Strage di Erba – Il pg di Brescia: “Una cascata di prove impossibili da ribaltare”, l’avvocato di parte civile: “Il movente è l’odio gretto”

Folla di cittadini all'ingresso del Tribunale di Brescia dove è in corso l'udienza per la revisione del processo. Azouz Marzouk: "Questa è la mia rivincita, spero nella giustizia". Sia per il procuratore generale che per l'Avvocato dello Stato le istanze di revisione sono inammissibili

Aggiornato: 15:34

  • 10:16

    Strage di Erba, l’avvocato dello Stato: “Non è vero che le condanne si basano solo su tre prove”

    Il procuratore Brescia, Domenico Chiaro, nella relazione iniziale ricorda che non sono, come sostiene la difesa, tre le prove contro Olindo Romano e Rosa Bazzi: ovvero le confessioni, il Dna e la testimonianza di Mario Frigerio. Per l’accusa ci sono anche “ferita di Rosa, le ecchimosi di Olindo, il poderoso movente (il processo che si sarebbe dovuto tenere due giorni dopo la strage, il 13 dicembre 2006), il contatore, il comportamento anomalo degli imputati, lee consulenze sulle lesioni inferte da una mano sinistra meno forte e mano destra più forte. C’è la Bibbia, le lettere religioso, le dichiarazioni al compagno di cella, i colloqui psichiatrici”.

    Per Chiaro la difesa ha avuto un comportamento irrituale. Ma non solo: secondo il magistrato non ci sono nuove intercettazioni, non ci sono nuove tecnologie che per permetterebbero di dare dignità alle consulenze presentate dalla difesa. Il procuratore si è scagliato anche contro il “presunto ritardo mentale di Rosa”. Per Chiaro c’è una “manifesta inammissibilità” delle le istanze di revisione “prive di motivazioni”.

  • 10:06

    Strage di Erba, il procuratore generale contro le “suggestioni mediatiche” e le statue di Olindo e Rosa

    Inizia con un atto d’accusa la relazione dell’avvocato dello Stato, Domenico Chiaro, la fase dibattimentale del processo di revisione per Olindo Romano e Rosa Bazzi. “Non pensavamo che il caso potesse presentare questi sviluppi, non mi riferiscono alle suggestioni mediatiche o irritualità delle richieste ma del can can mediatiaco e l’inopportuno intervento in alcuni trasmissioni – dice il magistrato – Sono stati superati determinati limiti e questo processo va portato nell’alveo della normalità e ritualità processuale. Le decisioni giudiziarie si prendono nelle aule giudiziarie e non altrove”. Secondo l’accusa, che fa un riferimento anche alle statue degli imputati posizionate per poche orea Erba, c’è una manifesta inammissibilità delle istanze di revisione.

  • 09:43

    Strage di Erba, Olindo Romano e Rosa Bazzi “non autorizzano” le riprese

    La Corte d’appello di Brescia ha accolto la richiesta degli imputati, Olindo Romano e Rosa Bazzi, di non essere ripresi. I giudici si sono ritirati brevemente per decidere sulla richiesta. 

  • 09:39

    Strage di Erba, Azouz Marzouk: ““Sono emozionato, stiamo avendo la nostra rivincita”

    “Sono emozionato, stiamo avendo la nostra rivincita. Inizialmente pensavo che Olindo e Rosa fossero colpevoli, poi già nel primo anno dopo il massacro ho cambiato idea e ora credo che non è stata fatta giustizia. Oggi possono riparare”. Lo spiega Azouz Marzouk, marito e padre di due delle vittime della strage di Erba, entrando nell’aula di Brescia dove inizierà l’udienza del processo di revisione. “La pista della droga è quella che tutti vogliono far credere, ma mi danneggia visto che mi sto trasferendo in Italia. Credo non sia stata fatta giustizia e ora spetta ai giudici farla” conclude Azouz Marzouk. Il marito e padre di due vittime da tempo è diventato uno dei principali fautori della “corrente innocentista”, per le sue affermazioni è stato condannato in primo grado per diffamazione della famiglia Castagna. 

  • 09:32

    Strage di Erba, le prove contro Olindo Romano e Rosa Bazzi: le tre sentenze

    Le intercettazioni, le due confessioni, il Dna, la testimonianza del sopravvissuto, gli appunti su una Bibbia. In attesa dell’inizio dell’udienza dibattimentale vale la pena rileggere gli atti del processo che ha portato alla condanna di Olindo Romano e Rosa Bazzi all’ergastolo per il massacro, con una spranga e coltelli, di Raffaella Castagna, del figlio Youssef Marzouk, della madre Paola Galli, della vicina di casa Valeria Cherubini e per il ferimento del marito Mario Frigerio. Le prove, che in questi giorni, appaiono ad alcuni il frutto di suggestioni da smontare sono state raccolte durante il dibattimento nel contraddittorio delle parti. Sono tre le sentenze di condanna per gli imputati (leggi l’articolo)

  • 09:29

    Strage di Erba, i testi della difesa e la “nuova prova” sulle confessioni

    Gli avvocati Fabio Schembri, Nico D’Ascola, Luisa Bordeaux e Patrizia Morello, hanno citato poco più di una decina di testimoni per l’udienza: la maggior parte dei quali indicati nell’istanza di revisione. Nell’elenco figurano il carabiniere Carlo Fadda in merito “al prelievo sulla traccia ematica rinvenuta nell’auto di Olindo”, Abdi Kais, amico di Azouz Marzouk, il marito di Raffaelle Castagna e Luca Ganzetti, amico di Raffaella, sulle presunte intercettazioni mancanti.

    Ci sarebbe poi la “nuova prova”, ottenuta dai loro legali su come le confessioni che definiscono “false”, di Olindo e Rosa poi ritrattate, possano essere state determinate da disturbi cognitivi e psicologici. Per spiegare come i coniugi si siano inizialmente addossati la responsabilità dell’omicidio di quattro persone e del ferimento grave di una quinta i legali alla richiesta di revisione hanno allegato elaborati di esperti che hanno “rilevato disturbi psicopatologici in Olindo e Rosa e deficit cognitivi importanti in Rosa”. Elementi non valutati nei precedenti processi e che, invece, costituiscono una “nuova prova” ottenuta con una “consulenza multidisciplinare”.

  • 09:21

    A Brescia decine di persone in coda per assistere all’udienza sulla strage di Erba

    Sono già decine le persone in coda per poter entrare nel nell’aula del Palazzo di Giustizia di Brescia in cui si discuterà della richiesta di revisione della sentenza che ha condannato all’ergastolo Olindo Romano e Rosa Bazzi per la strage di Erba dell’11 dicembre del 2006 (quattro morti, tra cui un bambino di due anni e un ferito grave). I legali della coppia puntano su prove nuove, a loro avviso, che potrebbero portare alla assoluzione a 18 anni dell’eccidio. Tra la gente in coda anche giovani: “Siamo qui per curiosità, sono anni che ne sentiamo parlare”. In aula dovrebbero esserci sia Olindo e Rosa, in carcere dal gennaio 2007. La coppia in un primo momento aveva confessato per poi ritrattare. 

  • 09:20

    Strage di Erba, oggi al via udienza per revisione processo

    Prende il via oggi a Brescia il processo di revisione della sentenza per la strage di Erba. Oggi è in programma la prima udienza per la richiesta di revisione del processo a carico di Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati per la strage nella cittadina in provincia di Como dell’11 dicembre 2006. I due coniugi, nel 2011, sono stati condannati all’ergastolo, in via definitiva, per la morte di quattro persone: Raffaella Castagna, suo figlio Youssef Marzouk di appena due anni, la madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini. I due sono accusati anche del tentato omicidio di Mario Frigerio, marito di Cherubini, e unico sopravvissuto alla mattanza per una malformazione alla carotide. Durante l’udienza davanti alla corte d’Appello di Brescia, la difesa di Bazzi e Olindo presenterà i nuovi elementi.