Gaza, la diretta – Raid israeliano su scuola-rifugio a Jabalia: “Decine di morti”. Il capo dell’Agenzia Onu che la gestiva: “Immagini terrificanti”

Evacuati i pazienti dall'ospedale al-Shifa, il principale di Gaza city. I familiari degli ostaggi manifestano di fronte all'ufficio di Netanyahu: il premier li incontrerà lunedì sera insieme al gabinetto di guerra. E il ministro li rassicura: "La liberazione ha la priorità sulla distruzione di Hamas"

Aggiornato: 21:22

  • 13:20

    Nuove sirene di allarme al confine con il Libano

    Nuove sirene di allarme sono risuonate poco fa nel nord di Israele al confine col Libano. Lo ha segnalato il portavoce militare.

  • 13:18

    Msf: “Nostro personale di al-Shifa bloccato, anche 65 bambini”

    Un totale di 137 persone, il personale di Medici senza frontiere dell’ospedale di al-Shifa e i loro familiari, fra cui 65 bambini, sono bloccate vicino al complesso in cui da giorni operano le forze militari israeliane, denuncia l’organizzazione internazionale. I tentativi di fare sfollare questo gruppo di persone sono fino a ora falliti. Per questo, Msf chiede un cessate il fuoco immediato per consentire l’evacuazione dei civili. La mancanza di cibo e acqua rischia di provocare morti “nei giorni o anche nelle prossime ore”. Martedì la foresteria di Msf e il serbatoio dell’acqua sono stati colpiti da un incendio e gli uffici da granate giovedì. 

  • 12:43

    Direttore ospedale: “Decine di feriti moriranno per strada”

    Sono centinaia le persone che stanno lasciando il complesso ospedaliero e, a piedi, si dirigono verso il sud della Striscia di Gaza. I neonati che hanno bisogno di cure intensive sono sistemati in due per ogni incubatrice, ha reso noto il direttore generale. “Decine di feriti moriranno per strada”, ha dichiarato in una intervista ad al Jazeera. Nelle ultime ore sono morti sei pazienti in dialisi e 22 del reparto di terapia intensiva.

  • 12:10

    Haaretz: “Centinaia via dall’ospedale al-Shifa a piedi”

    Centinaia di persone stanno lasciando l’ospedale al Shifa di Gaza City e si stanno incamminando a piedi verso la parte sud della Striscia. Lo ha riferito Haaretz che cita report palestinesi dal luogo.

  • 11:51

    Pazienti e medici “stanno lasciano l’ospedale di al-Shifa”

    Pazienti e personale medico “stanno lasciano l’ospedale di al-Shifa” che era già stato abbandonato da molte persone all’inizio della settimana, dopo l’arrivo dei militari israeliani. Lo rendono noto le autorità sanitarie di Gaza. Il personale medico aveva reso noto di aver ricevuto un ordine immediato l’evacuazione dai militari israeliani, questa mattina. L’esercito ha, invece, negato che ciò sia avvenuto affermando di aver offerto un corridoio sicuro per coloro che desiderano lasciare il complesso. Un medico dell’ospedale ha affermato ad Al Jazeera che circa 450 pazienti sono stati evacuati, mentre circa 120 sono rimasti indietro perché non possono muoversi. Per assisterli, sono rimasti il direttore dell’ospedale, altri quattro medici e un piccolo gruppo di infermieri, ha detto, affermando poi che è stato promesso loro che una delegazione delle Nazioni Unite sarebbe stata inviata sul posto per prendersi cura di chi è rimasto indietro. “Sono scene orribili e senza precedenti”, ha detto il medico.

  • 11:24

    A Gaza riattivate le linee telefoniche

    Dopo una sospensione di circa 24 ore, la linee telefoniche nella striscia di Gaza sono state riattivate. Lo riferiscono fonti locali secondo le quali da ieri sera la situazione è gradualmente tornata alla normalità .Questo sviluppo viene attribuito all’ingresso nella Striscia di una quantità di carburante, autorizzata ieri dal governo israeliano in seguito a ripetute richieste degli Stati Uniti. Le due principali compagnie telefoniche di Gaza hanno tuttavia avvertito la clientela che se quelle forniture dovessero interrompersi, anche le comunicazioni telefoniche potrebbero di nuovo cessare.

  • 10:44

    Hezbollah: “Abbiamo risposto agli attacchi di Israele”

    Hezbollah ha annunciato di aver risposto agli attacchi aerei e di artiglieria israeliani nel sud del Libano prendendo di mira postazioni dell’esercito israeliano a ridosso della linea di demarcazione tra i due paesi. Secondo i comunicati di Hezbollah, sono stati prese di mira le postazioni israeliane nelle località di Shtula, Nahal Betzet, Jordeikh, Wadi Sasa, Khallet Warde e Raheb.

  • 10:13

    Israele colpisce il Libano meridionale

    In seguito ad una serie di attacchi verso la Alta Galilea sferrati dagli Hezbollah, la artiglieria israeliana ha colpito obiettivi situati nel Libano meridionale. Lo aggiorna il portavoce militare. In precedenza sirene di allarme erano risuonate in diverse località israeliane di confine, fra cui Sasa e Shtulà. In tutto sono state registrate 25 esplosioni, che non hanno provocato vittime. Gli attacchi lanciati ieri dagli Hezbollah nella stessa zona hanno provocato il ferimento di quattro persone, una delle quali versa in condizioni gravi.

  • 10:02

    Israele: “Nessun ordine di evacuazione per l’ospedale”

    L’esercito israeliano “non ha ordinato in nessun momento l’evacuazione dei pazienti o dei medici” dall’ospedale Shifa. Lo ha detto il portavoce militare spiegando che l’esercito ha invece “un richiesta del direttore dello Shifa per consentire ad altri abitanti di Gaza che erano in ospedale e che vorrebbero evacuare, di farlo attraverso un percorso sicuro”. “Il personale medico rimarrà in ospedale – ha aggiunto – per assistere i pazienti che non possono evacuare”.

  • 09:55

    Sirene di allarme nel nord di Israele

    Le sirene di allarme per l’arrivo di razzi stanno risuonando nel nord di Israele, in particolare nel kibbutz Sasa al confine con il Libano. Lo ha fatto sapere l’esercito