Gaza, la diretta – Israele: “Consegnati 17 ostaggi, una è grave”. Hamas e Netanyahu disponibili a estendere la tregua

Il presidente Usa Biden: "Il mio obiettivo è estendere la pausa dei combattimenti oltre domani". Il premier israeliano apre: "10 ostaggi liberi al giorno". Hamas conferma l'uccisione di quattro comandanti. L’Anp: “39 detenuti del terzo gruppo sono tutti minorenni”. La 13enne liberata senza la madre smentisce i miliziani: "Insieme durante tutta la prigionia"

Aggiornato: 09:20

I fatti più importanti

  • In Evidenza
    20:34

    IL PUNTO – Terzo scambio ostaggi-prigionieri. Hamas comunica la disponibilità a estendere la tregua

    Nel terzo giorno di tregua Hamas rilascia 17 ostaggi, 13 israeliani e quattro stranieri fra cui un russo dopo mediazione “diretta” di Mosca, e Israele libera dalle sue carceri 39 prigionieri palestinesi, tutti ragazzini under 18. Fra le persone che hanno potuto tornare a casa c’è anche la piccola israelo-americana, Abigail Edan, di soli quattro anni i cui genitori sono stati entrambi uccisi nella mattanza del 7 ottobre. “È libera e ora si trova in Israele”, annuncia soddisfatto il presidente Joe Biden che afferma che gli Stati Uniti continueranno a fare pressione per la liberazione degli altri ostaggi e punta ad un’estensione della tregua “per far uscire più ostaggi e far entrare più aiuti” a Gaza. “Il mio obiettivo è estendere questa pausa oltre domani”.

    Un traguardo al quale punta tutta la diplomazia internazionale, anche quella dei Paesi arabi con una delegazione del Qatar che si reca a Gaza per trattative sul prolungamento della tregua. Hamas, per la prima volta, si dice disponibile a un prolungamento dello stop dei combattimenti, proprio nel giorno in cui sono stati celebrati i funerali di cinque comandanti. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu da Gaza nella parte sotto controllo delle forze armate israeliane dice: “Continueremo fino alla vittoria. Niente ci fermerà”, il suo incoraggiamento alle truppe. “Abbiamo tre obiettivi per questa guerra: eliminare Hamas, riportare a casa tutti i nostri ostaggi e garantire che Gaza non diventi diventi nuovamente una minaccia per lo Stato di Israele”.

    Anche il ministro della Difesa, Yoav Gallant, assicura che Israele tornerà a colpire Hamas alla fine della tregua mentre, secondo quanto filtra, Netanyahu avrebbe promesso al Qatar che il Mossad non avrebbe tentato azioni nel Paese del Golfo per uccidere i leader di Hamas che vi risiedono. Dalla Cisgiordania si alza invece la voce di Abu Mazen. Il leader dell’Anp ribadisce che Gaza “è una parte inseparabile dello Stato palestinese” pertanto non esiste nessuna soluzione “militare o di sicurezza” per la Striscia oltre al suo ritorno sotto il controllo dell’Autorità nazionale palestinese. Lunedì in Israele è prevista la visita di Elon Musk. Il miliardario proprietario di Tesla e X dovrebbe incontrare il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente israeliano Isaac Herzog.

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  • 21:32

    Netanyahu: “10 ostaggi al giorno, possibile estendere la tregua”

    “Ho detto al presidente Biden: c’è un piano di intesa, prevede la liberazione di 10 ostaggi per ogni giorno ulteriore di tregua. Tutto ciò è certo positivo”: lo ha detto stasera il premier Benyamin Netanyahu in una dichiarazione rilasciata al ministero della difesa, prima dell’inizio di una riunione del gabinetto politico di sicurezza. ”Ma ho anche detto – ha precisato – che alla fine di quel piano riprenderemo con tutta la forza per conseguire gli obiettivi della guerra”. In precedenza tali erano stati esaminati oggi di persona con i comandanti militari durante un sopralluogo a Gaza.

  • 20:58

    Il portavoce di Hamas: “”Il presidente Biden ha la capacità di porre fine all’offensiva israeliana”

    Osama Hamdan, portavoce di Hamas, ha detto ad Al Jazeera di aspettarsi che il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, spinga Israele a porre fine alle operazioni militari nella Striscia di Gaza. “Il presidente Biden ha la capacità di porre fine all’offensiva israeliana contro Gaza. Ha il potere per farlo e parlare di estensione del cessate il fuoco non è la soluzione”, ha dichiarato. “”La soluzione è fermare l’attacco israeliano contro Gaza e costringere Israele ad attuare le risoluzioni internazionali riguardanti il popolo palestinese”, ha aggiunto.

  • 20:34

    IL PUNTO – Terzo scambio ostaggi-prigionieri. Hamas comunica la disponibilità a estendere la tregua

    Nel terzo giorno di tregua Hamas rilascia 17 ostaggi, 13 israeliani e quattro stranieri fra cui un russo dopo mediazione “diretta” di Mosca, e Israele libera dalle sue carceri 39 prigionieri palestinesi, tutti ragazzini under 18. Fra le persone che hanno potuto tornare a casa c’è anche la piccola israelo-americana, Abigail Edan, di soli quattro anni i cui genitori sono stati entrambi uccisi nella mattanza del 7 ottobre. “È libera e ora si trova in Israele”, annuncia soddisfatto il presidente Joe Biden che afferma che gli Stati Uniti continueranno a fare pressione per la liberazione degli altri ostaggi e punta ad un’estensione della tregua “per far uscire più ostaggi e far entrare più aiuti” a Gaza. “Il mio obiettivo è estendere questa pausa oltre domani”.

    Un traguardo al quale punta tutta la diplomazia internazionale, anche quella dei Paesi arabi con una delegazione del Qatar che si reca a Gaza per trattative sul prolungamento della tregua. Hamas, per la prima volta, si dice disponibile a un prolungamento dello stop dei combattimenti, proprio nel giorno in cui sono stati celebrati i funerali di cinque comandanti. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu da Gaza nella parte sotto controllo delle forze armate israeliane dice: “Continueremo fino alla vittoria. Niente ci fermerà”, il suo incoraggiamento alle truppe. “Abbiamo tre obiettivi per questa guerra: eliminare Hamas, riportare a casa tutti i nostri ostaggi e garantire che Gaza non diventi diventi nuovamente una minaccia per lo Stato di Israele”.

    Anche il ministro della Difesa, Yoav Gallant, assicura che Israele tornerà a colpire Hamas alla fine della tregua mentre, secondo quanto filtra, Netanyahu avrebbe promesso al Qatar che il Mossad non avrebbe tentato azioni nel Paese del Golfo per uccidere i leader di Hamas che vi risiedono. Dalla Cisgiordania si alza invece la voce di Abu Mazen. Il leader dell’Anp ribadisce che Gaza “è una parte inseparabile dello Stato palestinese” pertanto non esiste nessuna soluzione “militare o di sicurezza” per la Striscia oltre al suo ritorno sotto il controllo dell’Autorità nazionale palestinese. Lunedì in Israele è prevista la visita di Elon Musk. Il miliardario proprietario di Tesla e X dovrebbe incontrare il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente israeliano Isaac Herzog.

  • 20:12

    “Hamas ha comunicato in una nota la disponibilità a proseguire la tregua con Israele”

    Hamas ha comunicato in una nota la disponibilità a proseguire la tregua con Israele oltre i quattro giorni previsti. Lo riporta il Times of Israel. Finora sono stati rilasciati 117 prigionieri palestinesi, e circa 40 dovrebbero essere rilasciati domani, ma Israele ha una lista di altri 150 che potrebbe rilasciare nel contesto di una tregua prolungata. È la prima volta che Hamas esprime formalmente il desiderio di estendere la tregua. 

  • 20:11

    Israele: “I cinque comandanti militari di Hamas uccisi hanno avuto un ruolo nelle stragi del 7 ottobre”

    I cinque comandanti militari di Hamas uccisi a Gaza dall’esercito israeliano e dai suoi servizi segreti “erano tutti figure chiave di Hamas. Erano al centro delle attività terroristiche condotte contro Israele e hanno avuto un ruolo determinante nelle stragi del 7 ottobre”: lo ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari, riferendosi alle uccisioni di Ahmed Randour (o: Ghandour), Aiman Siam, Wael Rajeb, Farsan Khalifa e Rafat Salman. 

     

  • 19:42

    Il portavoce militare: “Finché sarà possibile liberare ostaggi lo faremo”

    “Finché sarà possibile liberare ostaggi, uomini e donne, lo faremo”: lo ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari. “Il nostro obiettivo è recuperare il numero massimo possibile di ostaggi”. In base alle intese mediate da Qatar, Usa ed Egitto, ogni giorno ulteriore di tregua va accompagnato da liberazioni parallele di ostaggi israeliani e di detenuti palestinesi. Hagari ha tuttavia ribadito che il capo di stato maggiore Herzi Halevi ha approvato nuovi piani di battaglia e che l’esercito è pronto a proseguire la guerra. 

  • 19:25

    Fonti Hamas: “Pronti a prolungare la tregua da due a quattro giorni”

    Fonti vicino ad Hamas affermano che il gruppo palestinese è disposto a prolungare la tregua da “due a quattro” giorni. “Hamas ha informato i mediatori che i movimenti di resistenza sono disposti a prolungare l’attuale tregua da due a quattro giorni. La resistenza ritiene che sia possibile garantire il rilascio dai 20 ai 40 prigionieri israeliani”, ha detto la fonte all’AFP, riferendosi agli ostaggi sequestrati in Israele. 

  • 19:24

    Il nonno di Abigail: “La nostra tristezza è cronica, non guarirà mai”

    Carmel Idan, il nonno di Abigail, ha atteso il ritorno della nipotina insieme ai fratelli maggiori della bimba, Amalia di 6 anni e Michael di 9. Parlando sul canale Ynet Live ha raccontato: “Quando arrivo a casa da Amalia e Michael dedico loro il mio tempo, cerco di strappare loro un sorriso ma non ci riesco. Vedo che hanno una profonda tristezza negli occhi. La notizia di oggi è bella, è mista a tristezza. La nostra tristezza è cronica, non guarirà mai. I bambini cresceranno felici e ricchi, avranno tutto, non gli risparmieremo nulla. Vogliamo solo che guariscano mentalmente”. 

  • 19:23

    Sono 39 i detenuti palestinesi scarcerati: sono tutti minori maschi

    Il Servizio penitenziario israeliano ha reso noto che 39 detenuti palestinesi sono stati scarcerati questa sera da diverse prigioni. Fonti palestinesi avevano reso noto che i rilasciati sono tutti minori maschi