Medio Oriente, diretta – Raid Usa-Gb contro gli Houthi. Biden: pronto a nuovi attacchi. Tajani: “Italia non può partecipare senza sì del Parlamento”

Operazione congiunta in Yemen dopo gli attacchi alle navi nel mar Rosso. La milizia sciita: "Ci saranno terribili conseguenze". Reuters: “L'Italia ha rifiutato di intervenire". Chigi smentisce. Il ministro degli Esteri: "Sostegno agli alleati". Mentre la Spagna si chiama fuori

Aggiornato: 09:25

I fatti più importanti

  • 14:59

    Sunak: “Gli attacchi degli Houthi non potevano restare impuniti”

    “Nell’ultimo mese abbiamo assistito a un aumento significativo del numero di attacchi Houthi contro le navi commerciali nel mar Rosso. Ciò sta mettendo a rischio vite innocenti, sta distruggendo l’economia globale e sta anche destabilizzando la regione. Non si può agire così impunemente ed è per questo che insieme agli alleati abbiamo deciso di intraprendere questa azione”. Lo ha detto il premier britannico Rishi Sunak, commentando l’operazione di stanotte durante la sua visita a Kiev. Secondo il primo ministro, il Regno Unito ha inviato un “segnale forte” ai ribelli.

  • 14:56

    “Biden ha dato l’ordine di preparare il raid già a Capodanno”

    È nel giorno di Capodanno, quando era ancora in vacanza alle Isole Vergini, che il presidente Usa Joe Biden ha dato l’ordine di preparare i piani operativi per i raid condotti la notte scorsa contro i ribelli Houthi. Lo riferiscono fonti dell’amministrazione citate da Politico, spiegando che Biden ha riunito la squadra di sicurezza “in seguito all’ennesimo attacco ad una nave commerciale, la danese Maersk Hangzhou”, e al “diretto intervento delle forze Usa per respingerlo. Nell’incontro, Biden ha dato istruzioni di sviluppare ulteriormente le opzioni militari nel caso fossero necessarie”, sottolineando comunque di voler prima dare “un avviso finale”. Avviso arrivato due giorni dopo, il 3 gennaio, con un joint statement (dichiarazione congiunta) in cui gli Usa e altri 13 Paesi, tra cui l’Italia, minacciavano conseguenze per gli Houthi se gli attacchi non si fossero fermati. L’avvertimento però non è servito: sei giorni dopo, gli Houthi hanno sferrato il loro attacco più intenso, lanciando una raffica di droni e missili contro navi commerciali e militari statunitensi. A quel punto, la situazione è cambiata: Biden ha convocato di nuovo il team di sicurezza e ha incaricato il segretario alla Difesa Lloyd Austin – ancora ricoverato in ospedale per le complicazione di un intervento alla prostata – di dare il via libera ai raid.

  • 14:50

    “Washington ha informato i ribelli prima dell’attacco”

    Gli Stati Uniti hanno “informato gli Houthi prima di effettuare gli attacchi aerei sui loro siti nello Yemen”. Lo riferisce Sky News Arabia citando fonti informate, secondo cui la mossa sarebbe “un’apparente indicazione dell’intenzione degli Stati Uniti di ridurre i danni e di non mobilitare una reazione che avrebbe esacerbato l’escalation nel Mar Rosso”.
    L’emittente panaraba fa anche riferimento a un articolo del Wall Street Journal secondo cui le milizie Houthi avevano già trasferito importanti armi ed equipaggiamenti prima dell’attacco, piazzando missili balistici in rifugi in zone densamente popolate di Sana’a, la capitale yemenita.

  • 14:44

    Madrid: “La Spagna non interverrà nel mar Rosso”

    La ministra della Difesa spagnola, Margarita Robles, ha affermato che la Spagna “non interverrà nel Mar Rosso”, neanche nell’ambito di un’ipotetica missione dell’Ue, su cui gli Stati membri discuteranno la prossima settimana. Parlando con i giornalisti a margine di un evento, Tobles ha affermato che la Spagna “rispetta” le decisioni prese dagli altri Paesi e non si opporrà qualora l’Ue dovesse decidere di intervenire. 

  • 14:41

    Ministero Sanità Gaza: “23.708 morti nella Striscia”

    È salito a 23.708 il conto delle vittime nella Striscia di Gaza dall’inizio dei raid aerei israeliani, lo scorso 7 ottobre. Lo ha dichiarato il ministero della Sanità guidato da Hamas, aggiungendo che oltre sessantamila persone sono rimaste ferite.

  • 13:48

    Ue: “Iniziato processo verso missione navale in Mar Rosso”

    L’Unione Europea ha “iniziato il processo” per arrivare ad istituire una “missione” navale nelle acque che conducono verso il canale di Suez, ma “non commentiamo sulle diverse fasi” decisionali e sugli “scambi con gli Stati membri”, dato che “è tutto confidenziale fino a che non verrà presa una decisione”. Lo dice un portavoce per la politica estera dell’Ue, a proposito del documento riportato stamani dalla Stampa, che parla di una possibile missione navale Ue nel Mar Rosso, forse estesa alle acque del Golfo di Oman, fino allo stretto di Hormuz, volta a contrastare gli attacchi alle navi mercantili degli Houthi yemeniti, che mettono a rischio la navigazione tra il Mediterraneo e l’Oceano Indiana. Il processo per “proporre, discutere e concordare qualsiasi missione Ue è confidenziale e non si svolge in pubblico”, conclude.

  • 13:41

    Londra: “Attacchi in Yemen legali e proporzionati”

    “L’intervento militare per colpire obiettivi accuratamente identificati al fine di declassare efficacemente le capacità degli Houthi e scoraggiare ulteriori attacchi è stato adottato legalmente. Era necessario e proporzionato rispondere agli attacchi degli Houthi e questo era l’unico mezzo fattibile a disposizione per far fronte a tali attacchi“. È quanto si legge in una nota del governo britannico sugli attacchi condotti in Yemen. “Gli Houthi hanno portato avanti dozzine di gravi attacchi alle navi nel Mar Rosso per un periodo prolungato”, si legge ancora nella nota, “le navi battenti bandiera britannica, così come quelle di molti altri Stati, sono state oggetto di tali attacchi. Il 9 gennaio, ciò è culminato in un attacco contro la HMS Diamond, che ha coinvolto più droni. Il governo ritiene che gli attacchi continueranno a meno che non vengano intraprese azioni per scoraggiarli”.

  • 13:37

    Tajani: “Italia non può partecipare a raid senza ok del Parlamento”

    “E’ giusto difendere la libertà di navigazione, noi partecipiamo con una nostra fregata alla missione ‘Atalantà ma non possiamo prendere parte ad azioni di guerra, anche se si tratta di azioni di protezione del traffico marittimo internazionale, senza un’autorizzazione del parlamento. La costituzione non lo permette”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando a margine di un evento a Rimini, in merito all’attacco effettuato questa notte sulle postazione dei ribelli Houthi in Yemen.

  • 12:57

    Reuters: “Italia non ha voluto partecipare al raid”. Chigi smentisce

    L’Italia ha rifiutato di prendere parte attivamente agli attacchi condotti da Stati Uniti e Regno Unito durante la notte contro il gruppo Houthi in Yemen. Lo riferisce alla Reuters una fonte governativa anonima. Un’indiscrezione che fonti di palazzo Chigi smentiscono: “Non è stato mai chiesto all’Italia di partecipare agli attacchi”. Le stesse fonti sottolineano che l’Italia sta lavorando per mantenere bassa la tensione nel Mar Rosso ed è impegnata nella coalizione europea per garantire la circolazione delle navi. Il governo, viene precisato, è stato informato con largo anticipo dell’attacco. Per decidere una partecipazione italiana all’azione militare, peraltro, il governo avrebbe avuto bisogno del via libera parlamentare, cosa che avrebbe reso impossibile una rapida approvazione.

  • 12:35

    Erdoğan: “In Yemen uso sproporzionato della forza”

    “Tutte queste azioni rappresentano un uso sproporzionato della forza”. Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan in riferimento agli attacchi di Usa e Gran Bretagna contro gli Houthi in Yemen. “Vogliono un bagno di sangue nel Mar Rosso”, ha detto il leader turco in un discorso trasmesso dalla tv di Stato Trt dopo avere partecipato alla preghiera del venerdì in una moschea di Istanbul. “Anche Israele sta usando una forza sproporzionata in Palestina”, ha aggiunto.