Israele: “Piena adesione della Palestina all’Onu? Immorale anche solo considerarla”. Usa a Tel Aviv: “Preoccupati per azione a Rafah”
In attesa di capire quale sarà la reazione di Israele all'ultimo attacco di Teheran, la diplomazia silenziosa continua a lavorare per evitare un allargamento del conflitto. L'Iran minaccia attacchi ai siti nucleari israeliani
Aggiornato: 23:04
I fatti più importanti
- Usa a Israele: "Preoccupati per operazione a Rafah"
- Gli Usa voteranno contro l'adesione a pieno titolo della Palestina
- Iran all'Onu: "Se Israele ci attacca lo rimpiangerà"
- Israele: "Immorale considerare adesione della Palestina"
- Media: "Usa negano l'ok all'operazione a Rafah"
- Onu, voto su ammissione Palestina anticipato a oggi
- Guterres (Onu): "In Medio Oriente si rischia una guerra regionale"
- Gallant: "Israele è libero di fare ciò che vuole"
- Tass: "L'Iran minaccia di attaccare i siti nucleari israeliani"
- Fonti Usa: "Improbabile un attacco all'Iran prima della fine della Pasqua ebraica"
- Fonti Egitto: "Ok Usa all'invasione di Rafah in cambio di un non allargamento del conflitto con l'Iran"
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09:57
Nyt: “Israele ha calcolato male la risposta dell’Iran al raid sul consolato di Damasco”
Israele ha calcolato male la risposta che l’Iran avrebbe dato all’attacco che ha distrutto il consolato di Teheran a Damasco. E questo errore di calcolo potrebbe causare la tanto temuta escalation nella regione. Lo scrive il New York Times citando diversi funzionari americani coinvolti in discussioni ad alto livello dopo l’attacco e un alto funzionario israeliano. “Gli israeliani hanno commesso un grave errore di calcolo pensando che l’Iran non avrebbe reagito con forza”, afferma il quotidiano. Il New York Times scrive che i funzionari statunitensi erano arrabbiati per essere stati informati solo pochi minuti prima dell’attacco israeliano a Damasco e per il fatto che non era stato comunicato loro il suo significato. Due funzionari israeliani hanno riferito al New York Times che i piani per l’attacco erano iniziati due mesi prima che fosse portato a termine e che è stato approvato dal gabinetto di guerra il 22 marzo.
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09:28
Borrell: “Insistere con Israele affinché non attacchi Rafah”
“Attaccare Rafah, dove un milione e settecentomila persone sono nelle strade sarebbe una catastrofe umanitaria perché queste persone non avrebbero nessuna possibilità di difendersi. Il presidente Biden e i leader europei sono chiari con Israele, non attaccare Rafah, e bisogna continuare a premere in questa direzione”. Lo ha detto l’alto rappresentante Ue Josep Borrell ai giornalisti al G7 di Capri, rispetto all’ipotesi di un possibile via libera occidentale all’operazione di Rafah in cambio della rinuncia di Israele ad un’escalation con l’Iran.
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08:43
Fonti Usa: “Improbabile un attacco all’Iran prima della fine della Pasqua ebraica”
È improbabile che Israele attacchi l’Iran prima della fine della Pasqua ebraica che comincia lunedì 22 aprile e termina il 29. Lo ha detto una fonte Usa all’emittente Abc, ripresa dai media israeliani. La stessa fonte ha tuttavia aggiunto che “tutto può sempre cambiare”. Poi ha sottolineato che i comandanti dei Pasdaran e l’altra leadership iraniana sono ancora in una situazione di allarme elevato, con alcuni nascosti in case sicure e strutture sotterranee.
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08:40
Fonti Egitto: “Ok Usa all’invasione di Rafah in cambio di un non allargamento del conflitto con l’Iran”
Una fonte egiziana ha detto al giornale arabo di base a Londra ‘Al-Araby Al-Jadeed’che gli Usa hanno concordato con il piano per un’azione militare a Rafah in cambio di un attacco limitato all’Iran. Lo ha riferito Haaretz, ma al momento non ci sono conferme in Israele.
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08:39
Israele colpisce obiettivi di Hezbollah in Libano
Dopo i lanci di ieri dal Libano, l’esercito israeliano durante la notte ha colpito “obiettivi terroristici degli Hezbollah” nell’area di Khiam, “incluse una serie di infrastrutture del terrore e altre militari”. “Inoltre – ha detto il portavoce militare – i soldati hanno sparato per rimuovere una imminente minaccia nell’area”.