La tregua tra Hamas e Israele è finita. Ripartono i raid nella Striscia: “Già 178 morti”. Reuters: “Tel Aviv vuole creare una zona cuscinetto”
La nota dell’ufficio del premier contro Hamas: "Ha violato il quadro di riferimento dell’accordo, non ha rispettato l'obbligo di rilasciare tutte le donne in ostaggio e ha sparato razzi contro Israele". Sirene d'allarme al confinese libanese
Aggiornato: 22:41
I fatti più importanti
- Hamas: "178 palestinesi uccisi da questa mattina"
- Hamas: "Tre giornalisti morti nei raid israeliani"
- Media: "Israele vuole creare zona cuscinetto al confine di Gaza"
- Media, "Due civili uccisi in Libano da raid israeliani"
- "Oltre 100 persone morte dalla ripresa dei raid"
- Sirene di allarme al confine libanese
- "Almeno 60 morti nei raid israeliani sulla Striscia"
- Hamas: attaccate le città di Ashkelon, Sderot e Beersheba
- L'esercito israeliano: "La gente di Gaza non è nostra nemica, evacuazioni controllate"
- Al-Jazeera: "Almeno 21 morti nella Striscia di Gaza"
- Al-Jazeera: "Nove morti nella Striscia di Gaza: anche un reporter e un cameraman"
- New York Times: "Israele aveva il piano di Hamas, ma lo considerò troppo ambizioso"
- L'esercito israeliano: "Lanciati diversi razzi da Gaza"
- L'esercito israeliano: "Hamas ha violato la pausa operativa. Ripresi i combattimenti contro i terroristi"
- L'esercito israeliano su Telegram: "Intercettato un lancio proveniente dalla Striscia di Gaza"
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15:15
Erdogan: “A Gaza crimini contro l’umanità”
“È un crimine contro l’umanità, un crimine di guerra quello che sta accadendo a Gaza” e “in nessun modo può essere giustificata la perdita di oltre 16mila civili palestinesi innocenti, per lo più bambini e donne, a causa degli attacchi israeliani”. Lo ha dichiarato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan intervenendo alla Cop28 a Dubai e puntando il dito contro Israele. “Gli autori devono essere ritenuti responsabili in base al diritto internazionale”, ha affermato il leader turco. Erdogan ha quindi sottolineato la necessità della “creazione di uno Stato palestinese indipendente basato sui confini del 1967, con al-Quds (Gerusalemme Est, ndr) come capitale”.
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15:12
Il ministro Smotrich: “Il premier annunci fine tregua”
“Ho chiesto al premier di annunciare in maniera esplicita la fine delle intese sulla pausa delle ostilità e la ripresa a pieno ritmo dei combattimenti fino alla distruzione di Hamas e al ritorno di tutti gli ostaggi”: lo scrive su X il ministro delle Finanze Bazalel Smotrich, leader del partito di estrema destra Sionismo religioso. “Non possiamo accettare una situazione di ‘mezza guerrà in cui le nostre forze devono preoccuparsi di continuo di essere bloccate dagli espedienti di Hamas. Ci felicitiamo degli ostaggi rientrati a casa ma ora la pausa si è esaurita”. Anche il ministro Itamar Ben Gvir ha espresso identico parere.
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15:11
Israele: “Colpiti 200 obiettivi a Gaza”
“In seguito alla violazione della pausa da parte di Hamas, i combattimenti sono ripresi nella Striscia di Gaza. Dalle 7.00 l’Idf ha colpito oltre 200 obiettivi terroristici”. Lo hanno riferito le Forze di difesa israeliane su Telegram. “A seguito della violazione della pausa operativa da parte di Hamas, nelle ultime ore forze di terra, aeree e navali hanno colpito obiettivi terroristici nel nord e nel sud della Striscia di Gaza, comprese Khan Yunis e Rafah. L’Idf ha colpito aree piene di esplosivi, tunnel terroristici, postazioni di lancio e centri di comando operativo designati da Hamas per l’uso nei rinnovati combattimenti”, ha aggiunto l’esercito.
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14:39
“Oltre 100 persone morte dalla ripresa dei raid”
Sono oltre 100 le persone uccise negli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza a partire da questa mattina, dalla ripresa dei combattimenti tra Israele e Hamas. Lo riferisce il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas. Lo riporta Al Jazeera.
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14:29
Usa: “Continuiamo a lavorare per una tregua”
Gli Stati Uniti “continuano a lavorare” per una tregua umanitaria a Gaza. Lo riferisce la Casa Bianca.
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14:15
Sirene di allarme al confine libanese
Con la ripresa dei combattimenti a Gaza è tornata la tensione al confine nord di Israele. Sirene di allarme risuonano in alta Galilea al confine con il Libano e nella alture del Golan, vicino al monte Hermon. Fonti locali riferiscono di echi di esplosioni, probabilmente per il lancio di razzi dal Libano sud.
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14:14
“Almeno 60 morti nei raid israeliani sulla Striscia”
Il numero delle persone uccise negli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza a partire da questa mattina è salito ad oltre 60, secondo il ministero della Sanità di Hamas.
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12:40
Iniziata l’evacuazione della zona agricola situata a Sud di Gaza
Migliaia di abitanti di una zona agricola situata a sud di Gaza stanno raggiungendo la vicina città di Khan Yunis dopo aver ricevuto oggi l’ordine di sgombero immediato da parte dell’esercito israeliano. Si tratta degli abitanti dei villaggi di Karara, Khuzaa, Bani Suheila ed Abasan, situati a breve distanza dalla linea di demarcazione con Israele. Fonti locali riferiscono di lunghe code di persone che intasano la arteria Sallah-a-din diretti verso Khan Yunis con automobili, carretti o anche a dorso di asini.
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12:39
Hamas: attaccate le città di Ashkelon, Sderot e Beersheba
Le Brigate Qassam, braccio armato di Hamas, hanno dichiarato su Telegram di aver attaccato con razzi le città di Ashkelon, Sderot e Beersheba, nel sud di Israele. Lo riferisce Al Jazeera. Il gruppo terroristico ha dichiarato che l’attacco è stato “in risposta al bersaglio dei civili”. Il ramo militare di un altro gruppo armato con sede a Gaza, la Jihad islamica palestinese, ha dichiarato di aver preso di mira città e paesi vicini al confine con Gaza all’inizio della giornata, quando è terminata la tregua tra le parti in guerra.
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12:38
Unicef: è ripresa l’uccisione dei bambini a Gaza
Le Nazioni Unite hanno denunciato la ripresa dei combattimenti a Gaza, affermando che “coloro che sono al potere hanno deciso che l’uccisione dei bambini sarebbe ricominciata”. “L’inazione, nella sua essenza, è un’approvazione dell’uccisione di bambini”, ha dichiarato James Elder, portavoce dell’agenzia delle Nazioni Unite per l’infanzia Unicef, ai giornalisti presenti a Ginevra in collegamento video da Gaza, aggiungendo che “è sconsiderato pensare che altri attacchi contro la popolazione di Gaza porteranno a qualcosa di diverso dalla carneficina”.