Gaza, la diretta – Media: “Israele-Hamas verso l’accordo su una tregua di cinque giorni per liberare gli ostaggi”. Usa: “Più vicini che mai”

Secondo il Washington Post, il patto prevede la liberazione di una cinquantina di prigionieri. Lo sceicco del Qatar parla di "buoni progressi". Una nave di proprietà israeliana dirottata dai ribelli yemeniti Houthi, alleati dell'Iran. Netanyahu: "Atto terroristico di Teheran" (leggi)

Aggiornato: 20:59

  • 10:59

    Ribelli Houthi: “Colpiremo tutte le navi israeliane”

    Un portavoce degli Houthi, i ribelli yemeniti alleati dell’Iran, ha scritto su Telegram che il gruppo colpirà “tutte le navi di proprietà israeliana o che operano per compagnie israeliane o che battano bandiera israeliana”, lanciando un appello a tutte le nazioni di ritirare i propri cittadini a bordo di quelle navi. 

  • 10:47

    Una squadra Oms ad Al-Shifa per evacuare i bambini

    Il direttore degli ospedali di Gaza, Mohammed Zaqout, ha riferito che una squadra dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), si sta dirigendo all’ospedale di Al-Shifa per evacuare i 32 bimbi rimasti nella struttura. Un reporter dell’Associated Press ha visto un convoglio di ambulanze, scortato da veicoli delle Nazioni unite, dirigersi a nord, verso Gaza city.

  • 10:21

    Tv israeliana: “Hamas pronta a rilasciare 87 prigionieri in cambio della tregua”

    Dopo il Washington Post, anche la tv israeliana N12 riferisce di un possibile accordo sulla liberazione degli ostaggi nella Striscia di Gaza, affermando che Hamas avrebbe segnalato di essere pronta in linea di principio a rilasciare 87 prigionieri. Tra questi figurano 53 tra donne, bambini e giovani israeliani e 34 stranieri. In cambio, Israele dovrebbe attuare un cessate il fuoco di cinque giorni nella Striscia e rilasciare dalle proprie carceri un numero imprecisato di donne e minori. Hamas chiede inoltre che venga permesso l’ingresso di più carburante nell’enclave palestinese.
    Non è ancora chiaro tuttavia se l’accordo andrà in porto, dato che il capo di Hamas nella Striscia di Gaza, Yahya al-Sinwar, non ha ancora dato una risposta chiara e definitiva tramite i mediatori in Qatar.

  • 09:50

    Attacco israeliano a campi profughi, 15 palestinesi uccisi

    L’agenzia palestinese Wafa informa che “15 palestinesi sono stati uccisi in un attacco israeliano nei campi profughi di Nuseirat e Khan Yunis” nella Striscia di Gaza. Citando il suo corrispondente nella Striscia, l’agenzia ha riferito che “sono state bombardate due case” e che nell’attacco sono rimasti uccisi anche “una donna e suo figlio”.

  • 09:28

    Altri due soldati israeliani uccisi, totale a 58

    È salito a 58 il numero dei soldati israeliani uccisi nella Striscia di Gaza dall’inizio dell’operazione di terra nell’enclave palestinese. Lo riferiscono le Idf, l’esercito dello Stato ebraico. Le ultime due vittime sono il capitano Roey Biber, 28 anni, di Tzur Moshe, e il sergente Meir Airly, 21 anni, di Beit Shemesh.

  • 09:27

    Msf: “Attacco deliberato a un nostro convoglio”. Un morto e un ferito

    Un familiare di un membro dello staff di Medici senza frontiere (Msf) è stato ucciso, e un altro è rimasto ferito, in un “attacco” contro un convoglio dell’organizzazione umanitaria che cercava di evacuare 137 persone (tra cui 65 bambini) intrappolate da una settimana a causa degli scontri intorno all’ospedale di al-Shifa, a Gaza. L’attacco è avvenuto ieri pomeriggio, precisa Msf in una nota. in cui condanna “con la massima fermezza questa aggressione deliberata” . Il convoglio era “composto da cinque mezzi con il simbolo dell’organizzazione ben riconoscibile (anche sui tetti)”, viene precisato. 

  • 09:22

    Casa Bianca: “Accordo non ancora raggiunto, continuiamo a lavorare”

    “Non abbiamo ancora raggiunto un accordo, ma continuiamo a lavorare duro per arrivarci”. Lo scrive su Twitter la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, Adrienne Watson, smentendo l’indiscrezione del Washington Post sul patto per una tregua di cinque giorni. “Abbiamo fatto alcuni progressi di recente e abbiamo lavorato duramente per portare avanti la questione, ma la situazione rimane instabile”, aveva detto sabato al giornale un funzionario anonimo dell’amministrazione. 

  • 09:19

    Wp: “Vicino l’accordo per un cessate il fuoco di cinque giorni”

    Gli Stati Uniti sono vicini al raggiungimento di un accordo con Israele e Hamas per una pausa di cinque giorni nei combattimenti a Gaza, la prima dall’escalation del 7 ottobre, che permetta di liberare decine di ostaggi nelle mani del gruppo islamista. Lo scrive il Washington Post: i termini del patto, si legge, sono contenuti in un documento di sei pagine. In totale, circa cinquanta prigionieri dovrebbero essere rilasciati a piccoli gruppi ogni 24 ore. Si prevede, tra le altre cose, una sorveglianza aerea per monitorare i movimenti sul campo durante la tregua. Il cessate il fuoco è mirato anche a permettere l’entrata nella Striscia di una maggiore quantità di aiuti umanitari, in particolare carburante. La bozza di accordo, scrive il Wp, è il frutto dei colloqui svolti nelle scorse settimane a Doha tra Israele, gli Usa e Hamas: l’organizzazione islamista è stata rappresentata al tavolo da mediatori qatarini. 

  • 09:14

    Ancora 291 pazienti e 25 sanitari ad Al-Shifa

    Un team delle Nazioni unite ha riferito che 291 pazienti sono rimasti nell’ospedale di al-Shifa, il più grande di Gaza, dopo che le truppe israeliane hanno fatto evacuare gli altri. Tra loro ci sono 32 bimbi in condizioni estremamente critiche, pazienti con ferite gravemente infette e altri con lesioni spinali che non sono in grado di muoversi. L’équipe ha potuto visitare l’ospedale per un’ora dopo che circa 2.500 sfollati, pazienti e personale medico avevano lasciato il complesso, ha riferito l’Organizzazione mondiale della sanità, che ha guidato la missione. Nella struttura ci sono ancora 25 unità di personale medico. “Il personale sanitario e i pazienti erano terrorizzati per la loro sicurezza e la loro salute e chiedevano di essere evacuati”, riferisce l’Oms.

  • 09:12

    Unrwa: “Arrivati 120mila litri di carburante, finiranno in due giorni”

    Juliette Touma, portavoce dell’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa), ha riferito che ieri sono arrivati 120mila litri di carburante a Gaza, dopo che venerdì Israele ha acconsentito a permettere l’ingresso di tale quantità. La scorta “verrà utilizzata in due giorni e coprirà solo la metà del fabbisogno critico giornaliero. Ci è stato comunicato che ogni due giorni verranno consegnati 120.000 litri di carburante”, riferisce l’agenzia in una nota.