Gaza, la diretta – Capo di Hamas: “Un accordo senza di noi è un’illusione”. Fbi: “Rischio attacchi terroristici durante le feste”

Secondo i media internazionali si è vicini a una soluzione diplomatica tra Tel Aviv e Hezbollah. Stesse voci erano circolate anche riguardo a colloqui Hamas-Israele, Haaretz smentisce

Aggiornato: 13:46

  • 21:47

    Usa frenano le vendite di fucili a Israele per la violenza dei coloni

    L’amministrazione Biden sta ritardando la vendita di fucili prodotti negli Stati Uniti a Israele sulla scia dei timori per gli attacchi dei coloni contro i civili palestinesi in Cisgiordania. Lo riporta Axios citando alcune fonti, secondo le quali l’amministrazione è preoccupata dal fatto che il governo israeliano non sta facendo abbastanza per ridurre la violenza dei coloni.

  • 21:46

    Hackerati siti Idf e Poste israeliane

    Il sito delle Idf, le Forze di difesa israeliane, e quello della Compagnia delle Poste israeliane sono stati hackerati questa sera da attivisti filo palestinesi. Lo rende noto il Times of Israel spiegando che sui due siti Internet sono apparsi messaggi contro Israele. I due siti web sono stati offline per respingere gli attacchi e sono ora di nuovo attivi.

  • 21:44

    Casa Bianca: “Il nostro sostegno a Israele non è diminuito”

    Da parte degli Stati Uniti “il sostegno a Israele non è diminuito”. Lo ha dichiarato in conferenza stampa il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby. Riferendosi al fatto che ieri Joe Biden ha detto che Israele sta perdendo il sostegno del mondo a causa della guerra a Gaza, Kirby ha precisato che “il presidente ieri rifletteva la realtà dell’opinione globale, che conta anch’essa. Il nostro sostegno a Israele non è diminuito”. Kirby ha poi aggiunto ai giornalisti che “abbiamo avuto delle preoccupazioni riguardo al proseguimento di questa campagna militare e le abbiamo espresse”.

  • 21:42

    Capo Hamas: “Un accordo su Gaza senza di noi è un’illusione”

    Il leader di Hamas Ismail Haniyeh in un discorso trasmesso in tv oggi ha sottolineato che qualsiasi accordo a Gaza senza Hamas è una “illusione”. Lo riferisce Haaretz, citando la Reuters. “Siamo aperti a discutere qualsiasi idea o iniziativa che possa porre fine all’aggressione e aprire la porta per mettere ordine nella casa palestinese sia in Cisgiordania che nella Striscia di Gaza”, ha aggiunto Haniyeh.

  • 21:41

    Hamas: “Aperti a discutere iniziative che fermino l’aggressione”

    “Siamo aperti a discutere qualsiasi idea o iniziativa che possa portare alla fine dell’aggressione” contro la Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato Il capo dell’Ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh riportato dalla emittente Al Jazeera. Haniyeh, tuttavia, ritiene che “qualsiasi scommessa su accordi a Gaza” dopo la guerra “senza Hamas e le altre fazioni della resistenza è una mera illusionè’

  • 21:39

    Si combatte a Khan Younis

    Intensi combattimenti sono in corso a Khan Yunis nel sud della Striscia dove “soldati israeliani hanno ucciso numerosi operativi di Hamas in una scuola”. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui i miliziani di Hamas “hanno aperto il fuoco dalla scuola” con fucili e lanciagranate e i soldati hanno fatto irruzione nel complesso. L’esercito ha anche diffuso un video del dopo battaglia con i corpi di alcuni miliziani “sparsi nel cortile della scuola”. Nell’area della scuola – ha aggiunto il portavoce – è stata anche trovata “una infrastruttura sotterranea con postazioni di osservazione di Hamas”.

  • 21:30

    Netanyahu: “Andiamo avanti nonostante le pressioni internazionali”

    Israele continuerà la sua guerra contro Hamas “nonostante le pressioni internazionali”. Lo ha detto, citato dai media, il premier Benyamin Netanyahu durante la visita ad una base militare nel sud del Paese. “Andremo fino in fondo, non c’è dubbio. Lo affermo – ha spiegato – nonostante il dolore enorme, ma anche nonostante le pressioni internazionali. Niente ci fermerà, andremo fino in fondo, finché non saremo vittoriosi, e niente di meno”.

  • 21:29

    Israele: “Hamas si impossessa degli aiuti umanitari”

    “Hamas si è impossessato con la forza di un convoglio di aiuti umanitari e lungo il tragitto spara sui civili”: con questo testo rilanciato su X il Coordinatore delle attività nei Territori (Cogat) – che opera per conto del ministero della Difesa israeliano – ha accreditato un video circolato oggi sui social. Mostra in apparenza un convoglio umanitario dopo l’ingresso nel sud della Striscia di Gaza. Come in altre occasioni precedenti, anche in questo caso uomini armati appaiono appostati sui teloni di copertura, per prevenire assalti di passanti. Nella scena finale del video si vede il corpo di un uomo riverso sul terreno, in una pozza di sangue. “Gaza si merita qualcosa di meglio – conclude il Cogat. – Liberare Gaza, da Hamas”.

  • 17:50

    Sondaggio: quadruplicato il sostegno a Hamas in Cisgiordania da inizio guerra

    Dall’inizio della guerra nella Striscia di Gaza, è quasi quadruplicato il sostegno a Hamas in Cisgiordania, mentre cresce il malcontento nei confronti dell’Anp e del suo presidente, Mahmoud Abbas. E’ quanto emerge da un sondaggio condotto dal Palestinian Center for Policy and Survey Research tra il 22 novembre ed il 2 dicembre su un campione di 1.231 persone intervistate nei Territori palestinesi. Secondo il sondaggio, citato dal Times of Israel e che ha un margine di errore del 4%, il 57% degli intervistati a Gaza e l’82% in Cisgiordania approvano il massacro eseguito da Hamas in Israele il 7 ottobre. Secondo una larga maggioranza, la formazione palestinese ha agito per “difendere” la moschea di al-Aqsa a Gerusalemme. Solo il 10% ritiene che Hamas abbia commesso crimini di guerra. Evidente il balzo di Hamas in Cisgiordania, dove il sostegno nei confronti dell’organizzazione islamista è salito dal 12% di settembre al 44%. A Gaza invece è salito di solo quattro punti, dal 38% al 42%. Crolla invece l’Anp, con quasi il 60% degli intervistati che ne auspica lo scioglimento, mentre addirittura l’88% crede che Abbas debba dimettersi.

  • 17:45

    Lapid: “Abu Mazen non deve governare a Gaza dopo Hamas”

    Il leader dell’opposizione Yair Lapid si schiera contro il ritorno del presidente dell’Autorità palestinese Mahmoud Abbas al governo nella Striscia di Gaza. Una posizione, questa, che sembra in contrasto con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden. “Non c’è nessuno al mondo che pensi che Gaza debba essere consegnata ad Abu Mazen, il giorno dopo la guerra”, twitta Lapid. Gli Stati Uniti hanno parlato di un eventuale ritorno dell’Autorità nazionale palestinese nella Striscia di Gaza in vista di una possibile riunificazione della Striscia e della Cisgiordania sotto un unico organo di governo palestinese, che getterebbe le basi per una soluzione a due Stati. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu si è espresso con forza contro un possibile coinvolgimento dell’Anp a Gaza, dicendo che questo non accadrà sotto il suo governo. In una serie di post su X, Lapid insiste sul fatto che l’idea di riportare Abbas a Gaza è e un’ipotesi scartata da tutti ma che Netanyahu sta intenzionalmente seminando una frattura con gli Stati Uniti per un guadagno politico. “Ha inventato questa idea impraticabile in modo da poter dire che combatterà contro di essa con tutte le sue forze”, scrive Lapid, non escludendo però l’idea di riportare l’Autorità Palestinese a Gaza senza Abbas. “Ne ho parlato con la leadership americana, con gli europei, con la gente del partito di unità nazionale, con chi volete. Nessuno capisce di cosa stia parlando. Nessuno pensa che questo possa accadere nel prossimo futuro. Nessuno! Non capiscono cosa vuole. Con chi sta discutendo esattamente?”. Per Lapid “Netanyahu sta facendo quello che ha fatto per tutta la vita: incitare, mentire e produrre odio. Ora è solo che lo sta facendo nel bel mezzo di una guerra aspra, quando i soldati vengono uccisi ogni giorno. Non ha imparato nulla dal 7 ottobre. Il disastro non lo ha cambiato. Non è in grado di ammettere la sua colpa. Quest’uomo non può continuare ad essere il capo del paese. È troppo pericoloso”, conclude Lapid.