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Gaza, la diretta – Onu: “Gasolio finito, in 200mila senz’acqua”. Oms: “L’ospedale al-Shifa è quasi un cimitero”. Israele: “Hamas ha perso il controllo della Striscia”

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Onu: “Stop a operazioni umanitarie entro 48 ore”

Le Nazioni Unite hanno avvertito che le operazioni umanitarie a Gaza “cesseranno entro 48 ore” a causa della mancanza di carburante. Il capo dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA) a Gaza, Thomas White, ha avvertito oggi che “le operazioni umanitarie cesseranno entro 48 ore, se non sarà consentito l’ingresso di carburante a Gaza”, assediata da Israele e in preda ai combattimenti tra Hamas e Israele. “Questa mattina due dei nostri principali subappaltatori per la distribuzione dell’acqua hanno smesso di funzionare – non hanno più carburante -, cosa che priverà 200.000 persone dell’acqua potabile”, ha scritto Thomas White su X.

Momenti chiave

    • 08:56

      Hamas: “Morti sei neonati e nove pazienti in terapia intensiva”

      Il governo di Gaza controllato da Hamas afferma che nelle ultime ore è salito a sei il numero dei neonati prematuri morti per assenza di cure nell’ospedale al-Shifa, vicino al quale si combatte, e a nove quello dei pazienti in cura intensiva che hanno perso la vita per lo stesso motivo. Nel precedente bilancio serale, il ministero della Salute di Hamas aveva parlato di cinque neonati e sette pazienti in cura intensiva.

    • 08:55

      Idf: “44 soldati morti a Gaza”

      L’esercito israeliano (Idf) ha annunciato la morte di altri due soldati durante l’operazione di terra in corso a Gaza. Il totale dei militari uccisi sale quindi a 44. Le due vittime facevano parte della Brigata Commando dell’esercito.

    • 08:54

      Onu: “Almeno tre infermieri morti ad al-Shifa”

      Almeno tre infermieri sono morti nell’ospedale al-Shifa a Gaza, secondo un bollettino delle Nazioni unite. Secondo l’Onu, inoltre, sono state danneggiate infrastrutture vitali dell’ospedale, come la macchina per produrre ossigeno, i serbatori d’acqua e un pozzo, l’unità cardiovascolare e il reparto maternità.

    • 08:50

      Washington Post: “Hamas voleva innescare un conflitto regionale”

      L’intenzione di Hamas con l’attacco del 7 ottobre scorso non era solo di uccidere e catturare il maggior numero di israeliani possibile, ma soprattutto di innescare un conflitto che avrebbe coinvolto tutta la regione. Lo hanno rivelato al Washington Post funzionari di intelligence di quattro Paesi occidentali e mediorientali. Secondo gli analisti, le prove trovate dopo gli attacchi – mappe dettagliate, scorte di cibo per diversi giorni, munizioni ed esplosivi in grandi quantità – rivelano l’intenzione dei terroristi di sferrare un colpo di proporzioni storiche e scatenare una reazione israeliana senza precedenti.

    • 08:48

      Casa Bianca: “Tra ostaggi Hamas anche un bimbo americano di tre anni”

      Tra i bambini presi in ostaggio da Hamas c’è anche un cittadino americano di tre anni, i cui genitori sono stati uccisi negli attacchi del 7 ottobre. Lo riferisce la Casa Bianca in una nota, senza fornire altri dettagli.

    • 08:45

      Hamas: “Morti cinque neonati e sette pazienti in terapia intensiva”

      Nell’ospedale Al-Shifa di Gaza city sono morti cinque neonati prematuri e sette pazienti in terapia intensiva, secondo quanto afferma Hamas. “Temiamo che il bilancio sia destinato a salire entro la mattina” di domani, ha dichiarato Youssef Abu Rish, viceministro della Sanità nella Striscia.

    • 08:40

      Ambasciatore Israele negli Usa: “Non vogliamo occupare Gaza”

      Israele sta discutendo con gli Stati Uniti un piano a lungo termine per la Striscia di Gaza. Lo ha detto a Fox News l’ambasciatore di Tel Aviv a Washington, Michael Herzog. “La nostra posizione è che i palestinesi devono governarsi da soli. Quale sarà il ruolo esatto dell’Anp si vedrà, perché tutti comprendono che, nella sua attuale composizione, a fatica governa Ramallah. Quindi, di sicuro non Gaza”, ha affermato. “Non siamo a Gaza per occuparla o per governarla. Siamo a Gaza per rimuovere la minaccia militare di Hamas contro Israele e per impedire loro di ricostituire la capacità di colpirci ancora e ancora e ancora, come dicono che vorrebbero fare. Questa è la nostra intenzione”, ha concluso.

    • 08:38

      Israele avverte Hezbollah: “Cambierà la sicurezza nel nord”

      Il portavoce delle forze armate israeliane (Idf), il contrammiraglio Daniel Hagari, ha affermato che Israele “cambierà la situazione della sicurezza nel nord” dopo i ripetuti attacchi di Hezbollah. “La situazione della sicurezza non rimarrà tale da impedire ai residenti del nord di sentirsi sicuri nel tornare alle loro case”, ha dichiarato Hagari, spiegando che Hezbollah e il governo libanese si assumeranno la responsabilità di eventuali attacchi dal Libano.

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