Gaza, la diretta – Portavoce del governo d’Israele: “Oms, Croce Rossa e Onu complici di Hamas sugli ospedali. Anp nella Striscia? Noi contrari”

"L’esercito israeliano sta assediando l’ospedale Indonesiano e temiamo che lì accada la stessa cosa che ad al Shifa”, ha dichiarato il portavoce del ministero della Sanità gestito da Hamas. Atteso per oggi l'ingresso di 40 camion con aiuti umanitari

Aggiornato: 09:17

  • 13:43

    Entrato a Gaza il primo ospedale da campo

    È entrato oggi a Gaza il primo ospedale da campo dall’inizio della guerra. Lo hanno reso noto funzionari palestinesi. L’attrezzatura per l’ospedale da campo è stata trasportata a Gaza da quaranta camion attraverso il valico di Rafah. A bordo anche 17 operatori sanitari e tecnici giordani. Secondo il bilancio di Hamas, da inizio guerra, i feriti sono 30.000 a Gaza e 13.000 i morti, due terzi dei quali donne e bambini.

  • 12:46

    Missile di Hezbollah colpisce una base israeliana

    Un filmato diffuso poco fa su account di social media israeliani e libanesi mostra ingenti danni causati dal lancio da parte di Hezbollah di un missile, detto Vulcano (“Burqan” in arabo) contro la base militare israeliana di Biranit, situata lungo la linea del fronte tra il Partito di Dio libanese e Israele, nel settore occidentale della linea di demarcazione tra i due paesi. Nel filmato si vedono diversi edifici in fiamme e distrutti dall’impatto dell’ordigno lanciato da Hezbollah dal sud del Libano. Dense colonne di fumo nero si vedono provenire da Biranit da altri filmati ripresi dal sud del Libano, nell’area di Labbune e Naqura di fronte alle colline dominate dallla base militare israeliana.

  • 12:13

    28 bimbi prematuri arrivati in Egitto da Gaza

    Ventotto bambini prematuri provenienti dall’ospedale Al Shifa di Gaza sono arrivati al valico di Rafah. Lo riporta l’emittente statale egiziana al Qahera.
    Intanto due cisterne di carburante sono entrate nella Striscia di Gaza portando il totale a 9.

  • 12:12

    “Pena di morte per i terroristi solo con l’ok del governo”

    La pena di morte per i terroristi non sarà messa in votazione prima che sia vistata dal gabinetto di governo. Lo ha detto Ofir Katz, portavoce della coalizione della maggioranza di governo e membro del Likud del premier Benyamin Netanyahu. L’intervento di Katz si riferisce ad un dibattito preliminare di una commissione parlamentare retta da Potere ebraico per preparare la prima lettura di una bozza di legge presentata a marzo. La bozza di provvedimento è stata contestata con forza dalle famiglie degli ostaggi che ne hanno chiesto il ritiro.

  • 12:11

    Parlamento Israele discute sulla pena di morte per i terroristi

    Un dibattito sulla pena di morte, tenuto oggi nella commissione parlamentare per la sicurezza nazionale su iniziativa del partito di estrema destra ‘Potere ebraicò, ha messo in allarme le famiglie degli ostaggi prigionieri di Hamas che hanno chiesto ai deputati di rinviare la seduta per non compromettere le trattative con i rapitori. “Voi mettete a repentaglio le vite dei nostri congiunti” hanno detto i rappresentanti delle famiglie. L’udienza è stata convocata per preparare alla prima lettura una bozza di legge presentata a marzo. Il presidente della commissione Zvi Vogel (‘Potere ebraicò) ha ordinato che il dibattito prosegua. “In Israele – ha detto Vogel, citato dalla radio pubblica Kan – la pena di morte è stata eseguita una volta sola, nei confronti del gerarca nazista Adolf Eichmann (nel 1962, ndr). Ciascuno dei terroristi di Hamas è un altro Eichmann. Ognuno di loro deve salire sulla forca”. “I terroristi che sono venuti qua avevano l’intento di umiliare Israele, nel contesto di una visione che vorrebbe la costituzione qua di uno Stato islamico. Se dipende da me, non lascerò nessuno di loro in vita per poter raccontare quello che ha fatto il 7 ottobre. Nemmeno in carcere. Fra Hamas ed i nazisti – ha concluso – non c’è differenza”.

  • 10:39

    Onu: “Sconvolto dagli eventi orrendi dell’ultime 48 ore a Gaza”

    “Sconvolto dagli eventi orrendi delle ultime 48 ore a Gaza”. Lo scrive sul suo account X l’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Turk. L’uccisione, prosegue, “di così tante persone all’interno di scuole trasformate in rifugi durante la fuga di centinaia di persone dall’ospedale Al-Shifa e le evacuazioni in corso nel sud di Gaza sono del tutto incoerenti con la protezione dei civili richiesta dal diritto internazionale.

  • 09:49

    Palestinese colpito a morte dalla polizia mentre era in auto

    Un palestinese di el-Arub (presso Hebron, Cisgiordania) è stato colpito a morte quando la polizia israeliana ha aperto il fuoco contro un’automobile. Lo ha riferito l’agenzia di stampa Maan. L’esercito israeliano ha giustificato l’azione dicendo che l’auto era “sospetta”. A Hebron la tensione resta molto elevata dopo che nell’ultima settimana Hamas ha condotto due attentati contro posti di blocco della polizia. La radio pubblica israeliana Kan riferisce intanto che nel nord della Cisgiordania alcune automobili israeliane sono cadute la scorsa notte in un’imboscata tesa loro da miliziani palestinesi armati. Due di esse sono state colpite ma i passeggeri sono rimasti illesi.

  • 09:46

    Israele: “Uccisi tre comandanti di Hamas nei raid dell’esercito”

    Tre comandanti di compagnia di Hamas sono stati uccisi nei raid notturni sulla Striscia di Gaza. Lo hanno annunciato le Forze di difesa israeliane (Idf), secondo quanto riporta il Times of Israel. Le Idf hanno spiegato che i raid sono stati condotti contro i covi dei presunti comandanti di Hamas sulla base di informazioni di intelligence fornite dallo Shin Bet e dalla Direzione dell’intelligence militare. L’esercito ha poi reso noto che un altro raid aereo è stato eseguito su indicazione delle truppe della Brigata Nahal contro un edificio utilizzato anche come deposito di armi e dove si nascondeva un gruppo di operativi di Hamas. L’edificio è stato distrutto.

  • 09:40

    Haaretz: “Hamas disponibile a rilasciare un numero più alto di ostaggi”

    Una fonte impegnata nei negoziati con Hamas ha detto ad Haaretz che il gruppo islamista ha espresso la volontà di aumentare il numero di ostaggi che è disposta a rilasciare. Secondo il quotidiano israeliano, il numero e l’identità degli ostaggi che verranno rilasciati non sono ancora stati concordati e le trattative continuano. “I contatti indiretti tra Israele e Hamas sono già falliti due volte, quando si stimava che l’accordo potesse essere concluso. Abbiamo bisogno di più pazienza”, ha aggiunto. Israele, Stati Uniti e Qatar hanno espresso nei giorni scorsi ottimismo riguardo alla possibilità che un accordo venga concluso nei prossimi giorni. Uno dei motivi per cui i negoziati sono lenti è dovuto al fatto che il leader di Hamas nella Striscia di Gaza, Yahya Sinwar, non mantiene un contatto continuo con i team negoziali dell’organizzazione.

  • 09:39

    40 camion umanitari attesi nelle prossime ore a Gaza

    L’amministrazione di coordinamento e collegamento di Gaza ha annunciato che nelle prossime ore 40 camion umanitari entreranno a Gaza attraverso il valico di Rafah, portando attrezzature inviate dagli Emirati Arabi Uniti e destinate alla creazione di un ospedale da campo.