Gaza, la diretta – Attacco a Gerusalemme: uccisi tre israeliani. Hamas rivendica. La morte del piccolo Kfir annunciata al padre
Nella città santa due uomini hanno aperto il fuoco contro i civili. Hamas ha rivendicato l’azione, invocando "un’escalation della resistenza" contro Israele e giustificandola come "una risposta naturale ai crimini senza precedenti dell’occupante nella Striscia di Gaza e contro i bambini a Jenin"
Aggiornato: 09:09
I fatti più importanti
- Tregua in bilico dopo l'attentato di Hamas a Gerusalemme
- Sei ostaggi in viaggio per Israele
- Hamas disponibile a prolungare la tregua
- Israele: "Affermazioni su famiglia Bibas non ancora accertate"
- Il padre Kfir a Netanyahu: "Hai bombardato la mia famiglia"
- Usa: "Non è il momento del cessate il fuoco permanente"
- "Morto il piccolo Kfir, l'annuncio in un video al padre"
- Usa: "Attacco a Gerusalemme esempio della minaccia di Hamas"
- "Hamas potrebbe restituire oggi anche 3 cadaveri"
- Due ostaggi israeliani consegnati alla Croce Rossa
- Hamas chiede "un'escalation della resistenza contro Israele"
- Hamas rivendica l'attacco a Gerusalemme
- Quello nella Valle del Giordano è un attentato contro soldati israeliani: 2 feriti
- Auto contro israeliani nella Valle del Giordano, ci sono feriti
- Netanyahu: "Aumenteremo la fornitura di armi ai civili"
- VIDEO - Liberata l'attivista filopalestinese 22enne Ahed Tamimi
- Salgono a 3 i morti dell'attacco a Gerusalemme
- Due israeliani uccisi e 8 feriti nell'attacco a Gerusalemme
- Uccisa una ragazza nell'attentato a Gerusalemme
- Attacco con armi da fuoco a Gerusalemme: 6 feriti
- Hamas conferma: "C'è l'accordo per il settimo giorno di tregua"
- Israele: "La tregua proseguirà"
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20:18
“Morto il piccolo Kfir, l’annuncio in un video al padre”
Hamas ha pubblicato un video che sembra mostrare Yarden Bibas, rapito dal gruppo palestinese insieme alla moglie Shiri e ai loro figli Ariel di 4 anni e il piccolo Kfir di 10 mesi. Yarden è stato però separato dal resto della sua famiglia e, secondo i media israeliani, lo si vede nel video mentre viene informato “della morte dei suoi famigliari”. Hamas infatti ieri ha annunciato la morte dei due bambini e della donna in un bombardamento israeliano. Informazione che per ora non ha trovato conferme ufficiali.
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19:56
Usa: “Attacco a Gerusalemme esempio della minaccia di Hamas”
Gli Stati Uniti hanno condannato l’attacco terroristico a Gerusalemme. “E’ un altro esempio della minaccia che rappresenta Hamas”, ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con la stampa.
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19:10
“Hamas potrebbe restituire oggi anche 3 cadaveri”
Israele si aspetta di ricevere stasera da Hamas anche i corpi senza vita di tre israeliani. Lo riferisce Canale 13, precisando che la loro identità non è stata resa nota. Oltre alle due donne già liberate nel pomeriggio, la tv sottolinea che ci si aspetta anche il rilascio di almeno altri 6 ostaggi.
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19:07
Si temeva rapito, morto il 7 ottobre marito americana rilasciata
La famiglia dell’israeliano Aviv Atzili, che si riteneva fosse ostaggio di Hamas a Gaza, è stata informata che l’uomo è stato ucciso nell’attacco del 7 ottobre nel kibbutz di Nir Oz. Lo riferiscono i media israeliani. L’uomo era il marito della donna israelo-americana Liat Beinin Atzili, rilasciata ieri dopo 54 giorni di prigionia a Gaza.
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18:13
Israele libera 8 donne e 22 minori palestinesi
Otto donne palestinesi e 22 minorenni saranno rilasciati oggi dalle carceri di Israele in cambio degli ostaggi israeliani liberati da Hamas. Lo ha dichiarato la Società dei Prigionieri Palestinesi che ha ottenuto la lista da Israele. Prima che iniziassero gli scambi tra ostaggi e detenuti la scorsa settimana, la Società dei Prigionieri Palestinesi aveva affermato che nelle carceri israeliane c’erano 7.200 prigionieri, tra cui 88 donne e 250 minorenni.
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17:42
Ostaggi verranno liberati da luoghi diversi
Gli ostaggi che devono essere rilasciati oggi verranno liberati da luoghi diversi e in orari diversi. Lo ha detto un funzionario israeliano, citato dalla Cnn, che spiega che la causa è che gli ostaggi sono tenuti prigionieri in varie aree della Striscia di Gaza.
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17:01
Netanyahu ordina distruzione case degli autori dell’attentato
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha ordinato che le case degli autori dell’attacco di oggi a Gerusalemme vengano sigillate e distrutte. È quanto si legge in una nota del Governo israeliano dopo una riunione con il ministro degli Interni, delle Finanze, il commissario di polizia e il capo dello Shin Bet. Il primo ministro Netanyahu, si legge, “ha ordinato di sigillare e demolire le case dei terroristi che hanno compiuto l’attacco a Gerusalemme oggi, di effettuare arresti su vasta scala contro i loro sostenitori e contro i mittenti, di attuare azioni mirate e operative contro i gruppi di sostegno dei terroristi”.
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16:27
Due ostaggi israeliani consegnati alla Croce Rossa
Due donne israeliane tenute in ostaggio a Gaza sono state consegnate alla Croce Rossa e sono dirette verso il territorio israeliano. Lo rende noto il portavoce militare dell’esercito di Israele. Nelle prossime ore, ha aggiunto, altri ostaggi dovrebbero tornare in libertà.
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16:26
Wsj: “Israele pensa a un ‘esilio per i terroristi’ da Gaza per sconfiggere Hamas”
Tra le varie strategie per sradicare per sempre Hamas, Israele starebbe valutando l’ipotesi dell’esilio dei terroristi, almeno quelli di basso livello, da Gaza. Lo rivelano funzionari israeliani e americani al Wall Street Journal che ha anche preso visione di una bozza del piano per la Striscia post-Hamas. L’idea dell’esilio ricorda l’accordo mediato dagli Stati Uniti che permise al leader palestinese Yasser Arafat di fuggire con migliaia di combattenti da Beirut durante l’assedio israeliano del 1982. Questa prospettiva, riferiscono le fonti, sarebbe emersa dai colloqui tra israeliani e americani su chi governerà Gaza una volta finita la guerra e su come evitare che il territorio sia ancora sfruttato per organizzare un attacco contro Israele come quello del 7 ottobre, il peggiore nella storia della nazione. Una delle proposte, sviluppata dal think tank dell’esercito israeliano e vista dal Wall Street Journal, partirebbe dalla creazione di quelle che vengono chiamate “zone sicure e libere da Hamas” che sarebbero governate da una nuova autorità di Gaza, sostenuta dall’Arabia Saudita e dagli Emirati Arabi Uniti. Non è chiaro tuttavia quale sarebbe la sorte dei terroristi e delle loro famiglie e soprattutto, come sottolineano gli analisti, se essi accetterebbero l’ipotesi dell’esilio. Per i combattenti di Hamas lasciare Gaza oggi sarebbe fondamentalmente diverso rispetto al Libano nel 1982. Mentre Arafat e i suoi 11.000 uomini erano in visita a Beirut, la Striscia per i terroristi è casa e fa parte di un auspicato stato palestinese indipendente. Il piano richiederebbe, inoltre, il sostegno di paesi disposti ad accettare i combattenti di Hamas, Turchia, Qatar, Iran, Russia e Libano.
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15:11
Israele richiama l’ambasciatore in Spagna per consultazioni
Israele ha richiamato il suo ambasciatore a Madrid “per consultazioni” dopo le osservazioni del premier spagnolo Pedro Sanchez su Gaza. Lo riferisce il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen su X.