Medio Oriente, diretta – Raid Usa-Gb contro gli Houthi. Biden: pronto a nuovi attacchi. Tajani: “Italia non può partecipare senza sì del Parlamento”
Operazione congiunta in Yemen dopo gli attacchi alle navi nel mar Rosso. La milizia sciita: "Ci saranno terribili conseguenze". Reuters: “L'Italia ha rifiutato di intervenire". Chigi smentisce. Il ministro degli Esteri: "Sostegno agli alleati". Mentre la Spagna si chiama fuori
Aggiornato: 09:25
I fatti più importanti
- Biden: "Risponderò agli Houthi se continueranno"
- Tajani: "Raid contro gli Houthi? Italia non può partecipare senza ok Parlamento"
- Usa: "Biden è pronto a ordinare nuovi raid"
- Intesa Mossad-Qatar: gli ostaggi a Gaza riceveranno medicinali
- Madrid: "La Spagna non interverrà nel mar Rosso"
- Londra: "Attacchi in Yemen legali e proporzionati"
- Tajani: "Italia non può partecipare a raid senza ok del Parlamento"
- Reuters: "Italia non ha voluto partecipare al raid". Chigi smentisce
- Erdoğan: "In Yemen uso sproporzionato della forza"
- Israele all'Aja: "Nessun intento di distruggere il popolo palestinese"
- Nato: "I raid Usa e Uk sono difensivi"
- Houthi: "Interessi Usa e Uk ora sono obiettivi legittimi"
- Cremlino: "Illegittimi gli attacchi di Usa e Uk in Yemen"
- Israele all'Aja: "Se c'è stato un genocidio è contro di noi"
- L'offensiva aerea di Usa e Uk nella notte - VIDEO
- Houthi: "Continueremo ad attaccare le navi israeliane"
- Pechino: "Preoccupazione, evitare escalation"
- Alle 16 riunione del Consiglio di sicurezza Onu
- Houthi: "Usa e Uk avranno terribili conseguenze"
- Mosca: "Da Usa e Uk diprezzo del diritto internazionale, vogliono l'escalation"
- Hamas: "Provocazione, ci saranno conseguenze"
- Houthi: "Attacchi ingiustificati, nessuna minaccia"
- Hezbollah: "Grave aggressione contro sovranità Yemen"
- L'Iran condanna i raid: "Violato il diritto internazionale"
- Riad: "Preoccupazione per gli attacchi". E invita all'"autocontrollo"
- Raid aerei sui ribelli yemeniti Houthi: operazione congiunta Usa-Uk
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08:50
Mosca: “Da Usa e Uk diprezzo del diritto internazionale, vogliono l’escalation”
Il governo di Mosca condanna oggi gli attacchi effettuati nella notte dagli Stati Uniti e dal Regno Unito contro i ribelli Houthi in Yemen: “Sono un nuovo esempio della distorsione da parte degli anglosassoni delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu e del totale disprezzo del diritto internazionale in nome di un’escalation nella regione per raggiungere i loro obiettivi distruttivi”, scrive su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
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08:29
Hamas: “Provocazione, ci saranno conseguenze”
“Questa aggressione indica la decisione di espandere l’area del conflitto al di fuori della Striscia. Questo avrà delle conseguenze”. Lo ha detto un alto funzionario di Hamas, Sami Abu Zhouri, commentando l’azione militare anglo-americana nello Yemen. “L’aggressione degli Usa e della Gran Bretagna contro settori dell’esercito yemenita, perché si è schierato con Gaza, è una provocazione contro la nazione palestinese”, ha detto.
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08:26
Houthi: “Attacchi ingiustificati, nessuna minaccia”
“Non c’è alcuna giustificazione a questa aggressione contro lo Yemen, visto che non c’erano minacce sulla navigazione internazionale attraverso il mar Rosso. L’obiettivo erano e resteranno le navi legate a Israele e quelle che si recavano verso i porti della Palestina occupata”. Ad affermarlo è un portavoce degli Houthi, Mohamed Abdel Salam, in un post su Twitter dopo gli attacchi delle forze aeree statunitensi e del Regno Unito.
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08:08
Hezbollah: “Grave aggressione contro sovranità Yemen”
Anche il partito islamico libanese Hezbollah condanna “la grave aggressione anglo-americana contro la sovranità dello Yemen e contro il suo popolo”: “L’aggressione americana conferma ancora una volta che l’America è il partner a pieno titolo nelle tragedie e nei massacri commessi dal nemico sionista a Gaza e nella regione e sta lavorando per sostenerlo e fornirgli i mezzi per alimentare la sua macchina di morte e di distruzione contro tutti coloro che stanno al fianco del popolo palestinese oppresso in tutta la regione”, afferma il gruppo.
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08:07
L’Iran condanna i raid: “Violato il diritto internazionale”
Il portavoce del ministero degli Esteri dell’Iran, Nasser Kanani, ha “fermamente condannato gli attacchi di Usa e Gran Bretagna contro varie città in Yemen, ritenendoli un’azione arbitraria, una chiara violazione della sovranità e dell’integrità territoriale dello Yemen e una violazione del diritto e dei regolamenti internazionali”. Lo riferisce il ministero degli Esteri di Teheran su Twitter. Kanani ha affermato che “l’unico risultato degli attacchi sarà aumentare l’insicurezza e l’instabilità nella regione”. Collegando i raid al sostegno degli Usa per Israele, il funzionario ha chiesto alla comunità internazionale di “impedire che la guerra si allarghi”.
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08:05
Riad: “Preoccupazione per gli attacchi”. E invita all'”autocontrollo”
L’Arabia Saudita “sta monitorando da vicino e con grande preoccupazione le operazioni militari nella regione del Mar Rosso e gli attacchi aerei contro una serie di siti nella Repubblica dello Yemen”. Lo afferma una dichiarazione del ministero degli Esteri riportata dall’agenzia statale Spa. “Nel sottolineare l’importanza di mantenere la sicurezza e la stabilità della regione del Mar Rosso, poiché la libertà di navigazione in essa è una richiesta internazionale a causa del suo impatto sugli interessi del mondo intero, il Regno chiede autocontrollo e di evitare un’escalation”, prosegue la nota.
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08:03
Raid aerei sui ribelli yemeniti Houthi: operazione congiunta Usa-Uk
Raid congiunti dell’aviazione statunitense e britannica sono stati condotti nella notte contro le posizioni militari Houthi nello Yemen per interrompere gli attacchi dei ribelli – appoggiati dall’Iran – alle navi in transito nel Mar Rosso. Gli attacchi Houthi, intensificati nelle ultime settimane nonostante gli avvertimenti occidentali, hanno gravemente intralciato il transito marittimo sulla rotta chiave tra Europa e Asia, su cui passa il 15% del commercio mondiale.
Giovedì sera il primo ministro Rishi Sunak ha convocato una riunione di gabinetto di emergenza per informare i ministri dell’impegno militare britannico. La riunione ha fatto seguito a un precedente incontro del comitato di emergenza “Cobra” composto da rappresentanti del governo e del consiglio di sicurezza nazionale. “Così non si può andare avanti”, ha detto il primo ministro, “il Regno Unito sarà sempre dalla parte della libertà, inclusa quella di navigazione e del commercio. Abbiamo deciso di intraprendere un’azione di autodifesa”. Dell’intervento sono stati informati anche Keir Starmer, il leader laburista, e Lindsay Hoyle, il presidente della Camera dei Comuni. Il Parlamento, però, non è stato consultato.