Gaza, la diretta – Accordo Israele-Hamas per la tregua. Netanyahu: “È la decisione giusta”. Prevista la liberazione di cinquanta ostaggi

Secondo Haaretz l'intesa prevede il rilascio di trenta bambini, otto madri e 12 altre donne in cambio di 150 prigionieri palestinesi. L'ultradestra si oppone, il premier difende la scelta e rassicura: "Restiamo in guerra". Nuovo raid su un campo profughi nella Striscia: almeno 17 morti

Aggiornato: 09:17

I fatti più importanti

  • 19:44

    I numeri dell’accordo nel gabinetto di guerra

    Il governo israeliano avrà la maggioranza all’interno dei gabinetto di guerra, composto da 38 membri, per approvare l’accordo sugli ostaggi, nonostante l’opposizione dei partiti di estrema destra Sionismo religioso e Potere ebraico, che insieme controllano sei voti. Lo riporta The Times of Israel. Il piano raccoglierà i 19 voti degli esponenti del Likud di Benjamin Netanyahu ed i cinque del partito Unità nazionale di Benny Gantz. Anche il partito ultra ortodosso Shas, che ha sei voti, voterà a favore dell’accordo per gli ostaggi, ha dichiarato un portavoce.

  • 19:06

    Tajani incontra familiari degli ostaggi a Chigi

    Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha incontrato a palazzo Chigi una delegazione dei familiari degli ostaggi israeliani attualmente nelle mani di Hamas nella Striscia di Gaza.

  • 19:03

    Usa: “Sequestro nave da parte degli Houthi viola il diritto internazionale”

    Il sequestro della nave “Galaxy Leader“ nel Mar Rosso da parte dei ribelli yemeniti Houthi è un’evidente violazione del diritto internazionale: lo ha detto il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale Usa John Kirby in un briefing telefonico, invitando gli Houthi devono liberare senza condizioni sia il vascello sia l’equipaggio. Kirby ha anche accusato l’Iran – alleato dei ribelli – di essere complice dell’azione e ha detto che gli Stati Uniti hanno avviato “una revisione” per stabilire se si deve tornare a definire gli Houthi come organizzazione terroristica.

  • 18:54

    Usa “preoccupati” che Wagner fornisca armi a Hezbollah

    Gli Stati Uniti sono “preoccupati” che il gruppo Wagner “sia pronto a fornire un sistema di difesa aerea a Hezbollah o all’Iran”. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby, in un briefing con un ristretto gruppo di giornalisti. Washington continuerà a monitorare la situazione, ha aggiunto il funzionario.

  • 18:53

    Msf: “Inorriditi dall’uccisione di due nostri medici”

    “Medici senza frontiere (Msf) è inorridita dall’uccisione di due suoi medici, il dottor Mahmoud Abu Nujaila e il dottor Ahmad Al Sahar, e di un terzo medico, il dottor Ziad Al-Tatari, a seguito di un attacco all’ospedale di Al-Awda, uno degli ultimi ospedali funzionanti nel nord della Striscia di Gaza. Il nostro pensiero va alle loro famiglie e a tutti i colleghi in lutto per la loro morte”. Lo scrive in un comunicato l’organizzazione sanitaria umanitaria. “Il dottor Abu Nujaila e il dottor Al Sahar si trovavano nella struttura quando è stata colpita al terzo e al quarto piano. Anche altro personale medico, compreso quello di Msf, è rimasto gravemente ferito. Msf ha regolarmente informato le parti in conflitto che l’Al-Awda era un ospedale funzionante e sulla presenza di suoi operatori all’interno della struttura. Anche le coordinate Gps sono state condivise ieri con le autorità israeliane. Condanniamo questo attacco con la massima fermezza e chiediamo ancora una volta il rispetto e la protezione delle strutture mediche, del personale e dei pazienti”, si legge. 

  • 18:47

    Il capo dell’Oms: “Nostra collega uccisa a Gaza col suo bimbo di sei mesi”

    “Io e i miei colleghi siamo devastati: oggi abbiamo perso uno dei nostri a Gaza. La nostra giovane collega dell’ufficio dell’Organizzazione mondiale della sanità per i territori palestinesi occupati, Dima Alhaj, è stata tragicamente uccisa insieme al suo bambino di sei mesi, suo marito e due fratelli”. A darne notizia su Twitter è il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus. “Secondo quanto riferito, sono stati uccisi anche 55 membri della famiglia che si rifugiavano nella stessa casa. Non ho parole per descrivere il nostro dolore. Questa perdita si aggiunge alle altre perdite nella famiglia dell’Onu dal 7 ottobre: 108 membri dell’Unrwa”, l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, “sono stati uccisi” dal giorno dell’inizio dell’escalation. “Questo orrore deve finire Tutti gli operatori umanitari e i civili devono essere protetti. Cessate il fuoco. Ora”, conclude. 

  • 18:41

    Oms: “Nella Striscia ucciso un bambino ogni dieci minuti”

    Nella Striscia di Gaza vengono uccisi “circa 160 bambini ogni giorno, uno ogni dieci minuti, in circostanze terrificanti”. Lo ha detto in conferenza stampa il portavoce dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Christian Lindmeier. Sempre ogni dieci minuti, ha aggiunto, due bambini vengono feriti. Nella stessa occasione, l’Unicef (l’agenzia Onu per l’infanzia) tramite il portavoce James Elder ha avvertito che le morti potrebbero aumentare in modo drastico a causa di epidemie nella Striscia, sotto assedio senza acqua, elettricità e cure mediche. 

  • 18:24

    Hamas: “Più di 14mila vittime a Gaza”

    Il numero di vittime per gli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza ha superato le 14mila. Lo rende noto il governo di Hamas. Tra loro almeno 5.840 minori e 3.920 donne, mentre i feriti sono almeno 33mila. Il ministro della Sanità aveva in precedenza dichiarato di non essere più in grado di fornire numeri esatti, perché gli intensi bombardamenti hanno impedito di recuperare i corpi. 

  • 18:22

    Ultradestra israeliana: “L’intesa non dev’essere approvata”

    Bezalel Smotrich, leader del partito di ultradestra “Sionismo religioso” e ministro delle Finanze del governo Netanyahu, ha detto che la possibile intesa con Hamas “è negativa per la sicurezza di Israele, negativa per gli ostaggi e negativa per i soldati delle Idf (l’esercito israeliano, ndr)” e perciò non dev’essere approvata. Secondo Smotrich, Hamas e il suo leader a Gaza, Yahya Sinwar, spingono per l’accordo perché sono alla disperata ricerca di “giorni di tregua per potersi organizzare per continuare i combattimenti”. L’unico modo per riportare a casa gli ostaggi, aggiunge, è “continuare la pressione militare su Hamas fino alla vittoria totale”. Della stessa opinione “Potere ebraico”, il partito del ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir, secondo cui l’accordo “si tradurrà in una significativa riduzione della possibilità di restituire il resto degli ostaggi tenuti da Hamas, compresi i nostri soldati”.

  • 18:20

    Uccisi 108 membri dell’agenzia Onu per i rifugiati

    Sono 108 i membri dell’Unrwa, l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, rimasti uccisi dal 7 ottobre, giorno dell’inizio della nuova escalation tra Hamas e Israele. A comunicarlo su Twitter è il commissario generale Philippe Lazzarini. Dal 7 ottobre, aggiunge sono state colpite quasi 67 strutture dell’organizzazione, 17 delle quali direttamente. “La maggior parte di queste si trovava nelle zone centrali e nel sud, dove alle persone veniva promessa sicurezza”, sottolinea. “Non possiamo nemmeno proteggere le persone sotto l’egida delle Nazioni Unite”, incalza. Si ritiene che 176 persone rifugiate nelle strutture dell’Unrwa siano state uccise e almeno 778 siano quelle rimaste ferite negli attacchi israeliani, compresi quelli recenti contro due scuole gestite dall’organizzazione