Tel Aviv: “Gaza City è circondata”. Netanyahu “valuta una breve pausa umanitaria”. Ma nega il carburante agli ospedali
Biden: "Serve una pausa per far uscire i prigionieri". Domani Blinken vede Netanyahu: si discuterà di una pausa umanitaria di diverse ore. Circa 600 persone con passaporti stranieri o doppia cittadinanza lasceranno la Striscia attraverso il valico di Rafah. L'Unicef su Jabalia: "Carneficina spaventosa"
Aggiornato: 09:19
I fatti più importanti
- Giornalista palestinese ucciso a Gaza insieme a 11 famigliari
- Netanyahu "valuta una breve pausa umanitaria"
- Netanyhu: "Siamo al culmine della battaglia"
- Wall Street Journal: "Wagner potrebbe fornire sistema difesa aerea a Hezbollah"
- Netanyahu non ha approvato la benzina per gli ospedali di Gaza
- L'esercito israeliano: "Siamo dentro Gaza City, la città è circondata"
- Bahrain ritira l'ambasciatore in Israele
- Berlino mette al bando Hamas in Germania
- Il Papa: "Con la guerra si distrugge la vita senza coscienza di questo"
- Il segretario di Stato Usa Antony Blinken di nuovo in Medio Oriente
- Ansa: "Il valico di Rafah tra Gaza e l'Egitto è aperto anche oggi"
- Per Hamas quasi 200 palestinesi morti dopo i raid israeliani sul campo profughi di Jabalia
- Biden: "Necessaria una pausa per far uscire i prigionieri"
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13:31
Bahrain ritira l’ambasciatore in Israele
Il Bahrain ha richiamato il proprio ambasciatore in Israele e sospeso i legami economici con il paese. Ad annunciarlo è stato il parlamento di Manama, precisando che il rappresentante israeliano in Bahrein ha già lasciato il paese. Le decisioni rientrano tra le misure adottate dal Bahrain a sostegno “della causa palestinese e dei diritti legittimi del popolo palestinese”, ha annunciato il parlamento. Il Bahrain ha allacciato relazioni diplomatiche con Israele nel 2020.
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11:50
Berlino mette al bando Hamas in Germania
La ministra federale dell’Interno tedesca, Nancy Faeser, “ha vietato le attività dell’organizzazione terroristica Hamas e della rete internazionale ‘Samidoun – Palestinian Solidarity Network’ in Germania”. Lo annuncia il sito del dicastero. L’intenzione di mettere al bando di Hamas era stata preannunciata da Berlino già il 12 ottobre. Samidoun è l’ong che aveva suscitato sdegno distribuendo dolcetti per strada a Berlino nel pomeriggio del giorno dell’attacco di Hamas a Israele. “Con Hamas, oggi ho vietato completamente le attività di un’organizzazione terroristica il cui obiettivo è distruggere lo Stato di Israele”, ha dichiarato la ministra nel comunicato. “Come rete internazionale, Samidoun diffondeva propaganda anti-Israele e anti-ebraica sotto la veste di ‘organizzazione di solidarietà’ per i prigionieri in vari Paesi. In questo modo, Samidoun ha anche sostenuto e glorificato diverse organizzazioni terroristiche straniere, tra cui Hamas”, ha aggiunto Faeser. “L’organizzazione di ‘celebrazioni giubilarì spontanee qui in Germania in risposta ai terribili attacchi terroristici di Hamas contro Israele dimostra in modo particolarmente nauseante la visione del mondo antisemita e disumana di Samidoun”, ha dichiarato ancora la ministra. “L’antisemitismo non ha posto in Germania – non importa da chi provenga. Continueremo a combatterlo in tutte le sue forme con la piena forza dello Stato di diritto”; ha affermato Faeser. Il Consiglio centrale degli ebrei in Germania ha accolto con favore il divieto delle attività della rete filopalestinese Samidoun, segnala l’agenzia Dpa. “Questo divieto è coerente e corretto”, ha dichiarato a Berlino il presidente del Consiglio centrale Josef Schuster: “Samidoun è all’origine di molti atti di antisemitismo in Germania. Hanno diffuso il loro veleno ideologico islamista per troppo tempo”.
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11:38
400 persone con doppia nazionalità usciranno oggi da Gaza
Oltre 400 persone con doppia nazionalità usciranno da Gaza, attraverso il valico di Rafah, nella giornata di oggi. Lo ha reso noto Wael Abou Mohssen, portavoce della parte palestinese del terminal, secondo il quale cento sarebbero già passate. Due pullman che trasportavano un totale di “100 viaggiatori di nazionalità straniera”, ha detto, hanno attraversato il valico di frontiera verso l’Egitto giovedì mattina, su un totale di 400 persone che si sono registrate per partire e 60 feriti di guerra.
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11:37
Morti 4 palestinesi negli scontri con Israele in Cisgiordania
E’ salito a quattro il numero dei palestinesi morti in Cisgiordania, tra cui due minorenni. Lo riferisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa. Ad Anata (Ramallah) un giovane di 23 anni Othman Baker Shiha, è stato colpito a morte durante scontri con l’esercito israeliano nella vicina el-Bireh. Negli stessi scontri è rimasto ucciso Ancge Ayham al Shafi, 14 anni. Hamdan Omar Hamdan, anche lui 14 anni, è morto oggi per le ferite riportate lunedì scorso mentre era in macchina con il padre, secondo il ministero della Sanità. In precedenza la Wafa aveva riferito di un palestinese ucciso dalle forze israeliane a Qalqilya, in Cisgiordania.
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11:07
“Un nuovo gruppo di persone con doppia cittadinanza lascia Gaza attraverso il valico di Rafah”
Un nuovo gruppo di persone con doppia cittadinanza lascia Gaza attraverso il valico di Rafah. Lo ha reso noto un funzionario di frontiera palestinese.
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10:33
Mosca all’Onu: “Israele non può appellarsi al diritto all’autodifesa”
Israele non può appellarsi al diritto all’autodifesa nel conflitto a Gaza perché è una potenza occupante. Lo ha detto il rappresentante permanente russo all’Onu, Vasily Nebenzya, citato dalla Tass. Parlando alla sessione dell’Assemblea generale dedicata alla Palestina, Nebenzya ha condannato quella che ha definito “l’ipocrisia degli Usa e dei suoi alleati” che si appellano alla legge umanitaria, ma oggi di fronte ai “bombardamenti di infrastrutture civili, la morte di migliaia di bambini e l’orribile sofferenza dei civili nel blocco totale, stanno zitti”. “Tutto quello che sanno fare è continuare a parlare del presunto diritto all’autodifesa di Israele, che, quale Stato occupante, non ha”, ha aggiunto il diplomatico russo. Nebenzya ha sottolineato che la Russia riconosce il diritto di Israele a garantire la sua sicurezza, ma essa “può essere garantita pienamente solo nel caso di una soluzione giusta del problema palestinese basata sulle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu”.
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10:32
Il Papa: “Con la guerra si distrugge la vita senza coscienza di questo”
“Io, guardando l’età di questi caduti, la maggioranza da venti a trenta, vite troncate, vite senza futuro qui, ho pensato ai genitori, alle mamme che ricevono quella lettera, ‘signora, ho l’onore di dirle che lei ha un figlio eroe’. ‘Sì, eroe, ma me l’hanno tolto’. Tante lacrime in queste vite stroncate”. Così il Papa nella messa al Rome War Cemetery. “E non potevo non pensare alle guerre di oggi – ha proseguito -: anche oggi succede lo stesso, tante persone, giovani e non giovani, nelle guerre del mondo, anche quelle più vicine a noi, in Europa o fuori. Quanti morti! Si distrugge la vita senza coscienza di questo”. “Oggi, pensando ai morti – ha aggiunto -, nella memoria dei morti e avendo la speranza, chiediamo al Signore la pace, perché la gente non si uccida più nelle guerre”.
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10:30
Hamas: “Generatore del principale ospedale di Gaza fuori servizio”
Il generatore di energia del principale ospedale della Striscia di Gaza settentrionale è andato fuori servizio questa mattina presto, secondo il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas. L’ospedale indonesiano di Beit Lahia è vicino al campo profughi di Jabalya, dove ci sono stati pesanti attacchi aerei israeliani. Il portavoce del ministero della Salute, Ashraf Al-Qudra, ha detto in una dichiarazione televisiva che l’ospedale sta funzionando con un piccolo generatore di riserva, ma sono state spente le luci, i generatori di ossigeno, anche frigoriferi della camera mortuaria non funzionano. “Queste misure eccezionali permetteranno all’ospedale indonesiano di funzionare per qualche giorno”, afferma Al-Qudra. Israele sostiene che Hamas ha centinaia di migliaia di litri di carburante che potrebbe fornire agli ospedali e ad altri civili.
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10:28
L’ambasciatore israeliano: “Jabalya non è soltanto un campo profughi, è anche un centro militare”
“Noi non vogliamo fare una rappresaglia: dopo l’attacco crudele di Hamas è semplicemente impossibile per noi non eliminare le capacità di Hamas di lanciare un attacco simile da Gaza a Israele: questo è quello che stiamo facendo. Hamas ha reso impossibile per noi non rispondere”. Lo ha detto a SkyTg24 l’Ambasciatore d’Israele in Italia, Alon Bar.
“Jabalya non è soltanto un campo profughi, è anche un centro militare delle operazioni di Hamas da cui i terroristi lanciano degli attacchi verso Israele e da cui i missili vengono lanciati contro i civili quotidianamente”, ha aggiunto. -
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10:26
Le sirene di allarme stanno suonando nelle comunità meridionali a ridosso del confine di Gaza
Le sirene di allarme stanno suonando nelle comunità meridionali a ridosso del confine di Gaza, nel Kibbutz Nirim, e a Ashdod