Gaza, diretta – Raid a Beirut, il leader di Hezbollah: “Evidente aggressione di Israele”. Onu: “Possibile escalation in Libano”

Sale l'allerta dopo l'uccisione del numero 2 di Hamas, Saleh al-Arouri. L'Iran: "Vile atto terrorista". L'Egitto congela la sua mediazione. Macron telefona a Gantz: "Evitare escalation". Unifil: "Avrebbe conseguenze devastanti". Proteste in Cisgiordania

Aggiornato: 13:48

  • 09:54

    Ambasciatore Iran all’Onu: “Risponderemo a minacce di Israele”

    “Le minacce del regime israeliano contro l’Iran sono una chiara violazione dei principi fondamentali del diritto internazionale e dello Statuto dell’Onu e l’Iran si riserva il legittimo diritto di rispondere in modo deciso a qualunque minaccia e azione illegale da parte di Israele”. Lo ha affermato l’ambasciatore della Repubblica islamica presso le Nazioni Unite, Saeed Iravani, in una lettera inviata al Segretario Generale dell’Onu, Antonio Guterres.
    “Le minacce israeliane puntano a distogliere l’attenzione dalle sue atrocità in corso a Gaza in modo tale da sottrarsi alla responsabilità”, ha aggiunto Iravani, come riporta Isna, in riferimento alle dichiarazioni del premier di Israele, Benjamin Netanyahu, il quale aveva affermato sabato: “Agiamo contro l’Iran sempre, dappertutto”. Israele accusa Teheran di minacce e di un coinvolgimento militare nella crisi di Gaza, attraverso le forze vicine alla Repubblica islamica, tra cui Hamas.

  • 09:51

    Tajani: “Obiettivo è impedire che il conflitto si allarghi”

    Il nostro primo obiettivo, dell’Italia e del G7, è impedire che il conflitto si allarghi“. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Rai News 24 intervendo sulla guerra a Gaza. “Tutte le nostre iniziative sono portate a ridurre la tensione, in un contesto veramente molto deteriorato perché non c’è soltanto la guerra che si sta combattendo nella Striscia di Gaza, c’è lo scontro tra Israele e gli Hezbollah al confine settentrionale e poi ci sono i ribelli yemeniti che stanno attaccando i mercantili nel Mar Rosso”, ha proseguito Tajani. 

  • 09:50

    Attesa per il il discorso del leader di Hezbollah

    C’è attesa per il discorso del leader del gruppo libanese Hezbollah, Hassan Nasrallah, in programma per oggi alle 18 ora locale di Beirut, le 17 in Italia. L’intervento era programmato da tempo: era stato annunciato lo scorso 23 dicembre, spiegando che si sarebbe tenuto in occasione del quarto anniversario dell’uccisione in Iraq del generale iraniano Qassem Soleimani. Gli occhi saranno però a maggior ragione puntati su Nasrallah dopo che ieri il numero due dell’ufficio politico di Hamas, Saleh Al-Arouri, è stato ucciso in un’esplosione a Beirut in un raid israeliano. Si tratterà del terzo discorso di Nasrallah dall’inizio della guerra fra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza.

  • 09:49

    Iran: da Israele “vile operazione terroristica”

    È stata una “operazione terroristica” e la “dimostrazione” che Israele “non ha raggiunto i suoi obiettivi” nella Striscia di Gaza, dichiarati dopo l’attacco del 7 ottobre in Israele, “nonostante il sostegno” degli Usa. Scrive così su X il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, dopo l’uccisione nella capitale libanese Beirut del numero due di Hamas, Saleh al-Arouri. “Un’operazione terroristica così vile dimostra che” Israele – incalza nel post – “non ha raggiunto alcuno dei suoi obiettivi dopo settimane di crimini di guerra, genocidio e distruzione a Gaza e in Cisgiordania, nonostante il sostegno diretto della Casa Bianca”. E aggiunge: “L’attività malvagia della macchina terroristica di questo regime in altri Paesi costituisce una minaccia reale a pace e sicurezza e un allarme serio per la sicurezza di tutti i Paesi della regione”.

  • 09:47

    Unrwa: 142 nostri dipendenti uccisi da inizio conflitto

    L’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha reso noto che dall’inizio delle ostilità a Gaza sono stati uccisi 142 suoi dipendenti (al primo gennaio). L’agenzia stima inoltre che gli sfollati interni nella Striscia sono 1,9 milioni, ovvero oltre l’85% della popolazione. Al 30 dicembre, quasi 1,4 milioni di sfollati interni erano rifugiati in 155 strutture dell’Unrwa in tutti e 5 i governatorati della Striscia di Gaza, di cui 160.000 nel nord e a Gaza City. Circa 400.000 persone si trovano nelle vicinanze di queste strutture e ricevono assistenza dall’agenzia. In totale, 1,79 milioni di sfollati interni ricevono assistenza dall’Unrwa.