Israele – Gaza, la diretta – Onu: “Preoccupati dai piani israeliani di trasferimento dei civili”. Ue: “Violazione del diritto umanitario”

Il segretario di Stato Usa Antony Blinken in arrivo nella regione: “Continuerò a sollecitare la protezione dei civili", scrive su X. Intanto le Nazioni unite e l'Unione europea condannano il piano di Israele per trasferire forzatamente i profughi della Striscia

Aggiornato: 21:58

  • 14:28

    “In Cisgiordania coloni sotto attacco dopo l’uccisione di Arouri”

    I coloni della Cisgiordania si sono trovati ieri sotto attacco in decine di località in seguito alla uccisione a Beirut del dirigente di Hamas Saleh al-Arouri. Il sito di estrema destra ‘Ha-Kol ha-Yehudì riferisce che attacchi armati sono avvenuti a Huwara (Nablus) e a Psagot (Ramallah). In decine di altre località, aggiunge, ci sono stati lanci di bottiglie molotov e di sassate contro veicoli israeliani in transito. Ad alimentare queste tensioni, secondo il sito, non è solo Hamas ma anche al-Fatah, che ieri ha organizzato uno sciopero generale del commercio in segno di protesta contro l’uccisione di al-Arouri, Oggi intanto un dirigente di Hamas in Cisgiordania ha lanciato un appello affinché domani, venerdì, si moltiplichino le manifestazioni di sostegno a Gaza, “contro l’aggressione israeliana, contro il genocidio e contro la pulizia etnica”. Hamas ha inoltre fatto appello alle Brigate Ezzedin al-Qassam (la sua ala militare) affinché vendichino con le armi in Cisgiordania la uccisione di al-Arouri. Secondo media israeliani, negli insediamenti ebraici è stato elevato lo stato di allerta.

  • 14:27

    “Dibattito sulla questione del futuro di Gaza”

    Il governo israeliano inizierà stasera un dibattito approfondito sulla questione del futuro di Gaza all’indomani di una sconfitta di Hamas. Lo ha riferito la radio pubblica Kan secondo cui l’esame della questione inizierà in un forum ristretto composto dei membri del gabinetto di guerra. Dopo di che il tema passerà ad un forum più ampio, il ‘Gabinetto politico di sicurezza. La emittente ha precisato che i diversi scenari che potrebbero prefigurarsi all’indomani di una sconfitta di Hamas saranno illustrati dal Consigliere per la sicurezza nazionale Zahi Hanegbi, dal ministro per le questioni strategiche Ron Dermer e da comandanti delle forze armate.

  • 14:26

    Turk (Onu): “Preoccupato per le dichiarazioni sui piani di trasferimento di civili dalla Striscia di Gaza verso paesi terzi”

    L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Turk si è detto oggi “molto preoccupato” per i commenti di alti funzionari israeliani che chiedevano ai palestinesi di lasciare Gaza. Sono “molto turbato dalle dichiarazioni di alti funzionari israeliani sui piani di trasferimento di civili dalla Striscia di Gaza verso paesi terzi”, ha scritto Turk su X aggiungendo che “l’85% delle persone a Gaza sono già sfollate interne. Hanno il diritto di tornare alle loro case. La legge internazionale vieta il trasferimento forzato di persone protette all’interno o la deportazione dal territorio occupato”. 

  • 14:17

    Borrell (Ue): “I ministri israeliani Ben Gvir e Smotrich diffamano la popolazione di Gaza”

    “Condanno fermamente le dichiarazioni provocatorie e irresponsabili dei ministri israeliani Ben Gvir e Smotrich che diffamano la popolazione palestinese di Gaza e chiedono un piano per la loro emigrazione. Gli spostamenti forzati sono severamente vietati in quanto grave violazione del diritto internazionale umanitario e le parole contano”. Lo scrive su X l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell. 

  • 12:32

    “Casa israeliana colpita da un missile anticarro sparato dal territorio libanese”

    Un’abitazione nella città israeliana settentrionale di Metula è stata colpita da un missile anticarro sparato dal territorio libanese. Lo riferisce il capo del consiglio comunale della città citato da Haaretz. 

  • 11:55

    Israele contro l’Onu sugli aiuti: “Tutto ciò che avete fatto è stato un temporeggiamento”

    L’organo del ministero della Difesa israeliano responsabile degli affari civili palestinesi (Cogat) ha accusato nuovamente le Nazioni Unite di non fare abbastanza per far arrivare gli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. “Non si può continuare a evitare i fatti: Non c’è nessuna punizione collettiva. Due valichi sono aperti. Avete detto che potete trasferire 200 camion al giorno a Kerem Shalom, eppure non riuscite a farne entrare neppure 100”, ha affermato il Cogat in un post su X, rispondendo alle affermazioni di Philippe Lazzarini, commissario generale dell’Unrwa, secondo cui “il popolo palestinese è sottoposto a una punizione collettiva con troppo pochi aiuti umanitari consentiti”. “Negli ultimi 80 giorni ci siamo adeguati, tutto ciò che avete fatto è stato un temporeggiamento”, ha aggiunto il Cogat.

  • 11:29

    Media libanesi: “Ufficio dove è stato ucciso Arouri non era usato da 3 mesi”

    L’edificio di Beirut dove è stato ucciso Saleh Arouri, alto funzionario di Hamas in Libano, in un raid attribuito a Israele, non era più stato usato dal movimento islamico dal 7 ottobre, tanto che la riunione tra Arouri e altri esponenti di Hamas in quel luogo era la prima dopo un’assenza di quasi tre mesi. Lo scrive oggi il quotidiano libanese al Akhbar, vicino a Hezbollah, il partito armato libanese che controlla la periferia sud di Beirut, dove si è verificato l’attacco del 2 gennaio.
    La riunione in quel palazzo, scrive il giornale che attinge a fonti della sicurezza di Hezbollah, si è svolta appena Arouri era tornato a Beirut dopo aver trascorso alcuni giorni tra Qatar e Turchia. Il giornale afferma inoltre che una squadra di Hezbollah è intervenuta subito dopo l’attacco di Israele per rimuovere dall’ufficio distrutto alcuni documenti riservati appartenenti a Hamas.

  • 11:14

    Mezzaluna rossa palestinese: “Colpita la nostra sede: una persona morta e sei feriti”

    Le forze israeliane “hanno preso di mira il quartier generale della Mezzaluna rossa palestinese a Khan Yunis, provocando l’uccisione di una persona e il ferimento di 6 persone”. Lo scrive su X l’organizzazione, spiegando in un altro messaggio che un raid ha colpito il quinto piano della sede. L’organizzazione umanitaria ha pubblicato diversi video riferiti all’attacco, parlando di “panico e paura tra gli sfollati”.

  • 11:11

    La Cina: “Ci opponiamo agli attacchi contro le navi civili nel Mar Rosso”

    “La Cina si oppone agli attacchi contro le navi civili. Credo che tutte le parti debbano svolgere un ruolo costruttivo e responsabile nel salvaguardare la sicurezza delle rotte marittime nel Mar Rosso”. Lo ha affermato durante un punto stampa il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin, riferendosi ai recenti attacchi partiti dallo Yemen contro le navi commerciali legate a Israele in reazione agli eventi nella Striscia di Gaza. Nel suo intervento Wang non ha menzionato specificamente gli Houthi, il gruppo yemenita che ha rivendicato gli attacchi.

  • 11:09

    “Impossibile processare i responsabili”, in Spagna archiviati gli omicidi di due cittadini trucidati da Hamas

    La Procura dell’alto tribunale dell’Audiencia Nacional ha sollecitato l’archiviazione dell’inchiesta sull’assassinio dei due cittadini ispano-israeliani, Maya Villalobo e Ivan Illarramendi nell’attacco terrorista di Hamas dello scorso 7 ottobre a Israele, nell’impossibilità di processare i responsabili in Spagna, informano fonti giudiziarie riferite da El Confidencial.
    Maya Villalobo, 19 anni, figlia di un professore spagnolo dell’Università di Siviglia e di una ricercatrice israeliana, stava svolgendo il servizio militare nella base di Nahal Oz, vicino Gaza, nel paese di origine materno, quando risultò dispersa negli attacchi di Hamas, che hanno provocato almeno 1.200 vittime e l’intervento militare di Israele a Gaza con migliaia di perdite fra la popolazione.

    La sua morte è stata confermata l’11 ottobre scorso dal ministero spagnolo degli Affari esteri. Ivan Illarramendi, spagnolo nato a Zarautz, nel Paese Basco, viveva da un decennio in Israele con sua moglie con la quale risiedeva a due km dalla Striscia di Gaza. Secondo le fonti a conoscenza dell’inchiesta dell’Audiencia Nacional citate, non ci sono dubbi sulla natura terrorista degli attacchi in cui morirono i due cittadini spagnoli. Ma le ricerche degli autori materiali non hanno portato finora a prove conclusive.