Gaza, la diretta – Israele consentirà a una delegazione Onu di visitare il nord della Striscia. Il tribunale dell’Aja valuterà i possibili crimini di guerra per l’uccisione dei giornalisti

Incontro "teso" tra il segretario di Stato usa, Antony Blinken, e il premier Benjamin Netanyahu. Tel Aviv mette a segno un'altra eliminazione eccellente: durante il funerale di Wissam al-Tawil è stato ucciso Ali Hussein Barji, il comandante delle forze aeree nel sud del Libano

Aggiornato: 09:24

  • 22:30

    Hezbollah smentisce, non è stato ucciso il comandante dei droni

    Hezbollah smentisce Israele: “Il portavoce militare sionista afferma che è stato ucciso il presunto comandante delle nostre forze aeree ma è falso” si legge in un comunicato del movimento integralista libanese pubblicato da al Jazeera. Il responsabile “è vivo e non ha mai subito un attentato”. 

  • 22:29

    Houthi, abbiamo preso di mira una nave collegata a Israele

    Una fonte militare yemenita ha detto ad Al Jazeera che gli Houthi hanno preso di mira una nave collegata a Israele nel Mar Rosso. In precedenza il quotidiano inglese Guardian riportava che le operazioni commerciali marittime del Regno Unito (Ukmto) hanno dichiarato di aver ricevuto una segnalazione di un incidente nel Mar Rosso vicino allo Yemen. I ribelli Houthi dello Yemen, sostenuti dall’Iran, hanno intensificato gli attacchi contro le navi commerciali nel Mar Rosso per protestare contro la guerra di Israele a Gaza. 

  • 22:02

    Usa insistono: “Non sosteniamo il cessate il fuoco a Gaza”

     Gli Usa ribadiscono che sul cessate il fuoco a Gaza la loro posizione non è cambiata. “In questo momento non lo sosteniamo”, ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby, in un briefing con la stampa. 

  • 20:54

    Msf condanna attacco Israele che ha ucciso figlia membro staff

    Medici Senza Frontiere condanna con la massima fermezza l’attacco israeliano dell’8 gennaio a un rifugio di Msf, che ha causato la morte della figlia di cinque anni di un membro del proprio staff. Ieri mattina, denuncia l’ong, una granata simile a quella di un carro armato, ha sfondato il muro dell’edificio in cui oltre 100 membri dello staff di Msf e i loro familiari stavano cercando rifugio a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. La bambina di cinque anni è stata gravemente ferita dal colpo ed è stata sottoposta a un intervento chirurgico presso l’European Hospital di Gaza, ma oggi è morta a causa delle ferite riportate. Altre tre persone sono rimaste leggermente ferite nell’attacco.

  • 20:12

    Blinken: “Paesi regione vogliono nascita Stato palestinese”

    Molti Paesi della regione sono pronti a investire sulla ricostruzione di Gaza e a sostenere i palestinesi nella loro governance ma “a patto che ci sia la realizzazione di uno stato palestinese”. Lo ha detto il segretario di stato Usa Antony Blinken in conferenza stampa in Israele. “Il punto di vista espresso da questi Paesi – ha aggiunto riferendosi alle tappe del suo viaggio nel Medio Oriente – è fondamentale per porre fine una volta per tutte a un ciclo di violenza attraverso la realizzazione dei diritti politici palestinesi“. 

  • 19:54

    Blinken: “Troppo alto il bilancio di civili uccisi a Gaza”

    Il bilancio della guerra di Gaza sui civili, in particolare sui bambini, è “troppo alto”. Lo ha detto, citato dai media, il segretario di stato Usa Antony Blinken in conferenza stampa in Israele.

  • 19:53

    Blinken: “Infondata l’accusa di genocidio nei confronti d’Israele”

    “Riteniamo che la presentazione di un ricorso contro Israele al Tribunale dell’Aja distragga il mondo da importati sforzi. Inoltre, l’accusa di genocidio è infondata”. Lo ha detto il segretario di stato Usa Antony Blinken in conferenza stampa a Tel Aviv.”È particolarmente irritante dato che coloro che attaccano Israele, Hamas, Hezbollah, gli Houthi, così come il loro sostenitore, l’Iran, continuano a chiedere apertamente l’annientamento di Israele e l’omicidio di massa di ebrei”. Bliken ha poi affermato di aver avuto rassicurazioni dal premier Benyamin Netanyahu che la politica di Israele non include l’incoraggiamento al trasferimento di palestinesi da Gaza. 

  • 19:28

    Media: “Incontro teso tra Blinken e Netanyahu”

    Il lungo faccia a faccia di oggi fra il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu e il segretario di Stato americano Antony Blinken è stato piuttosto “teso”. Lo afferma l’emittente israeliana Channel 12, secondo la quale si sta allargando il divario di opinione sulla guerra fra Israele e Stati Uniti e Washington sta perdendo la pazienza. Dopo l’incontro, l’ufficio di Netanyahu non ha diffuso il consueto comunicato sui contenuti del colloquio in quello che, secondo Times of Israel, potrebbe essere un segnale del disaccordo fra i due interlocutori.

  • 19:28

    Israele nega di voler trasferire i palestinesi di Gaza in Africa

    Israele non “è impegnato nell’esame della fattibilità del trasferimento della popolazione palestinese dalla Striscia a Paesi africani”. Lo ha detto il portavoce del ministro degli esteri Lior Hayat “in risposta a pubblicazioni su questo tema”.

  • 19:27

    Il tribunale dell’Aja valuterà i possibili crimini di guerra per l’uccisione dei giornalisti

    Il Tribunale penale internazionale dell’Aja valuterà la possibilità di crimini di guerra in relazione all’uccisione di giornalisti nella Striscia di Gaza. Lo riferisce Reporter senza frontiere (Rsf), che ha presentato due istanze presso il tribunale. “L’ufficio del procuratore Karim Khan ha assicurato che i crimini contro i giornalisti sono compresi nelle sue indagini sulla Palestina”, afferma Rsf, citato dal Guardian. “L’Ufficio del procuratore sta esaminando i crimini contro i giornalisti, fra altri potenziali crimini, nell’ambito delle indagini in corso sulla situazione in Palestina. Gli obiettivi e le azioni di Rsf vanno sostenuti e sono di cruciale importanza a Gaza e altrove”, riferisce Rsf, citando la dichiarazione dell’ufficio di Khan. Almeno 79 giornalisti, la maggior parte palestinesi, sono rimasti uccisi dall’inizio del conflitto, tre mesi fa, secondo dati del Comitato per la protezione dei giornalisti.