Gaza, la diretta – Hamas ha consegnato alla Croce Rossa 13 ostaggi israeliani e quattro stranieri. Il rilascio al valico di Rafah

Dopo lo stallo durato ore l'annuncio che verrà rispettato l'accordo. Tel Aviv aveva minacciato la ripresa "delle operazioni di guerra". Mentre un funzionario di Hamas aveva sostenuto che erano state apportate modifiche alla lista. Qatar ed Egitto in prima linea per finalizzare lo scambio

Aggiornato: 09:20

  • 20:15

    “Sia Hamas che Israele hanno confermato che stanotte avverrà il rilascio dei nuovi ostaggi”

    Sia Hamas che Israele hanno confermato che stanotte avverrà il rilascio dei nuovi ostaggi israeliani, come aveva riferito in precedenza il Qatar. Lo riferisce la Kan tv israeliana.

  • 20:07

    Al Jazeera: “Saranno rilasciati 39 detenuti palestinesi in cambio del rilascio di 13 ostaggi israeliani e sette stranieri”

    Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar ha affermato che stasera saranno rilasciati 39 detenuti palestinesi in cambio del rilascio di 13 ostaggi israeliani e sette stranieri. Lo riporta al Jazeera. 

  • 20:01

    Media israeliani che cita fonti del Qatar: “Le parti avrebbero superato gli ostacoli”

    Dopo il ritardo nell’attuazione del rilascio degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi, le parti avrebbero superato tutti gli ostacoli grazie all’intervento del Qatar e dell’Egitto. Lo riferisce il canale tv israeliano ‘Channel 12’ che cita il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar: questa notte, quindi, 39 prigionieri palestinesi dovrebbero essere rilasciati in cambio della liberazione di 13 ostaggi israeliani, ai quali si potrebbero aggiungere altri 7 stranieri che si trovano al di fuori del quadro dell’accordo.

  • 19:52

    Portavoce di Hamas in Libano alla Bbc: “Arrivati meno camion di aiuti”

    Il portavoce di Hamas in Libano, Osama Hamdan, ha dichiarato in una conferenza stampa a Beirut che Israele ha violato gli impegni per quanto riguarda il numero di camion di aiuti arrivati a Gaza. Lo riferisce la Bbc. Secondo Hamdan, da venerdì sono arrivati 350 camion di aiuti, ma solo 65 hanno raggiunto il nord di Gaza, meno di quanto concordato. Abbiamo “informato i mediatori delle violazioni di Israele”, ha detto Hamdan, aggiungendo tuttavia di confermare “l’impegno per l’accordo sponsorizzato da Egitto e Qatar”.

  • 19:35

    A Tel Aviv 50mila in piazza per manifestare per la liberazione degli ostaggi

    Una folla di 50mila persone si è riunita questa sera a Tel Aviv in quella che ormai è stata ribattezzata la “piazza degli ostaggi” a 50 giorni dall’attacco compiuto da Hamas il 7 ottobre. Molti innalzano cartelli con i volti dei rapiti, mentre continua l’angosciosa attesa del rilascio di un nuovo gruppo di ostaggi previsto per oggi ma continuamente rinviato. Alla manifestazione, scrive Haaretz, hanno anche partecipato i leader della comunità drusa, accolti con un applauso entusiastico della folla.

  • 19:25

    Hamas ha comunicato che 340 camion con aiuti umanitari sono entrati a Gaza da venerdì

    Hamas ha comunicato che 340 camion con aiuti umanitari sono entrati a Gaza da venerdì, 65 dei quali hanno raggiunto il nord di Gaza, un numero inferiore alla metà di quanto concordato con Israele. È quanto riporta Haaretz.

  • 19:25

    Gallant: “Non lasceremo Gaza fino a quando uutti gli ostaggi non saranno restituiti a Israele”

    Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha detto che le forze israeliane non lasceranno la Striscia di Gaza fino a quando tutti gli ostaggi non saranno restituiti a Israele, e che qualsiasi futuro negoziato con Hamas sarà condotto durante i combattimenti. Le osservazioni di Gallant, riferisce ‘The Times of Israel’, sono state fatte mentre il ministro visitava la Striscia di Gaza questa mattina, per la prima volta dall’inizio della guerra, incontrando comandanti e soldati. Gallant è entrato nella Striscia di Gaza via mare con il capo della Marina, il vice ammiraglio David Sàar Salama. “La nostra capacità di portare il primo gruppo di ostaggi deriva dalla pressione esercitata dai militari. Non appena la pressione militare si fa sentire, vogliono una pausa. Quando aumenti la pressione, vogliono un’altra pausa. Quando aumenti ancora di più, sono pronti a venire con un’offerta, e quando aumenti ancora di più, e sono pronti a venire con un’offerta che può essere accettata, questo è l’intero metodo”, afferma Gallant. “Non possiamo lasciare l’operazione e la guerra a Gaza fino a quando non raggiungeremo una situazione in cui riporteremo indietro tutti gli ostaggi, perché ne abbiamo molti di più”, dice. Gallant dice che il cessate il fuoco sarà breve. “Qualsiasi ulteriore negoziato sarà fatto durante i combattimenti. Se vogliono continuare a discutere il prossimo accordo, sarà mentre le bombe cadono e le forze combattono, questa è la base”.

  • 19:22

    “Il Qatar sta facendo sforzi per impedire il crollo dell’accordo tra Israele e Hamas”

    Fonti del movimento Hamas a Gaza hanno detto al sito Al-Araby Al-Jadeed che il Qatar sta facendo sforzi per impedire il crollo dell’accordo tra Israele e Hamas e che i risultati dei suoi sforzi si vedranno entro le prossime tre ore. Le fonti hanno aggiunto che il Qatar sta spingendo Israele a facilitare l’ingresso di aiuti umanitari, carburante e gas nella città di Gaza e nel nord della Striscia. Doha ha promesso di compiere tutti gli sforzi per impedire una nuova violazione da parte di Israele dell’accordo di tregua. 

  • 19:17

    Hamas: “Le minacce vuote di Israele non cambieranno la nostra posizione”

    Osama Hamdan, membro dell’ufficio politico di Hamas con sede a Beirut, afferma che “le minacce vuote di Israele non cambieranno la nostra posizione”, dopo che Israele ha minacciato di riprendere la guerra a Gaza se il secondo gruppo di ostaggi non verrà liberato entro mezzanotte. “Ribadiamo il nostro impegno ad attuare e garantire il successo dell’accordo di tregua raggiunto attraverso la mediazione del Qatar e dell’Egitto”, ha detto Hamdan in una conferenza stampa, come riporta Al Jazeera, “l’accordo sulla tregua umanitaria e sullo scambio di ostaggi e prigionieri non sarebbe stato raggiunto se non fosse stato per la fermezza del nostro popolo”. “L’occupazione non riuscirà a liberare i suoi prigionieri con la forza”, ha aggiunto.

  • 18:57

    Israele: “Intercettori contro obiettivi aerei sospetti, ma non escluso un falso allarme”

    Due missili intercettori sono stati lanciati contro altrettanti “obiettivi aerei sospetti” sul mar Rosso vicino Eilat. Lo rendono noto le forze di difesa israeliane (idf), le quali non escludono tuttavia che si sia trattato di “un falso allarme”. In precedenza i media aveva riportato la notizia del suono di due esplosioni a Eilat, nell’estremo sud d’Israele.