Medio Oriente, diretta – Raid Usa-Gb contro gli Houthi. Biden: pronto a nuovi attacchi. Tajani: “Italia non può partecipare senza sì del Parlamento”

Operazione congiunta in Yemen dopo gli attacchi alle navi nel mar Rosso. La milizia sciita: "Ci saranno terribili conseguenze". Reuters: “L'Italia ha rifiutato di intervenire". Chigi smentisce. Il ministro degli Esteri: "Sostegno agli alleati". Mentre la Spagna si chiama fuori

Aggiornato: 09:25

I fatti più importanti

  • 10:22

    Germania: “Risposta coerente con la Carta Onu”

    La Germania appoggia gli attacchi aerei e marittimi condotti nella notte da Stati Uniti e Gran Bretagna contro gli Houthi in Yemen, affermando che l’obiettivo dei raid era quello di prevenire ulteriori azioni condotte dai miliziani sciiti. ”La risposta odierna di Stati Uniti e Regno Unito è mirata a obiettivi militari degli Houthi nello Yemen per prevenire ulteriori attacchi ed è coerente con la Carta delle Nazioni Unite”, si legge in un tweet del ministero degli Esteri tedesco.
    “Il nostro obiettivo resta quello di allentare le tensioni e ripristinare la stabilità nel Mar Rosso”, prosegue il post. “Per settimane gli Houthi hanno attaccato in modo aggressivo navi mercantili e militari nel Mar Rosso e preso in ostaggio i marinai. Questi attacchi illegali sono stati ampiamente condannati in tutto il mondo, anche dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”, si legge in un secondo tweet.

  • 09:56

    L’offensiva aerea di Usa e Uk nella notte – VIDEO

  • 09:55

    Houthi: “Cinque nostri militari morti negli attacchi”

    “Il nemico americano-britannico, nel quadro del suo sostegno al prosieguo del crimine israeliano a Gaza, ha lanciato una brutale aggressione contro la Repubblica dello Yemen con 73 raid che hanno preso di mira la capitale Sana’a e i governatorati di Hodeidah, Taiz, Hajjah e Saada. I raid hanno provocato la morte di cinque martiri e il ferimento di altri sei appartenenti alle nostre forze armate”. Così in una nota il portavoce militare degli Houthi, Yahya Saria. “L’aggressione non ci dissuaderà dalla nostra posizione di sostegno al popolo palestinese”, assicura.

  • 09:53

    Houthi: “Continueremo ad attaccare le navi israeliane”

    “Non abbiamo preso di mira nessun paese al mondo tranne Israele. Le forze armate hanno dato una risposta iniziale e la amplieremo molto presto. Continueremo a prendere di mira le navi israeliane dirette verso di loro fino alla fine dell’aggressione contro Gaza”. Lo afferma a Al Jazeera il portavoce ufficiale degli Houthi, Muhammad Abdul Salam.

  • 09:38

    Difesa Uk: “Non programmati nuovi raid a breve”

    La Gran Bretagna non prevede a breve di effettuare nuovi raid contro obiettivi degli Houthi in Yemen, dopo quelli condotti la scorsa notte insieme agli Stati Uniti. Lo ha affermato James Heappey, ministro delle Forze armate britannico, in un’intervista alla Bbc. “Non ne sono pianificati a breve e questo è un punto importante. Quella della scorsa notte è stata una risposta limitata, proporzionata e necessaria”, ha dichiarato.

  • 09:29

    Parigi: “Gli Houthi responsabili per l’escalation”

    La Francia ribadisce “la condanna degli attacchi compiuti dagli Houthi nel Mar Rosso contro navi mercantili, che violano i diritti e le libertà di navigazione, e chiede che gli Houthi mettano immediatamente fine a tali attacchi. Attraverso queste azioni armate, gli Houthi si assumono la responsabilità estremamente pesante dell’escalation regionale”. Ad affermarlo in una nota è un portavoce del Quai d’Orsay, il ministero degli Esteri francese. “Con la risoluzione 2722, il Consiglio di Sicurezza ha ricordato, il 10 gennaio scorso, che l’esercizio dei diritti e delle libertà di navigazione deve essere rispettato e che gli Stati hanno, in conformità con il diritto internazionale, il diritto di reagire a questi attacchi”, aggiunge.

  • 09:18

    Pechino: “Preoccupazione, evitare escalation”

    La Cina ha espresso “preoccupazione” per gli attacchi coordinati effettuati nella notte da Usa e Gran Bretagna contro i ribelli Houthi nello Yemen. Lo ha detto durante il briefing quotidiano con la stampa la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, sollecitando “tutte le parti ad evitare che il conflitto possa espandersi”. Pechino “è preoccupata per l’escalation delle tensioni nel mar Rosso e invita le parti rilevanti a mantenere la calma e ad esercitare moderazione per prevenire un ulteriore allargamento del conflitto”, ha sottolineato la portavoce. 

  • 09:10

    Cameron: “Intervento per la sicurezza nel mar Rosso”

    “Il Regno Unito e gli Stati Uniti hanno effettuato attacchi mirati contro obiettivi militari Houthi nello Yemen. La sicurezza delle navi del Regno Unito e la libertà di navigazione attraverso il mar Rosso sono fondamentali ed è per questo che stiamo intervenendo. Come ha chiarito il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, gli Houthi devono fermare gli attacchi nel mar Rosso”. Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri britannico, l’ex primo ministro David Cameron.

  • 08:54

    Alle 16 riunione del Consiglio di sicurezza Onu

    “La Russia ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite il 12 gennaio, in relazione agli attacchi statunitensi e britannici sullo Yemen”. Lo ha annunciato su Telegram la missione permanente russa all’Onu, precisando che l’incontro è previsto per le 10:00 ora di New York (le 16:00 in Italia).

  • 08:51

    Houthi: “Usa e Uk avranno terribili conseguenze”

    “Il nostro Paese è stato sottoposto a un massiccio attacco aggressivo da parte di navi, sottomarini e aerei da guerra americani e britannici. L’America e la Gran Bretagna dovranno essere pronte a pagare un prezzo pesante e a sopportare tutte le terribili conseguenze di questa palese aggressione”. Ad affermarlo è il viceministro degli Esteri del governo Houthi, Hussein al-Ezzi, in una dichiarazione pubblicata dalla tv Al Masirah.