Gaza, Michel: “Assedio viola le leggi umanitarie”. Belgio: “Sanzionare Israele”. Hamas: “Ostaggi liberi? Solo con scambio prigionieri”

Media egiziani riferiscono che è vicino un accordo per il rilascio di alcuni ostaggi in cambio di una tregua. Hamas: "Solo se liberate i prigionieri". Usa: "Non sappiamo se le persone rapite siano ancora vive". Israele: "Per la prima volta un'intera divisione controlla il nord di Gaza"

Aggiornato: 12:30

I fatti più importanti

  • 14:32

    Turchia: “Tregua a gaza o non avremo rapporti con Israele sull’energia”

    Il ministro turco per l’Energia Alparslan Bayraktar ha affermato che senza un cessate il fuoco a Gaza la Turchia non discuterà alcun progetto a livello energetico con Israele. “Con un livello di brutalità e tragedia di questo tipo, parlare di qualsiasi progetto sarebbe irrispettoso nei confronti dell’umanità”, ha affermato Bayraktar, come riporta la tv di Stato Trt, aggiungendo che “non è possibile parlare di nulla senza un cessate il fuoco” a Gaza. Prima della guerra, nei mesi scorsi, Turchia e Israele avevano delineato un orizzonte di possibili collaborazioni a livello energetico e durante l’estate il ministro dell’Energia Bayraktar aveva affermato che pianificava di recarsi in autunno a Tel Aviv per discutere di una possibile cooperazione.

  • 14:21

    Il Qatar negozia il rilascio di alcuni ostaggi in cambio di una tregua

    Il Qatar sta negoziando con Israele e Hamas, in coordinamento con gli Stati Uniti, il rilascio di 10-15 ostaggi in cambio di un cessate il fuoco a Gaza di uno o due giorni: lo riferiscono fonti a conoscenza del dossier citate dalla France Presse. Ieri Axios aveva riferito di una richiesta del presidente Usa Joe Biden al premier israeliano Netanyahu di una tregua di qualche giorno per favorire la liberazione dei prigionieri.

  • 14:15

    Hamas: “Vogliamo uno stato di guerra permanente con Israele”

    Hamas vuole “uno stato di guerra permanente con Israele su tutti i confini” e spera che “l’intero mondo arabo sia al nostro fianco”. Lo ha detto Taher El-Nounou, consigliere per i media di Hamas, al New York Times. Anche Khalil al-Hayya, esponente della dirigenza di Hamas, si è detto sulla stessa linea affermando che è necessario “cambiare l’intera equazione e non solo avere uno scontro” con Israele. Dopo il massacro del 7 ottobre, ha detto al New York Times da Doha, Hamas è “riuscito a rimettere sul tavolo la questione palestinese e ora nessuno è più tranquillo nella regione”. Parlando della rappresaglia israeliana sulla Striscia di Gaza, al-Hayya ha detto che “si sapeva che la reazione a questo grande atto sarebbe stata grande”. Ma, ha aggiunto, “dovevamo far vedere alla gente che la causa palestinese non sarebbe morta”.

  • 14:11

    Blinken: “Contrari a un cessate il fuoco immediato”

    Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha di nuovo respinto le richieste di cessate il fuoco a Gaza e in Israele. “Coloro che chiedono un cessate il fuoco immediato hanno l’obbligo di spiegare come affrontare il risultato inaccettabile che probabilmente ne deriverebbe”, ha detto Blinken in una conferenza stampa a Tokyo dopo il G7, ripresa dal Guardian. “Hamas è rimasta sul posto, con oltre 200 ostaggi, con la capacità e l’intenzione dichiarata di ripetere il 7 ottobre ancora, ancora e ancora”, ha aggiunto.

  • 13:08

    Iran: “Israele non raggiungerà i suoi obiettivi a Gaza”

    “Il regime sionista occupante non raggiungerà nessuno dei suoi obiettivi a Gaza”. Lo ha affermato il ministro della Difesa dell’Iran, Mohammadreza Ashtiani, definendo gli attacchi di Hamas contro Israele “un’operazione di successo che ha rivelato la falsità del potere sionista”. Il sostegno da parte degli Usa e di alcuni Paesi europei per Israele nella guerra a Gaza ha complicato la situazione nella regione, ha detto Ashtiani durante un incontro con l’ambasciatore turco a Teheran, Hicabi Kirlangic, come riporta Mehr. Il ministro iraniano ha anche lanciato un appello ai “governi islamici” affinché adottino misure pratiche contro Israele, come l’imposizione di sanzioni economiche e l’embargo sull’esportazione di energia e carburante

  • 12:45

    Netanyahu convoca i capi delle colonie: “Grave escalation”

    Il premier Benjamin Netanyahu ha convocato oggi un incontro urgente con i dirigenti degli insediamenti ebraici in Cisgiordania. “Questo incontro – ha affermato, in un comunicato – rientra nella visita odierna del Gabinetto di guerra nel comando della Regione militare centrale alla luce degli avvertimenti dei responsabili alla sicurezza per la grave escalation in atto nella Giudea-Samaria”, cioè in Cisgiordania.

  • 11:44

    Scambio di fuoco tra Israele e gli Hezbollah al confine col Libano

    Uno scambio di fuoco è in corso tra Israele e gli Hezbollah libanesi lungo la linea del fronte aperta da un mese tra il nord di Israele e il sud del Libano. Lo riferiscono media libanesi e fonti locali nei pressi della linea di demarcazione tra i due Paesi. In queste ore le aree più colpite dallo scambio di fuoco sono il settore centrale e occidentale della frontiera. Non si registrano vittime.

  • 11:04

    Blinken: “No al cessate il fuoco, Hamas colpirebbe ancora”

    Antony Blinken ha nuovamente respinto le richieste di un cessate il fuoco a Gaza: “Tutti noi vogliamo porre fine a questo conflitto il prima possibile. E nel frattempo, ridurre al minimo le sofferenze dei civili. Ma – e di questo ho discusso con i miei colleghi del G7 – coloro che chiedono un cessate il fuoco immediato hanno l’obbligo di spiegare come affrontare il risultato inaccettabile che probabilmente comporterebbe: Hamas lasciato sul posto, con più di duecento ostaggi, con la capacità e l’intenzione dichiarata di ripetere il 7 ottobre, ancora, e ancora e ancora”, ha affermato in conferenza stampa al termine del G7 Esteri di Tokyo. 

  • 11:01

    Esplosioni a Gaza city e nel campo profughi di Shati

    Forti esplosioni sono state udite dai residenti in tutta la città di Gaza e nel vicino campo profughi di Shati. Il governo della Striscia, controllato da Hamas, ha riferito che una casa vicino al campo profughi di Jabalia è stata colpita dai raid israeliani di questa mattina. 

  • 10:28

    Israele: “Aperto fino alle 14 corridoio umanitario da nord a sud di Gaza”

    L’esercito israeliano ha annunciato di aver di nuovo aperto fino alle 14 di oggi (ora locale) un corridoio umanitario dal nord al sud della Striscia, lungo la via Salah ad Din. Lo ha annunciato il portavoce dell’esercito in lingua araba, Avichay Adraae, che ha sollecitato i cittadini di Gaza a spostarsi a sud.