Gaza, Michel: “Assedio viola le leggi umanitarie”. Belgio: “Sanzionare Israele”. Hamas: “Ostaggi liberi? Solo con scambio prigionieri”

Media egiziani riferiscono che è vicino un accordo per il rilascio di alcuni ostaggi in cambio di una tregua. Hamas: "Solo se liberate i prigionieri". Usa: "Non sappiamo se le persone rapite siano ancora vive". Israele: "Per la prima volta un'intera divisione controlla il nord di Gaza"

Aggiornato: 12:30

I fatti più importanti

  • 17:09

    Von der Leyen: “Non ci deve essere alcuna presenza militare israeliana a Gaza”

    “Innanzitutto Gaza non può essere un rifugio per i terroristi e non può essere governata dalle organizzazioni terroristiche. Ci deve essere un’unica autorità palestinese. Non ci deve essere alcuna presenza di lungo termine di Israele per la sicurezza di Gaza, il territorio di Gaza non può essere amputato o ridotto. Allo stesso tempo non ci può essere uno sfollamento forzato” dei palestinesi. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen parlando all’Eurocamera di quelle che considera le sue priorità per un piano politico successivo alla guerra in Medio Oriente.

  • 16:51

    Media egiziani: “Vicino un accordo per una pausa umanitaria e il rilascio di alcuni ostaggi”

    Una tv egiziana ha segnalato che il Cairo è vicino al raggiungimento di un accordo per una pausa umanitaria a Gaza e il rilascio di ostaggi. Lo ha riferito Haaretz.

  • 16:38

    Michel: “L’assedio di Gaza non rispetta le leggi umanitarie”

    “Nulla può giustificare quanto successo. Non possiamo permettere che si ripeta mai più un attentato terroristico come quello di Hamas. Hamas non deve avere il futuro al governo di Gaza”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Charles Michel parlando all’Eurocamera. “Il diritto di Israele di difendersi deve essere in linea con le leggi internazionali e umanitarie. Un assedio di Gaza non lo è. Chiediamo delle pause umanitarie, più la situazione peggiora più sarà difficile avere una pace duratura”, ha sottolineato Michel spiegando che, alla conferenza di Parigi di domani, “concorderemo un maggior sostegno” per i palestinesi.

  • 16:20

    Israele: “Abbiamo distrutto 130 tunnel di Hamas”

    Le forze israeliane hanno distrutto 130 tunnel nella Striscia di Gaza dall’inizio dei combattimenti contro Hamas. Lo ha riferito Haaretz, aggiungendo che i soldati della Brigata Nahal hanno fatto irruzione in una presunta struttura di addestramento di Hamas nel nord della Striscia, distruggendo le aperture dei tunnel trovate nell’area.

  • 16:02

    Sei palestinesi uccisi in scontri con le Idf in Cisgiordania

    Sei palestinesi sono rimasti feriti da colpi di arma da fuoco negli scontri con le forze israeliane vicino a Betlemme, in Cisgiordania. Lo ha riferito Haaretz citando la Mezzaluna Rossa, secondo la quale altri tre sono stati colpiti da schegge e 17 hanno inalato gas lacrimogeni.

  • 15:48

    VIDEO – Crosetto: “Grandi nazioni hanno chiesto aiuti ai nostri militari per mediare con i palestinesi”

  • 15:36

    Hamas: “Siamo riusciti a riportare sul tavolo la questione palestinese”

    Era necessario “cambiare l’intera equazione e non solo avere uno scontro. Siamo riusciti a rimettere sul tavolo la questione palestinese, e ora nessuno nella regione è più tranquillo”: così Khalil al-Hayya, alto dirigente di Hamas, spiega in una intervista al New York Times da Doha lo scopo dell’attacco senza precedenti in Israele. “Spero che lo stato di guerra con Israele diventi permanente su tutti i confini e che il mondo arabo sia al nostro fianco”, gli ha fatto eco Taher El-Nounou, consigliere per i media di Hamas. “Ciò che poteva cambiare l’equazione era un grande atto e, senza dubbio, si sapeva che la reazione a questo grande atto sarebbe stata grande ma dovevamo dire alla gente che la causa palestinese non sarebbe morta”, ha aggiunto al-Hayya. 

  • 15:33

    Hezbollah: “Se Israele continua con i raid ci saranno sviluppi molto gravi”

    Se Israele continua a bombardare la Striscia di Gaza, è concreto il rischio di un allargamento del conflitto in tutto il Medio Oriente. Lo ha sottolineato il vice segretario generale di Hezbollah, lo sceicco Naim Qassem, in un’intervista alla Bbc. “Nella regione potrebbero verificarsi sviluppi molto gravi e molto pericolosi e nessuno sarà in grado di fermare le ripercussioni”, ha messo in guardia Qassem da Beirut, mentre il ministero della Sanità gestito da Hamas a Gaza ha indicato in oltre 10mila le vittime nell’enclave. “Il pericolo è reale – ha affermato – perché Israele sta aumentando la sua aggressione contro i civili, uccidendo sempre più donne e bambini. È possibile che questo continui e aumenti, senza portare un pericolo reale alla regione? Penso di no”. Il dirigente del ‘Partito di Diò ha sostenuto che Israele “ha avviato l’aggressione contro Gaza in modo odioso” e all’osservazione che è stato Hamas ad attaccare Israele il 7 ottobre, ha replicato che si tratta di una risposta inevitabile all’”occupazione israeliana” delle terre palestinesi. “Perché non guardiamo a ciò che Israele ha fatto a Gaza? – ha chiosato – Uccidono civili e demoliscono case”.

  • 15:13

    Raid israeliano distrugge la moschea simbolo di Khan Younis

    Un bombardamento israeliano ha provocato la distruzione della moschea Khaled Ben al-Walid, uno dei simboli della città di Khan Yunes, a Sud di Gaza. Lo riferiscono fonti locali. La moschea si trova in un campo profughi. Al momento dell’attacco era a quanto pare vuota, ma mezzi di soccorso stanno egualmente accorrendo sul posto.

  • 14:54

    Onu: “La distruzione sistematica delle case palestinesi è un crimine di guerra”

    Il bombardamento diffuso e sistematico delle abitazioni e delle infrastrutture civili a Gaza costituisce un crimine di guerra e un crimine contro l’umanità. Lo afferma Balakrishnan Rajagopal, relatore speciale delle Nazioni Unite per il diritto all’alloggio, sottolineando che circa il 50% di tutte le unità abitative sono state distrutte o danneggiate durante i raid israeliani durati un mese. “Condurre le ostilità con la consapevolezza che distruggeranno e danneggeranno sistematicamente abitazioni e infrastrutture civili – rendendo un’intera città come Gaza City inabitabile per i civili – è un crimine di guerra”, ha affermato Rajagopal. Quando tali atti sono “diretti contro una popolazione civile, costituiscono anche crimini contro l’umanità”, ha sottolineato.