Gaza, la diretta – Israele nega piano per spostare la popolazione dalla Striscia. Borrell: “Sanzioni contro i coloni violenti in Cisgiordania”
Domani riunione d’emergenza dell'assemblea generale Onu dopo il veto degli Usa al Consiglio di sicurezza. Borrell: "A Gaza non ci sono più rifugi sicuri, servono pause"
Aggiornato: 19:48
I fatti più importanti
- Borrell: "Proporrò sanzioni contro i coloni violenti in Cisgiordania"
- Wp: "Israele ha usato bombe al fosforo sui civili"
- Belgio: "Bandire coloni israeliani violenti da Schengen"
- Sciopero generale in Cisgiordania
- Israele: "Nessun piano per spostare popolazione fuori Gaza"
- Italia, Germania e Francia a Ue: "Sì a sanzioni contro Hamas"
- Israele: "Sono 101 i soldati morti dall'inizio del conflitto"
- Martedì riunione d'emergenza dell'assemblea generale Onu
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12:35
Belgio: “Bandire coloni israeliani violenti da Schengen”
“Siamo preoccupati per la situazione in Cisgiordania. Secondo le Nazioni Unite, la situazione è estremamente preoccupante. Prima si registravano più o meno tre atti di violenza al giorno. Ora siamo a sette atti di violenza al giorno, commessi da coloni estremisti e violenti. Il Belgio ha deciso di adottare misure per bandire i coloni violenti dal proprio territorio, ma perché questa misura sia efficace, oggi pomeriggio sosterrò la necessità di denunciare e bandire i coloni violenti in tutta l’area Schengen”. Lo ha detto la ministra degli Esteri del Belgio, Hadja Lahbib, a margine del Consiglio Affari Esteri. “Siamo profondamente preoccupati per la situazione a Gaza, che è insopportabilmente umanitaria. Continuiamo a chiedere l’immediata cessazione delle ostilità, per consentire un cessate il fuoco umanitario che speriamo porti a negoziati e alla ripresa dei colloqui di pace. La situazione è estremamente preoccupante. I corridoi umanitari sono assolutamente essenziali per consentire la consegna degli aiuti umanitari e, naturalmente, il rilascio degli ostaggi”, ha ancora detto Lahbib. Il Belgio dal primo gennaio sarà presidente di turno dell’Ue.
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11:21
Razzi da Gaza verso Tel Aviv e centro di Israele
Le sirene di allarme anti razzi da Gaza sono tornate a risuonare a Tel Aviv e nel centro di Israele mandando la gente nei rifugi. Lo ha constatato l’Ansa sul posto. In aria si sono sentite numerose esplosioni dovute all’intercettazione dei razzi da parte del sistema di difesa, Iron dome. L’ultimo allarme era stato venerdì scorso. Le sirene di allarme sono risuonate anche nel sud di Israele a ridosso della Striscia.
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10:18
Sciopero generale in Cisgiordania
Negozi, scuole e uffici governativi chiusi in Cisgiordania nel giorno dello sciopero generale di protesta per il conflitto nella Striscia di Gaza. Si sono uniti allo sciopero generale lavoratori dei trasporti pubblici, banche e università. L’obiettivo è sostenere gli appelli per un cessate il fuoco.
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09:57
Mezzaluna Rossa: “Raid vicino all’ospedale Al-Amal”
Diversi raid aerei israeliani sono stati lanciati stamattina vicino all’ospedale Al-Amal, nel sud della città di Gaza. Lo ha reso noto la Mezzaluna Rossa palestinese (Prcs). “Le forze di occupazione hanno continuato i bombardamenti di artiglieria a nord della sede dell’associazione, che ospita 13.000 sfollati”, ha scritto su X la Pcrs.
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09:55
Iran critica Usa per il veto all’Onu
Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha criticato gli Stati Uniti per avere posto il veto alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che chiedeva un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza. “Mentre il mondo chiede una fine ai crimini di guerra dei sionisti in Palestina, il veto posto dagli Usa alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza sul cessate il fuoco prova che (gli Stati Uniti) sono la radice di questa guerra e di questi crimini”, ha scritto Raisi su X. Il governo di Washington “è il principale sostenitore del massacro di donne e bambini innocenti a Gaza”, ha aggiunto.
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09:53
Borrell: “A Gaza non ci sono più rifugi sicuri, servono pause”
“Sfortunatamente gli Usa hanno posto il veto all’Onu sulla proposta di tregua: ora dobbiamo concordare almeno delle pause per far sì che entrino gli aiuti umanitari a Gaza”. Lo ha detto l’alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell arrivando al Consiglio Esteri Ue. “Diciamo che i palestinesi non devono essere espulsi ma è difficile quando la persone fuggono e cercano rifugio, dato che non ci sono più rifugi sicuri a Gaza”.
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09:52
Israele: “Nessun piano per spostare popolazione fuori Gaza”
Israele non ha alcun piano per spostare la popolazione palestinese di Gaza fuori dalla Striscia. Lo ha ribadito il portavoce del premier Benyamin Netanyahu, Eylon Levy, definendo le informazioni al proposito “accuse scandalose e false”. Levy ha spiegato di riferirsi a quanto sostenuto dal ministro degli Esteri Ayman Safadi nel suo intervento a Doha, denunciando “lo sforzo sistematico di Israele di svuotare Gaza della sua gente”. Levy, citato dai media, ha spiegato che Israele ha incoraggiato soltanto la popolazione di Gaza a lasciare le principali aree di combattimento, ma non la Striscia stessa.
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09:50
Italia, Germania e Francia a Ue: “Sì a sanzioni contro Hamas”
I ministri degli Esteri di Italia, Germania e Francia hanno inviato una lettera rivolta all’Alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell per sostenere la sua proposta di creare un regime sanzionatorio contro i dirigenti di Hamas in solidarietà ad Israele e per contrastare le operazioni terroristi che del gruppo.
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09:49
Israele: “Almeno 8 razzi lanciati dal Libano”
Almeno 8 razzi sono stati sparati da Libano contro la città settentrionale israeliana di Màalot-Tarshiha. Lo ha riferito l’esercito israeliano, aggiungendo che il lancio non ha provocato feriti e che 6 missili sono stai intercettati dal sistema di difesa aerea Iron Dome, mentre altri due sarebbero caduti in aree aperte. L’Idf ha comunicato che sta rispondendo con bombardamenti di artiglieria contro le aree di provenienza degli attacchi, nel sud del Libano.
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09:47
Gallant: “Hamas ha sottovalutato la rappresaglia di Israele”
Hamas “ha sottovalutato la rappresaglia di Israele” dopo gli attacchi del 7 ottobre. Lo ha detto al Daily Mail il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, aggiungendo che “è difficile portare le democrazie a combattere le guerre, ma, una volta che ci troviamo in un conflitto, siamo molto più forti perché combattiamo per difendere i nostri valori”. Secondo Gallant, inoltre, gli aiuti raccolti dagli attivisti filo-palestinesi vengono utilizzati dal terrorismo globale. “La propaganda di Hamas sta influenzando le università e le proteste e vengono versati soldi che stanno attivando reti terroristiche in tutto il mondo”, ha aggiunto.