Risultati elezioni comunali, Firenze e Bari al ballottaggio (col Pd avanti). Ancora in bilico gli scrutini a Lecce e Perugia – La diretta

Il centrosinistra conquista Cagliari e Sassari e tiene Bergamo, il centrodestra conferma Pescara e Ferrara. Nel capoluogo toscano e in quello pugliese, le maggiori città al voto, Funaro e Leccese vanno al secondo turno in vantaggio. Alle regionali in Piemonte confermato il forzista Cirio

Aggiornato: 23:10

I fatti più importanti

  • 14:16

    Exit Poll: Piemonte verso la conferma di Cirio

    Una (prevista) vittoria larga del centrodestra nelle Regionali del Piemonte, con la riconferma del governatore Alberto Cirio, centrosinistra in vantaggio alle Comunali in tutt’e 4 i capoluoghi di Regione che devono scegliere il nuovo sindaco (in un caso, a Cagliari, la vittoria sarebbe al primo turno). E’ la sintesi dei risultati degli exit poll di Swg e Opinio (rispettivamente per il TgLa7 e Porta a Porta) sulle amministrative. Lo scrutinio, quindi il calcolo effettivo dei voti, inizierà alle 14 di lunedì 10 giugno.

    In Piemonte Cirio – appoggiato dall’intero centrodestra – distaccherebbe di parecchio le avversarie: si attesterebbe su una percentuale in una forbice tra il 50 e il 54 per centro, contro il 34-38 di Gianna Pentenero (sostenuta dal centrosinistra). Sarah Disabato, candidata del M5s, non andrebbe oltre un dato tra il 7 e il 9 per cento.

  • 14:13

    Comunali, gli exit poll: Zedda vince a Cagliari, Ferdinandi avanti a Perugia

    Cagliari ce la farebbe al primo turno il candidato del centrosinistra unito Massimo Zedda, che è già stato sindaco della città tra il 2011 e il 2019: secondo gli exit poll è addirittura a cavallo del 60 per cento. La candidata del centrodestra, Alessandra Zedda, avrebbe tra il 31 e il 35 per cento. Vale la pena ricordare che Cagliari finora era stata amministrata da Paolo Truzzu, esponente di Fratelli d’Italia, poi candidato (sconfitto) alle Regionali della Sardegna.

    Firenze Sara Funaro (centrosinistra) precede Eike Schmidt (centrodestra): la prima, assessora uscente ed esponente del Pd sostenuta solo da una parte della coalizione, avrebbe conquistato tra il 42 e il 46 per cento, mentre l’ex direttore degli Uffizi avrebbe tra il 30 e il 34 per cento. A seguire ci sono Stefania Saccardi (Italia Viva) e Cecilia Del Re (liste civiche ancora di centrosinistra), entrambe con voti tra il 6 e l’8 per cento.

    Bari è in ampio vantaggio Vito Leccese (Pd e altri del centrosinistra) con uno spettro di voti tra il 42 e il 46 per cento, davanti a Fabio Romito, candidato del centrodestra (31-35). Michele Laforgia, sostenuto da M5s e Sinistra Italiana, si fermerebbe a una percentuale tra il 20 e il 24 per cento.

    Infine, per quanto riguarda i capoluoghi di Regione, c’è Perugia, dove finora ha governato il centrodestra: qui rischia di vincere al primo turno la candidata del centrosinistra, Vittoria Ferdinandi, accreditata di una percentuale tra il 49 e il 53 per cento davanti all’esponente del centrodestra Margherita Scoccia (44-48).

    Per quanto riguarda le altre città a Bergamo il centrosinistra manterrebbe la guida del Comune in un modo per certi versi sorprendente: il sindaco uscente Giorgio Gori (candidato alle Europee dopo i due mandati da primo cittadino) lascerebbe la poltrona a Elena Carnevali (Pd) in testa con una forchetta tra il 53 e il 57 per cento. Segue il candidato del centrodestra Andrea Pezzotta tra il 39 e il 43. Il candidato del Movimento 5 Stelle è tra il 3 e il 5 per cento.

    Sul filo del 50 per cento i tre candidati di centrodestra a PotenzaPescara Campobasso. Nel primo caso Francesco Fanelli (47,5-51,5) sopravanza Vincenzo Telesca (Pd) che è al 21-25%. Segue Pierluigi Smaldone (candidato del M5s) che ha una percentuale tra il 14 e il 18. Anche Francesco Giuzio (che ha tra l’8 e il 12 per cento), che guida la lista “Basilicata possibile“, è un candidato di area progressista. Nella città abruzzese tenta la riconferma il sindaco Carlo Masci (47,5-51,5) che precede Carlo Costantini (centrosinistra) che prenderebbe tra il 34 e il 38. Seguono i candidati di liste civiche Domenico Pettinari (9-11%) e l’ex deputato del Pd Gianluca Fusilli (3.5-5.5%). Infine nella città molisana il candidato di centrodestra Aldo De Benedettis ha una forchetta tra il 49 e il 53 per cento, seguito dalla candidata di centrosinistra Marialuisa Forte con il 31-35. Al terzo posto Pino Ruta (14-18), anche lui candidato di area progressista.

    Lo stesso scenario avviene a Caltanissetta: in Sicilia la soglia per l’elezione al primo turno è al 40 per cento ed è lì sopra che balla l’esponente del centrodestra Walter Tesauro (37-41 per cento) che precede Annalisa Petitto (sostenuta dal centrosinistra, 30-34). Roberto Gambino (M5s) con 21-25% è terzo.

  • 13:57

    Affluenza in calo alle amministrative, anche in Piemonte

    Affluenza in calo anche per le elezioni amministrative. Per le elezioni regionali in Piemonte si è recato alle urne il 55,3% degli aventi diritto, il dato precedente del 2019 era il 63,34%. In questa tornata elettorale si votava anche per 3.700 Comuni e l’affluenza è stata del 62,6%, anche in questo caso in calo rispetto al dato precedente del 67,75%.

  • 13:55

    Comunali, affluenza definitiva al 62,6%

    Per il primo turno delle Comunali è andato a votare il 62,6% degli aventi diritto. E’ quanto emerge dai dati del Viminale pubblicati sul portale Eligendo. Il dato è definitivo, sono state scrutinate tutte le 19.578 sezioni. Interessati al voto oltre 3mila comuni, tra questi sei capoluoghi di regione e tre di provincia. Il Lazio è la prima regione nella classifica dell’affluenza con il 69,65%, seguita dalla Campania con il 67,64%, poi l’Umbria con il 67,58%, le Marche con 63,04% e l’Emilia Romagna con il 62,69%.