Gaza, la diretta – Portavoce del governo d’Israele: “Oms, Croce Rossa e Onu complici di Hamas sugli ospedali. Anp nella Striscia? Noi contrari”

"L’esercito israeliano sta assediando l’ospedale Indonesiano e temiamo che lì accada la stessa cosa che ad al Shifa”, ha dichiarato il portavoce del ministero della Sanità gestito da Hamas. Atteso per oggi l'ingresso di 40 camion con aiuti umanitari

Aggiornato: 09:17

  • 20:04

    Israele richiama l’ambasciatore dal Sudafrica

    Israele ha richiamato in patria il proprio ambasciatore dal Sudafrica. Lo ha fatto sapere il ministero degli Esteri a Gerusalemme motivando il richiamo “con le ultime dichiarazioni da parte del Sudafrica”.

  • 18:49

    Familiari ostaggi: “Il governo si impegni a riportare tutti a casa”

    “Vogliamo che tutti tornino indietro e vogliamo un impegno scritto dal Gabinetto di guerra in questo senso”. Lo ha detto Shay Wenkert in rappresentanza delle famiglie degli ostaggi israeliani escludendo così la possibilità di un accordo parziale di cui si parla da giorni. Wenkert ha parlato prima dell’incontro con il Gabinetto di guerra presieduto dal premier Benyamin Netanyahu , “Abbiamo domande molto concrete alle quali ci aspettiamo di ricevere risposte”, ha aggiunto l’altra rappresentante, Merav Leshem Gonen. “Ogni accordo – ha aggiunto – non rimuove da loro la responsabilità di portare indietro tutti, nessuno escluso”.

  • 18:47

    Famiglie degli ostaggi: “L’Unicef ha abbandonato i nostri bambini”

    Contro il “silenzio” delle organizzazioni dell’Onu sui bambini rapiti da Hamas, le loro famiglie hanno protestato con forza davanti la sede dell’Unicef a Tel Aviv, in occasione della Giornata internazionale dell’infanzia. “Svegliatevi”, ha gridato, citata dai media, Hadas Kalderon che ha avuto due figli di 12 e 16 anni rapiti nel kibbutz di Nir Oz il 7 ottobre scorso. Sulla facciata del palazzo che ospita la sede – vuota – dell’Unicef è stato proiettato un messaggio che diceva: “dove sono i vostri bambini? i nostri sono tenuti in ostaggio da Hamas. I nostri li avete abbandonati”. “Come è possibile – ha aggiunto – che di fronte a questo orrore di bambini rapiti il mondo sia silente? Grandi agenzie internazionali come l’Unicef non dicono nulla, avete abdicato al vostro ruolo? Dove sono i diritti dei mie bambini?”. Vered Windman, direttore del Centro nazionale per il bambino ha attaccato Hamas per aver trasformato bambini in “merce di scambio”. Poi ha detto che l’Onu e l’Unicef “si devono svegliare e fare il loro lavoro”.

  • 18:23

    Ministero Sanità Gaza: “Morti salgono a 13.300”

    Sale a 13.300 il bilancio delle vittime a Gaza da quando Israele ha iniziato a colpire la Striscia in risposta agli attacchi del 7 ottobre compiuti dai miliziani di Hamas. Lo riferisce il ministero della Sanità di Hamas.

  • 18:22

    Biden: “Vicino un accordo per il rilascio degli ostaggi di Hamas”

    Il presidente americano Joe Biden ha ribadito di credere che un accordo per la liberazione degli ostaggi in mano a Hamas sia vicino. Il presidente ha parlato con i reporter in occasione della tradizionale ‘grazià di due tacchini in vista del Thanksgiving.

  • 18:21

    Media Libano: “Raid israeliani su una chiesa nel sud”

    Una chiesa nel sud del Libano è stata presa di mira da bombardamenti israeliani. Lo riferisce l’agenzia di notizie governativa libanese, Nna, secondo cui la chiesa San Giorgio a Yarun, a pochi chilometri dalla linea di demarcazione con Israele, è stata colpita dai raid israeliani e danneggiata pesantemente.

  • 18:20

    Incendiata clinica di Msf a Gaza durante i combattimenti

    La clinica di Medici Senza Frontiere a Gaza City è stata incendiata questa mattina durante pesanti combattimenti. Lo denuncia Msf in una nota.
    “Un muro dell’edificio – afferma l’ong – è crollato e parte dell’edificio è stato avvolto dalle fiamme, è il racconto degli operatori umanitari di Msf sul posto. Un carro armato israeliano è stato visto in strada. Quattro auto di Msf sono andate a fuoco. Un quinto mezzo, parcheggiato dall’altra parte della strada, si è spezzato in due parti come se fosse stato schiacciato da un veicolo pesante o da un carro armato. Tutte le auto e la clinica erano chiaramente identificati con i loghi di Msf. Un membro dello staff di Msf, insieme a 20 persone della sua famiglia, si trovano nella clinica durante gli scontri e sono adesso in estremo pericolo. Al momento, Msf non conosce il loro stato di salute”. Msf chiede “con urgenza la cessazione dei combattimenti nell’area. Ci sono altre 50 persone, tra cui membri dello staff di Msf, che si trovano negli edifici vicini, con un ferito che necessita di cure mediche”. Le auto distrutte “sono le stesse utilizzate da Msf nel convoglio attaccato sabato scorso. Questi mezzi erano gli unici a disposizione di Msf a Gaza City”, conclude la nota.

  • 18:14

    Guterres: “Uccisione di civili a Gaza la più grave del mio mandato”

    Rispondendo ad una domanda sul perché non denuncia come crimini di guerra gli attacchi di Israele alle scuole Unrwa, il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha spiegato di non avere il mandato per classificare tali atti, ma è chiaro che migliaia di bambini sono stati uccisi in poche settimane e “stiamo assistendo a un’uccisione di civili che non ha eguali ed è senza precedenti in qualsiasi conflitto da quando sono Segretario Generale”.

  • 17:28

    Guterres: “Serve un’Autorità palestinese rafforzata a Gaza”

    “Credo sia importante avere un’Autorità Palestinese rafforzata che si assuma le responsabilità a Gaza. Capisco che l’Autorità Palestinese non può venire con i carri armati israeliani nella Striscia, il che significa che la comunità internazionale deve considerare un periodo di transizione. Non credo che un protettorato delle Nazioni Unite sia una soluzione, ma serve un approccio multi-stakeholder in cui paesi diversi, entità diverse, coopereranno”. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres rispondendo ad una domanda dell’ANSA sul ‘day after’ a Gaza. “Per Israele, ovviamente, gli Stati Uniti sono i principali garanti della sua sicurezza. Per i palestinesi, i vicini paesi arabi della regione sono essenziali”, ha continuato il segretario generale Onu, sottolineando che “tutti devono unirsi e creare le condizioni per una transizione che permetta ad una Autorità Palestinese rafforzata di assumersi le responsabilità a Gaza e basandosi su questo finalmente muoversi verso una strada determinata e irreversibile per la soluzione dei due stati”.

  • 15:44

    Esercito Israele: “Hamas voleva attaccarci con armi biologiche”

    I miliziani di Hamas volevano produrre armi biologiche, classificate come armi di distruzione di massa, e in particolare la tossina botulinica per provocare un’intossicazione collettiva in Israele. Lo denunciano le Idf rendendo noto un manuale di 26 pagine che, spiegano, è stato trovato sequestrato ad alcuni dei terroristi entrati in Israele lo scorso 7 ottobre. Il documento, di cui Adnkronos ha visto una copia, contiene le istruzioni per produrre e utilizzare tossine botuliniche in grado di causare botulismo, malattia che colpisce il sistema nervoso causando paralisi e anche la morte. Nel testo si chiede “a Dio, l’Altissimo, di accettare questo come una buona azione, che sia utile all’Islam, ai musulmani, al Jihad e a coloro che si impegnano nella causa di Dio contro gli infedeli”.
    I miliziani di Hamas non hanno utilizzato armi biologiche il 7 ottobre scorso, ricordano le autorità israeliane. Ma, precisano le fonti, la tossina botulinica è una delle più letali e, sostengono, “un solo grammo in purezza è sufficiente per uccidere un milione di persone. Si tratta di un fatto scientifico”. Ma, precisano, “ci sono alcune difficoltà pratiche nel raggiungere un sufficiente grado di purezza e nel diffonderlo su larga scala”. Sta di fatto che il botulino è “un’arma biologica non cara e che non richiede tecniche sofisticate” per essere prodotta. Anche se non sufficientemente puro da essere altamente letale, il risultato finale è una polvere che può essere facilmente trasferita e utilizzata, inalata o ingerita. Sviluppata in vitro, la tossina può essere aggiunta ai cibi o diffusa nell’aria. In caso di intossicazione da botulino, il paziente deve ricevere ossigeno e un’antitossina che funga da antidoto. Ed è questa l’unica cura possibile, spiegano fonti israeliane, aggiungendo che un rinvio della somministrazione può portare alla morte.