Gaza, la diretta – Cia e Mossad a Doha: si tratta sugli ostaggi. Israele dice sì a una tregua di quattro ore al giorno. Ben-Gvir: “Grave errore”

Negoziati tra Qatar ed Egitto, ma Herzog chiarisce: "Nessuna proposta concreta". La Jihad islamica diffonde i video di una donna anziana e un ragazzo: "Li liberiamo per ragioni umanitarie". Operazione delle Idf a Jenin, 15 morti. Manifestanti assediano la residenza di Netanyahu

Aggiornato: 12:31

  • 10:31

    Israele: “Ucciso il capo di Hamas per i missili anti-tank”

    L’esercito israeliano ha ucciso in un attacco aereo Ibrahim Abu-Maghsib capodell’unità missili anti-tank della brgata centrale di Gaza. Lo ha detto il portavoce militare spiegando che Maghsib “nell’ambito della sua posizione ha diretto e condotto numerosi lanci di missili anti-tank contro civili e soldati israeliani”. “Nell’ambito dell’assistenza alle forze di terra impegnate nella striscia, la marina israeliana – ha proseguito il portavoce – ha colpito postazioni di lancio di missili anti-tank usate da Hamas per colpire le truppe dentro la striscia”.

  • 10:30

    Israele: “Trovato impianto di produzione droni e deposito di armi a Gaza City”

    Le truppe israeliane che operano nella Striscia di Gaza hanno localizzato un impianto di produzione di droni di Hamas e un deposito di armi all’interno di un edificio residenziale. Ad annunciarlo è l’Idf, precisando che l’edificio in questione, nel quartiere Sheikh Radwan di Gaza City, si trova accanto a una scuola. Il filmato – riporta Times of Israel – mostra il ritrovamento da parte dei militari di diversi droni di Hamas, delle attrezzature utilizzate per fabbricarli e delle istruzioni per fabbricare ordigni esplosivi. Le truppe avrebbero anche recuperato un certo numero di ordigni sul sito. Adiacente al sito di produzione e al deposito di armi c’è una camera da letto per bambini, sostiene l’Idf.

  • 09:26

    Israele: “Conquistata roccaforte di Hamas a Jabaliya”

    La fanteria israeliana ha preso il controllo della roccaforte di Hamas nel nord della Striscia dopo 10 ore di combattimento. Lo ha detto, citato dai media, l’esercito israeliano, secondo cui forze della Brigata Nahal ora controllano la postazione – conosciuta come Avamposto 17 – nel campo profughi di Jabalya – nel nord dell’enclave palestinese, dopo aver sconfitto operativi di Hamas e della Jihad islamica che erano “sia sul terreno” sia nei tunnel. Decine – ha aggiunto – i miliziani uccisi.

  • 09:25

    Ministro Israele: alla fine della guerra si dovrà andare al voto

    Alla fine della guerra il premier Benyamin Netayahu dovrà entro 90 giorni indire nuove elezioni politiche. Lo ha detto il ministro del Lavoro israeliano Yoav Ben-Tzur, esponente del partito religioso Shas che fa parte della coalizione di destra del premier. “Alla fine della guerra – ha detto – Netanyahu sarà costretto ad andare a nuove elezioni entro 90 giorni. Questo sarà prima di una commissione di indagine di un tipo o di un altro”. Lo stesso premier vorrà le elezioni. Non possiamo più continuare così. L’opinione pubblica dirà la sua e poi vedremo se Netanyahu otterrà un mandato”.

  • 09:24

    Israele: 34 soldati morti dall’inizio del conflitto

    E’ salito a 34 il numero dei soldati israeliani uccisi dall’inizio delle operazioni dentro la Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui in combattimento nella parte centrale di Gaza è morto il geniere Eliahou Benjamin Elmakayes (29 anni), di Gerusalemme.

  • 09:24

    Cisgiordania, 2 palestinesi uccisi in scontri con le Idf

    Il Ministero della Sanità palestinese afferma che stanotte due persone sono state uccise a colpi d’arma da fuoco dall’esercito israeliano in Cisgiordania. Secondo la fonte il 50enne Muhammad Thawabta è stato ucciso vicino alla città di Betlemme, mentre il 30enne Anas Abu Atwan a Dura a sud di Hebron.

  • 09:23

    Nuovo raid sul campo profughi di Jabaliya: 19 morti

    Almeno 19 persone sono state uccise ieri in un attacco aereo israeliano contro una casa vicino a un ospedale nel campo profughi di Jabalia, nel nord di Gaza. Lo sostiene il ministero degli Interni palestinese gestito da Hamas.

  • 09:23

    Ministro degli Esteri britannico in Arabia Saudita

    Il ministro degli Esteri britannico James Cleverly ha lasciato il Giappone per recarsi in Arabia Saudita, dopo l’incontro dei ministri degli Esteri del G7 a Tokyo. Lo ha dichiarato oggi l’Ufficio britannico degli Esteri, del Commonwealth e dello sviluppo. Cleverly incontrerà i suoi omologhi del Medio Oriente, che stanno arrivando in Arabia in vista della riunione d’emergenza della Lega degli stati arabi su Gaza prevista per sabato.

  • 08:46

    Onu: “Crimini di guerra commessi sia da Hamas che da Israele”

    L’alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Türk ha affermato che sia Hamas che Israele hanno commesso crimini di guerra da quando è scoppiato il conflitto il mese scorso. “Le atrocità perpetrate dai gruppi armati palestinesi il 7 ottobre sono state terribili, brutali e scioccanti: sono stati crimini di guerra, così come lo è la continua detenzione di ostaggi”, ha affermato Türk citato dai media internazionali. “Anche la punizione collettiva da parte di Israele dei civili palestinesi costituisce un crimine di guerra, così come l’evacuazione forzata illegale dei civili”, ha aggiunto l’alto commissario Onu. Türk si è espresso così ieri dopo aver visitato il valico di Rafah, che ha definito come una simbolica ancora di salvezza per i 2,3 milioni di persone che vivono a Gaza. “L’ancora di salvezza è stata ingiustamente, scandalosamente debole”, ha detto chiedendo che vengano consegnati più aiuti umanitari all’enclave palestinese. L’alto commissario Onu ha inoltre esortato entrambe le parti ad accettare un cessate il fuoco sulla base di tre imperativi in materia di diritti umani: la fornitura di aiuti a Gaza, il rilascio degli ostaggi da parte di Hamas e l’attuazione di “una fine duratura dell’occupazione basata sui diritti dei palestinesi e degli israeliani all’autodeterminazione e ai loro legittimi interessi di sicurezza”. Israele ha commentato le accuse di crimini di guerra affermando che “gli attacchi delle Forze di difesa israeliane contro obiettivi militari sono soggetti alle pertinenti disposizioni del diritto internazionale, inclusa l’adozione di precauzioni fattibili e la valutazione che il danno accidentale ai non sia eccessivo rispetto al vantaggio militare atteso dall’attacco”.

  • 08:41

    Attacchi Usa a milizie filo-Iran in Siria: 9 morti

    Nove persone legate a gruppi sostenuti dall’Iran sono state uccise oggi nell’attacco americano a Deir Ezzor, nella Siria orientale. Lo riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani. “Nove persone che lavoravano per gruppi sostenuti da Teheran sono state uccise negli attacchi americani su siti utilizzati da gruppi filo-iraniani”, spiega Rami Abdel Rahman, capo dell’ong con sede nel Regno Unito e che dispone di una vasta rete di fonti in Siria.