Iran e Libano, minacce a Israele. Raisi: “Sceglieremo luogo e tempo della vendetta”. Hezbollah: “Risponderemo all’attacco” | La diretta

La guerra a Gaza rischia di estendersi a tutto il Medio Oriente. Il presidente iraniano parla dopo l'attentato di Kerman, rivendicato dall'Isis: "Lo Stato islamico è una creatura di Usa e Israele". Poi arriva il discorso di Nasrallah: ““Sarà il terreno di battaglia a parlare"

Aggiornato: 11:27

  • 20:18

    Famiglie degli ostaggi in Qatar per promuovere un accordo

    Le famiglie di sei ostaggi tenuti da Hamas nella Striscia di Gaza sono arrivate mercoledì in Qatar, come parte degli sforzi per promuovere un nuovo accordo per il loro rilascio. Le famiglie – scrive Haaretz – dovrebbero incontrare il primo ministro Muhammad al-Thani e l’ambasciatore americano a Doha, Timmy Davis. Nei prossimi giorni è previsto l’arrivo in Qatar del segretario di Stato americano Antony Blinken, nell’ambito della sua visita in Medio Oriente. 

  • 19:30

    Haniyeh: “Blinken si concentri su fine attacchi ai palestinesi”

    Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken che oggi è arrivato in Turchia e che lunedì dovrebbe arrivare in Israele e recarsi anche a Ramallah (in Cisgiordania), dovrebbe “centrare la sua visita sulla fine degli attacchi al popolo palestinese e sulla strada che porti alla fine dell’occupazione”. Ad affermarlo secondo quanto riferisce L’Orient-Le Jour è il leader di Hamas, Ismail Haniyeh che ha esortato i dirigenti che Blinken incontrerà nel suo tour in Medio Oriente ad insistere sul fatto che la stabilità della regione dipende dalla causa palestinese. “La violenza e la distruzione – sottolinea – non permetteranno di arrivare alla sicurezza e alla stabilità finché il popolo palestinese non avrà raggiunto la libertà e uno Stato indipendente”.

  • 18:56

    Gallant: “Con Hezbollah preferiamo diplomazia ma tempo stringe”

    Israele preferisce “una soluzione politica” per riportare la sicurezza al confine nord, mentre continuano i lanci di razzi della milizia sciita libanese Hezbollah, ma il tempo per trovarla si sta esaurendo. Lo ha detto il ministro israeliano della Difesa Yoav Gallant, durante una visita al confine settentrionale. “Abbiamo un chiaro obiettivo – ha detto, citato da Haaretz– riportare nelle loro case in sicurezza i residenti del nord” che sono stati evacuati. “A questo riguardo – ha spiegato – vi sono due alternative. Una è quella politica, alla quale stiamo lavorando con tutto il nostro impegno. Ieri ho incontrato l’inviato speciale del presidente americano, Amos Hochstein, e presto incontreremo il segretario di Stato Antony Blinken, per vedere se è possibile raggiungere una intesa che permetta ai residenti del nord di tornare in sicurezza alle loro case”. “Preferiamo la strada dell’accordo politico, ma siamo vicini al momento in cui la clessidra dovrà essere voltata”, ha infine aggiunto Gallant, avvertendo che Israele non può attendere ancora a lungo per raggiungere una intesa.

  • 18:23

    Iran, 11 arresti per l’attentato a Kerman

    Sono 11 le persone arrestate dalle forze di sicurezza iraniane in relazione all’attentato, con due esplosioni, contro la folla che si recava a rendere omaggio alla tomba di Soleimani a Kerman. Lo ha reso noto la tv di stato iraniana, secondo quanto riporta SkyNews.

  • 18:03

    Blinken è arrivato in Turchia

    Il Segretario di Stato americano Antony Blinken è arrivato a Istanbul, in Turchia, per quella che è la prima tappa del suo nuovo tour nella regione, il quarto dal 7 ottobre. Blinken, che visiterà nove Paesi in sette giorni, domani incontrerà a Istanbul il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan e il presidente Recep Tayyip Erdogan prima di volare in Grecia nel corso della giornata. Lunedì è previsto il suo arrivo in Israele.

  • 18:00

    Media: “Milioni in pizza in Yemen per Gaza”

    Manifestazione in strada a Sana’a e in altre città dello Yemen per dimostrare solidarietà ai palestinesi della Striscia di Gaza. Lo riferisce al Jazeera online, secondo cui Al Masirah TV, il canale televisivo statale gestito dagli Houthi, ha affermato che due milioni di yemeniti hanno partecipato alla marcia “Il sangue del popolo libero sulla strada della vittoria”. Le riprese in diretta dalla piazza Al-Sabeen a Sana’a hanno mostrato una gran folla di manifestanti, molti dei quali portavano bandiere palestinesi, scrive ancora al Jazeera. A Sana’a, funzionari Houthi hanno preso la parola e hanno tra l’altro affermato che gli yemeniti sono pronti a combattere gli Stati Uniti.

  • 17:56

    Unrwa: “Quasi il 90% degli abitanti della Striscia sono sfollati”

    Quasi il 90 per cento degli abitanti della Striscia di Gaza hanno dovuto lasciare le loro abitazioni a causa della guerra iniziata il 7 ottobre. Lo afferma l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) sul suo account X. “90 giorni di guerra brutale, gli sfollamenti di massa continuano ogni giorno. Famiglie costrette a spostarsi ripetutamente, alla ricerca di sicurezza dove non ce n’è”, si legge nel post, in sui dice inoltre che “1,9 milioni di persone – quasi il 90% della popolazione – sfollate nella Striscia di Gaza, molte volte, 1,4 milioni si sono rifugiate in strutture Unrwa”.

  • 16:26

    Giordania, migliaia di manifestanti in strada per solidarietà a Hamas

    Migliaia di manifestanti sono scesi oggi nelle strade della capitale giordana, Amman, per esprimere solidarietà a Hamas e al suo massimo leader Saleh Arouri, ucciso all’inizio di questa settimana in un attacco aereo nella capitale libanese.
    Più di 4.000 persone hanno marciato per le strade, portando cartelli e striscioni pro-Hamas e scandendo slogan anti-israeliani e anti-americani.
    “Gaza non è sola, la nostra posizione a fianco del popolo palestinese e la nostra fedeltà ai martiri e ai leader martirizzati pochi giorni fa”, ha affermato Murad al Adaileh, leader del Fronte d’Azione Musulmana, secondo quanto riporta SkyNews.

  • 15:54

    Leader Hezbollah: “Se Israele vince a Gaza, poi il Libano del Sud sarà il prossimo”

    “Se Israele sconfigge Gaza, il Libano del Sud sarà il prossimo. La battaglia di oggi non riguarda solo la Palestina“. Lo ha dichiarato il segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah, in un nuovo discorso.

  • 15:37

    Leader Hezbollah: “Risponderemo all’attacco di Israele a Beirut, è inevitabile”

     “Una risposta a quanto accaduto nella periferia sud di Beirut è inevitabile. Non rimarremo in silenzio e risponderemo al nemico”: lo ha detto il leader degli Hezbollah libanesi, Hasan Nasrallah, in un discorso trasmesso in diretta tv da una località segreta.
    “Sarebbe più pericoloso rimanere in silenzio che affrontare le ripercussioni di una nostra risposta”, ha aggiunto Nasrallah. “Sarà il terreno di battaglia a parlare. E il terreno di battaglia non può aspettare”, ha detto il leader libanese alleato di Hamas e Iran.