Gaza, diretta – Raid a Beirut, il leader di Hezbollah: “Evidente aggressione di Israele”. Onu: “Possibile escalation in Libano”

Sale l'allerta dopo l'uccisione del numero 2 di Hamas, Saleh al-Arouri. L'Iran: "Vile atto terrorista". L'Egitto congela la sua mediazione. Macron telefona a Gantz: "Evitare escalation". Unifil: "Avrebbe conseguenze devastanti". Proteste in Cisgiordania

Aggiornato: 13:48

  • 14:14

    Raid di Israele sul villaggio di Markaba, nel sud del Libano

    Un raid aereo israeliano ha colpito il villaggio di Markaba, nel sud del Libano al confine con Israele. Lo ha riferito il sito di Naharnet spiegando che l’attacco condotto con un drone ha colpito un’abitazione.

  • 13:53

    Houthi rivendicano attacco a cargo diretto in Israele

    Il portavoce militare del gruppo Houthi dello Yemen, sostenuto dall’Iran, afferma che l’organizzazione ha “preso di mira” la nave portacontainer Cma Cgm Tage diretta in Israele, come riferisce il Guardian. Yahya Sarea ha aggiunto che “qualsiasi attacco degli Usa non passerà senza una risposta o una punizione”. Nella notte l’agenzia per le operazioni commerciali marittime del Regno Unito (Ukmto) ha reso noto che sono state segnalate 3 esplosioni vicino a una nave mercantile nello stretto di Bab el-Mandeb. Gli Houthi sostengono che i loro attacchi sono in solidarietà con i palestinesi di Gaza.

  • 13:50
    Due esplosioni in Iran vicino alla tomba di Soleimani: almeno 20 morti e 50 feriti

    Due esplosioni in Iran vicino alla tomba di Soleimani: almeno 20 morti e 50 feriti

    Erano in migliaia radunati a a Kerman, in Iran, per le celebrazioni del quarto anniversario dell’uccisione…

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  • 12:49

    Netanyahu evoca l’esilio dei leader di Hamas

    L’esilio all’estero della leadership di Hamas a Gaza è stata evocata ieri in un incontro fra Benyamin Netanyahu ed una delegazione di familiari degli ostaggi israeliani trattenuti da tre mesi nella Striscia. Secondo un portavoce delle famiglie, in risposta ad una domanda il premier ha detto che “il loro esilio è in effetti una delle opzioni che vengono esaminate da Israele”.
    Nei giorni scorsi la televisione pubblica Kan aveva riferito che i responsabili israeliani sono convinti che diversi Stati (”fra cui il Qatar”) potrebbero accogliere i leader di Hamas di Gaza, se fossero espulsi. Ma finora, aveva aggiunto l’emittente, “non c’è niente di concreto”. Israele potrebbe sostenere quella formula, secondo la emittente, se essa non fosse in contrasto con gli obiettivi stabiliti della guerra: ossia la demolizione definitiva delle capacità militari e governative di Hamas a Gaza.

  • 12:12

    Egitto sospende la sua mediazione

    L’Egitto ha ufficialmente informato Israele di aver congelato il suo ruolo di mediatore tra lo Stato ebraico e le fazioni palestinesi nei negoziati sugli ostaggi, dopo l’uccisione del numero 2 di Hamas, Saleh Al-Arouri. Lo riferiscono fonti egiziane alla tv israeliana Kan.

  • 10:47

    Macron ha telefonato a Gantz: “Evitare escalation in Libano”

    Emmanuel Macron ha invitato Israele a “evitare qualsiasi atteggiamento di escalation, soprattutto in Libano” dopo l’attacco, attribuito a Israele, che ha ucciso il numero 2 di Hamas a Beirut. Lo ha reso noto l’Eliseo. Il presidente francese, che ha parlato al telefono con il ministro israeliano Benny Gantz, membro del gabinetto di guerra, ha sottolineato che “è essenziale evitare qualsiasi atteggiamento di escalation, soprattutto in Libano, e che la Francia continuerà a trasmettere questi messaggi a tutti gli attori direttamente o indirettamente coinvolti nella zona”, ha affermato l’Eliseo.

  • 10:46

    Unifil: “Profondamente preoccupata per una possibile escalation in Libano”

    Un portavoce della forza di pace delle Nazioni Unite Unifil in Libano ha affermato che l’organizzazione è “profondamente preoccupata” per una possibile escalation nella regione. Citato da Reuters online, il portavoce afferma: “Siamo profondamente preoccupati per qualsiasi potenziale escalation che potrebbe avere conseguenze devastanti per le persone su entrambi i lati della linea blu. Continuiamo a chiedere a tutte le parti di cessare il fuoco e tutti gli attori influenti di sollecitare moderazione”.
    La linea blu è il confine tracciato dalle Nazioni Unite che separa il Libano e il nord di Israele. L’Unifil fu creata nel 1978 per confermare il ritiro israeliano dal Libano. Attualmente è composto da 9.347 soldati, con 209 ufficiali di stato maggiore e 809 civili che lavorano nell’amministrazione.

  • 10:40

    Israele: “Hamas negli ospedali, l’Oms ha le mani sporche di sangue”

    Un portavoce del governo israeliano, Eylon Levy, ha accusato l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) di avere “le mani sporche di sangue” per non essere intervenuta sull’uso da parte di Hamas degli ospedali di Gaza come base dell’organizzazione. “E l’Oms continua a non dire nulla. Il silenzio dice ai terroristi: andate avanti. Utilizzare gli ospedali come basi militari. Chiuderemo un occhio e rivendicheremo le vostre basi immuni da attacchi militari secondo il diritto internazionale. E quando dici al terrorista di andare avanti, hai le mani sporche di sangue”, ha dichiarato Levy su X.

    Ieri il New York Times, citando fonti di intelligence americane, ha scritto che Hamas e altri gruppi palestinesi hanno usato l’ospedale Al-Shifa a Gaza come centro di comando. L’ospedale è stato al centro di un’operazione di Israele molto criticata a livello internazionale. Secondo gli 007 americani, i combattenti di Hamas hanno evacuato il complesso ospedaliero alcuni giorni prima dell’operazione, distruggendo tutti i documenti e i dispositivi elettronici. Nell’ospedale ci sarebbero stati per diversi giorni anche alcuni ostaggi.

  • 10:14

    Scioperi e proteste in Cisgiordania

    Uno sciopero generale del commercio è in corso nelle principali città della Cisgiordania – fra cui Ramallah, Nablus e Hebron – in protesta per l’uccisione, avvenuta ieri a Beirut, del numero 2 di Hamas, Saleh al-Arouri, che era originario del villaggio di Arura (Ramallah). Altre manifestazioni sono previste per oggi.
    Ieri un dirigente di al-Fatah, Jibril Rajoub, ha telefonato al leader di Hamas Ismail Haniyeh per esprimere condoglianze ”per la scomparsa di questa grande figura nazionale”. Con la sua uccisione, ha aggiunto, “la Palestina ha perso uno dei suoi leali figli combattenti, che si sono immolati per la causa nazionale”.

  • 10:12

    Giovedì incontro Raisi-Erdogan

    Il presidente dell’Iran, Ebrahim Raisi, partirà domani per recarsi ad Ankara per incontrare il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Lo riporta l’agenzia di stampa iraniana Mehr. I due avranno un incontro privato e parteciperanno anche all’8° Consiglio supremo di cooperazione economica Iran-Turchia, poi terranno una conferenza stampa. Raisi avrà anche un incontro con gli iraniani che vivono in Turchia. Secondo quanto riferito da una fonte turca la scorsa settimana, i colloqui si concentreranno sulla situazione a Gaza e in Siria, nonché sulle relazioni bilaterali.