Iran e Libano, minacce a Israele. Raisi: “Sceglieremo luogo e tempo della vendetta”. Hezbollah: “Risponderemo all’attacco” | La diretta

La guerra a Gaza rischia di estendersi a tutto il Medio Oriente. Il presidente iraniano parla dopo l'attentato di Kerman, rivendicato dall'Isis: "Lo Stato islamico è una creatura di Usa e Israele". Poi arriva il discorso di Nasrallah: ““Sarà il terreno di battaglia a parlare"

Aggiornato: 11:27

  • 15:35

    Leader Hezbollah: “Stiamo combattendo Israele per allentare pressione su Gaza”

    “A chi ci chiede perché stiamo combattendo” contro Israele “siamo tenuti a rispondere”. Lo ha detto il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, in un passaggio del suo discorso riportato dai media libanesi. “Gli obiettivi sono due – ha spiegato – esercitare pressione sul nemico e sul suo governo affinché cessi l’aggressione contro Gaza e allentare la pressione sulla resistenza a Gaza”.

  • 14:21

    Libano denuncia omicidio al-Arouri al Consiglio di sicurezza Onu

    Il Libano ha presentato una denuncia formale al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite relativa all’omicidio avvenuto nei giorni scorsi a Beirut, in un presunto raid israeliano, del numero due di Hamas, Saleh al-Arouri.
    La denuncia, depositata su istruzione del ministro degli Esteri libanese Abdallah Bou Habib, definisce l’attacco, “l’escalation più pericolosa dal 2006”, sottolineando che “ha preso di mira specificamente una zona residenziale densamente popolata” e costituisce quindi “una chiara violazione della sovranità del Libano, dell’integrità territoriale e della sicurezza della popolazione civile e dell’aviazione.”

  • 14:20

    “Tensioni a Gerusalemme nella Spianata delle Moschee”

    L’agenzia di stampa palestinese Wafa scrive che a Gerusalemme si è avvertita oggi una tensione particolare in quanto la polizia israeliana ha moltiplicato i posti di blocco per ridurre il numero dei fedeli ammessi a pregare nella Spianata delle Moschee.

  • 13:50

    Berlino: “Rischio reale di escalation”

    “Stiamo monitorando la situazione al confine libanese e purtroppo c’è un rischio reale e molto alto di escalation in Medioriente”. Lo ha detto un portavoce del ministero degli Esteri tedesco mentre la ministra degli Esteri Annalena Baerbock si prepara a recarsi, domenica, in Israele per colloquio con il suo omologo Israel Katz. Previsto anche un incontro tra Baerbock e il presidente di Israele Isaac Herzog oltre che con funzionari dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) in Cisgiordania.

  • 13:47
    Israele, scontro nel gabinetto di guerra di Netanyahu: i ministri attaccano il capo delle forze armate per le sue indagini interne

    Israele, scontro nel gabinetto di guerra di Netanyahu: i ministri attaccano il capo delle forze armate per le sue indagini interne

    Una lite furibonda durante la riunione del gabinetto di guerra israeliano. I quotidiani, in particolare…

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  • 13:16

    Gaza, dal 7 ottobre 22.600 vittime palestinesi

    E’ salito a 22.600 morti il bilancio delle vittime palestinesi a Gaza. Lo rende noto il ministero della Sanità di Hamas.

  • 13:14

    Libano, attesa per il discorso del leader di Hezbollah

    Per la quarta volta in tre mesi e per la seconda volta in pochi giorni, il leader di Hezbollah, Hasan Nasrallah, terrà oggi un discorso pubblico trasmesso in diretta tv, previsto per le 13:30 italiane (le 14:30 in Libano). Secondo osservatori locali, Nasrallah potrebbe fornire informazioni circa l’eventuale risposta militare del movimento filo-iraniano all’attacco aereo di Israele compiuto il 2 gennaio scorso nella periferia sud di Beirut, roccaforte di Hezbollah, e nel quale è stato ucciso il numero due di Hamas.

  • 13:06

    Iran, Raisi: “Isis è una creatura di Usa e Israele”

    L’Isis è una creatura degli Usa e del “regime sionista”, che hanno cercato di fondare “una nuova Israele” in Siria e Iraq sotto le sembianze di un Califfato islamico, ma il loro piano è stato “sventato da Qassem Soleimani“, il comandante della Forza Qods per le operazioni all’estero dei Pasdaran iraniani. Lo ha detto oggi il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, spiegando i motivi per i quali Teheran ritiene che dietro al doppio attentato di Kerman, rivendicato appunto dall’Isis, vi siano gli americani e gli israeliani.
    “Gli americani, il regime sionista e i loro agenti nella regione provano rancore verso Qassem Soleimani, odiano i pellegrini e commettono questi crimini”, ha affermato Raisi, citato dall’agenzia Irna, parlando ai funerali delle vittime dell’attacco, compiuto tra la folla dei pellegrini che si recavano alla tomba di Soleimani nel quarto anniversario della sua uccisione in un raid americano all’aeroporto di Baghdad.

  • 13:04

    Iran, Raisi: “Conflitto sarà la fine di Israele”

    L’operazione ‘Diluvio di Al Aqsa’, come Hamas ha chiamato gli attacchi del 7 ottobre e la guerra contro Israele, porterà alla “fine del regime sionista“. Lo ha detto il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, partecipando a Kerman ai funerali delle vittime del doppio attentato di mercoledì.
    “La vittoria della verità e la distruzione della falsità è una promessa divina”, ha aggiunto, citato dall’agenzia Irna, Raisi, che poi si è recato a visitare la tomba di Qassem Soleimani, il capo delle operazioni all’estero dei Pasdaran e nemico numero uno di Israele, ucciso in un raid Usa a Baghdad 4 anni fa e che veniva ricordato quando è stato compiuto il doppio attentato.

  • 13:04
    L'attentato di Kerman rivendicato dall'Isis

    L'attentato di Kerman rivendicato dall'Isis

    “Vendicheremo il sangue dei martiri”, ha dichiarato il comandante dei Guardiani della Rivoluzione,…

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