la situazione potrebbe aggravarsi ulteriormente e l’intera responsabilità in questo caso cadrà sugli Usa, Israele e chi li sostiene. Se i sionisti non si fermano pagheranno un caro prezzo”, ha aggiunto.

  • 12:23

    Premier libanese chiede una tregua di cinque giorni

    Il primo ministro libanese uscente Nagib Miqati ha chiesto un cessate il fuoco di cinque giorni a Gaza, definito “umanamente necessario”. Lo riferisce l’agenzia governativa libanese Nna. “Durante questo periodo verranno effettuati contatti internazionali per garantire lo scambio di prigionieri”, ha detto il premier durante una riunione del Consiglio die ministri, di cui fanno parte esponenti della milizia islamista Hezbollah. “Questi contatti serviranno a stabilire un cessate il fuoco permanente, con l’obiettivo di tracciare le grandi linee della pace nella regione”, ha spiegato.

  • 12:18

    Tajani: “Mi auguro che da Gaza possano uscire i primi italiani”

    “In mezzo a tante sciagure stamani è stato aperto il corridoio di Rafah e sono iniziate ad uscire le prime persone, e mi auguro che oggi possano iniziare a uscire anche i primi italiani. La nostra ambasciata al Cairo è già pronta ad accogliere i nostri connazionali che usciranno”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani all’inaugurazione della fiera del dumetto Lucca Comics & Games. “Inizieranno a entrare i tir con gli aiuti umanitari e mi auguro anche quelli inviati dallo Stato italiano che sono stati consegnati alla Mezzaluna rossa”, ha aggiunto.

  • 12:08

    “Crimini di guerra contro reporter a Gaza”

    Reporter Senza Frontiere (RSF) ha presentato una denuncia per crimini di guerra commessi contro giornalisti palestinesi a Gaza – la terza denuncia di questo tipo dal 2018 – e contro un giornalista israeliano in Israele. Questi reporter, afferma l’organizzazione, sono stati vittime di attacchi equivalenti – come minimo – a crimini di guerra che giustificano un’indagine da parte del procuratore della Corte penale internazionale (Cpi). Lo scrive l’organizzazione sul suo sito.

  • 11:52

    Graduale ripristino delle comunicazioni a Gaza

    È in corso il graduale ripristino delle comunicazioni a Gaza dopo ore di blackout che hanno nuovamente lasciato isolata la Striscia. Lo annuncia il principale operatore delle telecomunicazioni a Gaza, Paltel, che sui social network comunica che i servizi di telefonia fissa e cellulare e internet stanno iniziando a tornare in diverse aree di Gaza. I giornalisti di Associated Press a Gaza hanno confermato il ripristino. Prima del blackout di stanotte le comunicazioni erano state precedentemente interrotte anche da venerdì sera all’inizio di domenica, in coincidenza con l’ingresso di un gran numero di soldati israeliani a Gaza per operazioni di terra, in quella che Israele ha descritto come una nuova fase della guerra.

  • 11:43

    Via dalla Striscia 500 stranieri al giorno

    Lasceranno la Striscia di Gaza prima 88 feriti gravi e poi gli stranieri, 500 al giorno, scrive la Bbc, citando cinque funzionari palestinesi per il controllo dei passaporti, in anticipo sull’apertura del valico di Rafah annunciata per oggi. Sono 7mila i palestinesi con doppia cittadinanza a Gaza. L’Egitto deve approvare l’elenco di tutte le persone pronte a lasciare la Striscia in attesa dall’alto lato del confine prima che possano iniziare a muoversi.

  • 11:41

    Esercito israeliano stringe Gaza city da tre fronti

    L’esercito israeliano stringe Gaza City dai tre lati terrestri: nord, centro e sud. Lo ha riferito la radio pubblica Kan, aggiungendo che l’accerchiamento avviene nella politica di approfondimento dell’offensiva di terra. I militari, ha precisato, sono impegnati nella ricerca di postazioni di Hamas e nelle neutralizzazione dei suoi miliziani. Il portavoce militare Daniel Hagari ha riferito che l’esercito è attestato ai bordi della città. 

  • 11:22

    Il video delle prime persone che lasciano la Striscia