Il direttore dell’ospedale al-Shifa: “Pronti a evacuare se Israele lo consente”. Scholz contrario ad un cessate il fuoco “immediato”

Netanyahu non esclude un accordo sugli ostaggi. Borrell: "L'Ue si unisce agli appelli per una pausa immediata". La Casa Bianca: “Rispettare leggi di guerra”. A Parigi 105mila in corteo contro l'antisemitismo. L'ospedale al-Quds al buio: finito il carburante. Tel Aviv: "Offerto per al-Shifa, Hamas rifiuta"

Aggiornato: 20:04

  • 11:49

    “Ospedale Al-Quds non operativo: benzina finita”

    Il servizio di soccorso della Mezzaluna Rossa palestinese ha detto che un altro ospedale di Gaza City, Al-Quds, “non è più operativo” perché ha finito il carburante. L’unica centrale elettrica di Gaza è stata costretta a chiudere un mese fa, e Israele ha vietato qualsiasi importazione di carburante, affermando che Hamas lo utilizzerebbe per scopi militari. Con il centro ospedaliero al-Shifa e altri ospedali ormai inaccessibili, le persone rifugiate a Gaza City hanno affermato di essere state tagliate fuori dalle cure di emergenza. Heba Mashlah, che si stava rifugiando in un complesso delle Nazioni Unite insieme a migliaia di famiglie, ha riferito che un attacco sabato scorso ha ucciso quattro persone e ne ha ferite 15.

  • 11:36

    Hamas: “Attacco su un edificio dell’ospedale di al-Shifa”

    Il viceministro della Sanità di Hamas ha affermato che un attacco israeliano ha distrutto un edificio dell’ospedale Shifa di Gaza. “L’edificio a due piani del reparto di malattie cardiache è stato completamente distrutto da un attacco aereo”, ha detto all’agenzia di stampa Afp il viceministro della Sanità, Youssef Abou Rich, attribuendo la responsabilità dell’attacco all’esercito israeliano. La Afp non è stata in grado di confermare l’attacco sul posto, ma almeno un testimone presente nell’ospedale ha confermato l’attacco ed i relativi danni.

  • 10:44

    Israele: 14mila tonnellate di aiuti arrivate a Gaza da inizio conflitto

    Israele afferma che 14.320 tonnellate di aiuti umanitari sono arrivate nella Striscia di Gaza dall’inizio del conflitto. Lo ha reso noto il Cogat, l’ente militare per il coordinamento delle attività nei Territori palestinesi, citato da Times of Israel.

  • 10:34

    Il capo di Stato di Israele in volo sulla Striscia di Gaza

    Il capo di Stato maggiore israeliano, generale Herzi Halevi ha sorvolato la Striscia di Gaza per monitorare il procedere delle operazioni di terra e parlare per radio ai soldati. Un video pubblicato dalle Forze di difesa israeliane (Idf), mostra Halevi che saluta dall’alto la Brigata Golani. Assieme ad Halevi, a bordo dell’aereo erano saliti il capo di stato maggiore dell’aviazione, generale di brigata Omer Tishler, e il comandante del 100 squadrone aereo, il cui cognome non è stato reso noto per motivi di sicurezza.

  • 10:32

    Idf: “Corridoio umanitario anche dall’ospedale di al-Shifa”

    Il portavoce militare Avichai Adraee ha detto su X che ci sarà un corridoio sicuro dall’ospedale Shifa a Gaza City per chi voglia raggiungere Salah ad Din e sarà assicurata una pausa “tattica” nelle operazioni militari (fino alle 14:00 ora locale) sul campo profughi di Jabalya nel nord della Striscia e nel vicino quartiere di Izbat Malien. 

  • 10:27

    Onu: “Raid su sede a Gaza, numero significativo di morti e feriti”

    Il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Undp) ha annunciato “un numero significativo di morti e feriti” in un “bombardamento” della sua sede a Gaza City, evacuata dai suoi dipendenti e ora occupata da centinaia di sfollati palestinesi. “La tragedia in corso dei civili morti e feriti intrappolati in questo conflitto deve finire – ha dichiarato l’Undp in un comunicato -. I civili, le infrastrutture civili e l’inviolabilità dei locali delle Nazioni Unite devono essere rispettati e protetti in ogni momento”. Nella dichiarazione pubblicata sul suo sito, l’Undp si è detto “profondamente angosciato dai rapporti preliminari sul bombardamento” del complesso a Gaza City, che è stato gestito dal programma dell’Onu “fino al 13 ottobre, quando il personale delle Nazioni Unite ha lasciato i locali”. “Il 6 novembre l’Undp ha riferito che diverse centinaia di persone in cerca di rifugio erano entrate nel complesso e ci sono indicazioni che questo numero sia aumentato in modo significativo”, è stato spiegato nel comunicato. “Il diritto umanitario internazionale, compresi i principi di distinzione, proporzionalità e precauzione, deve essere rispettato e sostenuto”, conclude la nota

  • 10:20

    Idf: oggi nuovo corridoio umanitario di sette ore

    Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno dichiarato che il corridoio umanitario nel nord della Striscia di Gaza sarà operativo anche oggi per consentire ai palestinesi di evacuare verso sud. Il portavoce in lingua araba dell’Idf, il tenente colonnello Avichay Adraee, ha dichiarato su X che la strada Salah a-Din sarà aperta ai movimenti in direzione sud per un totale di sette ore oggi, tra le 9:00 e le 16:00 (ora locale), come riporta Times of Israel.

  • 10:17

    Morto a Gaza un membro della produzione di Fauda

    Il 38enne Matan Meir, che lo lavorava nello staff della produzione della serie Fauda, è morto combattendo da soldato a Gaza. Lo riferisce il Jerusalem Post.
    Meir è il secondo morto dall’inizio della guerra nello staff della serie Netflix che ha raccontato le vicende di una unità israeliana impegnata in azioni antiterrorismo a Gaza e in Cisgiordania. Fra le 1200 vittime dell’assalto di Hamas a Israele il 7 ottobre, vi è il tecnico del suono della serie, Lior Waitzman.

  • 10:17

    “Ospedale di al-Shifa non è più operativo”

    Un portavoce del ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, ha riferito questa mattina che l’ospedale al-Shifa, la più grande struttura ospedaliera a Gaza intorno alla quale si stanno svolgendo intensi combattimenti, non è più operativo e non può fornire alcun servizio medico. Nella dichiarazione, come riporta Haaretz, si afferma inoltre che 5 pazienti, tra cui 2 neonati prematuri, sono morti a causa della mancanza di elettricità e che i corpi di oltre 100 pazienti deceduti si trovano ancora nel complesso ospedaliero senza alcuna possibilità di svolgere le pratiche per la sepoltura.

  • 09:44

    Iran: “Rifiutiamo la soluzione di due Stati in terre palestinesi”

    “L’Iran ritiene che l’unica soluzione democratica sia indire un referendum sulla creazione di uno Stato, con la partecipazione di tutti i musulmani, cristiani ed ebrei in Palestina”: lo ha detto il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, al suo ritorno dal vertice congiunto di emergenza dell’Organizzazione della cooperazione islamica (Oci) e della Lega araba sulla crisi di Gaza che si è tenuto ieri a Riad. Nel corso del vertice, ha aggiunto Raisi, “alcuni Paesi hanno suggerito la formazione di due Stati in terre palestinesi per risolvere la crisi”, a differenza di ciò che propone Teheran. “Gli Stati Uniti svolgono il ruolo più importante nell’aiutare il regime israeliano a sopravvivere e sono il principale fornitore di armi al regime per uccidere i palestinesi”, ha concluso.