Israele-Iran, secondo gli Usa l’attacco di Teheran può iniziare nelle prossime 24-48 ore – La diretta

Il ministro di Tel Aviv Gallant: "Ci prepariamo a tutto, anche ad attaccare". Teheran: "Non vogliamo escalation ma abbiamo il diritto di difenderci". Per Smotrich "bloccare tutti gli aiuti umanitari a Gaza sarebbe giusto, anche se dovessero morire 2 milioni di civili” (leggi)

Aggiornato: 17:16

  • 17:16

    L’Organizzazione della cooperazione islamica si riunirà mercoledì: “Iran potrebbe ritardare l’attacco”

    L’Organizzazione della cooperazione islamica (Oci) terrà mercoledì a Gedda una sessione straordinaria a livello di ministri degli Esteri “per discutere dei crimini continuati dell’occupazione israeliana contro il popolo palestinese, compreso l’assassinio di Ismail Haniyeh e la sua aggressione contro la sovranità dell’Iran”. Lo annuncia la stessa Oci in una nota, accogliendo una richiesta arrivata da Teheran. Secondo alcuni osservatori, è possibile che l’Iran aspetti l’esito di quella riunione per lanciare la rappresaglia annunciata contro Israele, anche se gli americani ritengono probabile l’attacco nelle prossime ore, come dimostrerebbe l’incontro annunciato per le 20.15 del team della sicurezza nazionale alla Casa Bianca con Joe Biden. A Teheran saranno a quel punto le 22, ora in cui sarà chiaro se l’Iran è pronto a lanciare l’attacco. L’Oci è un’organizzazione internazionale con una delegazione permanente presso le Nazioni Unite. Rappresenta 56 Stati dell’Europa, Vicino Oriente, Medio Oriente, America meridionale, Africa, Asia centrale e del Subcontinente indiano.

  • 17:08

    Mosca e Riad: “Cessate il fuoco immediato nel conflitto israelo-palestinese”

    L’inviato speciale russo per il Medio Oriente, Mikhail Bogdanov, e l’ambasciatore dell’Arabia Saudita a Mosca, Abdel Rahman bin Suleiman Al-Ahmad, hanno lanciato un appello a un “cessate il fuoco immediato nel conflitto israelo-palestinese” al fine di favorire una “de-escalation della situazione militare e politica estremamente tesa in Medio Oriente”. Lo riferisce il ministero degli Esteri russo, citato dalla Tass, al termine di un incontro tra i due tenuto oggi a Mosca.

  • 17:05

    Borrell: “Israele chiarisca su distruzione infrastrutture salvavita a Gaza, è crimine di guerra”

    “L’Unione europea è seriamente preoccupata per la continua distruzione di infrastrutture civili chiave, tra cui un impianto di trattamento delle acque a Rafah, e si unisce alle richieste internazionali di chiarezza su questo incidente”. Lo afferma in una nota l’Alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell. “La catastrofe umanitaria in continuo peggioramento a Gaza sta creando condizioni di pericolo di vita per una popolazione civile già gravemente indebolita che continua a essere soggetta a fame e ripetuti spostamenti in campi tendati sovraffollati per il decimo mese consecutivo, senza una fine in vista e senza un posto dove andare – continua -. Siamo profondamente preoccupati per il crollo dei sistemi igienico-sanitari, di gestione dei rifiuti solidi e sanitari, che causa la diffusione di malattie, tra cui poliomielite, infezioni della pelle e delle vie respiratorie, in particolare tra i bambini”. “Ricordiamo che colpire infrastrutture critiche salvavita costituisce un crimine di guerra e sollecitiamo tutte le parti a prendere tutte le precauzioni possibili per evitare danni ai civili, agli operatori umanitari e alle infrastrutture civili critiche”, sottolinea il capo della diplomazia europea.

  • 17:03

    Turchia: “Israele vuole danneggiare il negoziato per la tregua”

    “In questi giorni in cui i colloqui sul cessate il fuoco con i palestinesi erano fruttuosi, Israele ha tentato di danneggiare il negoziato, con uno sleale assassinio del principale negoziatore”, il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, ucciso a Teheran la scorsa settimana. Lo ha affermato il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, durante una conferenza stampa al Cairo con l’omologo egiziano, Badr Abdelatty, trasmessa dalla tv di Stato turca Trt. Il premier israeliano Benyamin “Netanyahu non cerca la pace, sta cercando di dare fuoco all’intera regione. La situazione a Gaza rivela il suo vero ruolo”, ha aggiunto Fidan.

  • 15:48

    Lufthansa prolunga lo stop ai voli per Tel Aviv: esteso fino al 12 agosto

    Il gruppo Lufthansa, che include Brussels Airlines, non opererà alcun volo per la città israeliana di Tel Aviv almeno fino al 12 agosto a causa delle crescenti tensioni in Medio Oriente. Brussels Airlines normalmente vola cinque volte a settimana da e per Tel Aviv. Giovedì, la compagnia aerea belga ha annunciato che non avrebbe operato voli per la città israeliana fino all’8 agosto e oggi ha aggiunto almeno altri quattro giorni. Lo riporta l’agenzia di stampa Belga. Anche Lufthansa e Swiss stanno cancellando i voli per Tel Aviv. Lufthansa aveva precedentemente cancellato i voli per la capitale libanese Beirut, dopo che un attacco missilistico attribuito a Hezbollah aveva ucciso 12 adolescenti sulle alture del Golan annesse da Israele. Anche Transavia e Air France hanno sospeso i voli per Beirut fino a nuovo avviso.

  • 15:28

    Onu: “Azione urgente per una de-escalation in Medio Oriente”

    “Un’azione urgente” per evitare un conflitto “più ampio” in Medio Oriente è stata chiesta dall’Alto commissario per i diritti umani dell’Onu, Volker Türk, in merito ai timori di un’escalation militare tra l’Iran e i suoi alleati da una parte e Israele dall’altra. “Sono profondamente preoccupato per il crescente rischio di un conflitto più ampio in Medio Oriente ed esorto tutte le parti, così come gli Stati che hanno influenza, ad agire con urgenza per una de-escalation”, ha detto Türk in un comunicato.

  • 15:02

    Gallant: “Ci prepariamo a tutto, anche ad attaccare”

    Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha visitato il centro di comando sotterraneo dell’aeronautica militare, presso il quartier generale dell’esercito a Tel Aviv. “I nostri nemici stanno valutando attentamente i loro passi grazie alle capacità che avete dimostrato nell’ultimo anno. Tuttavia, dobbiamo prepararci a tutte le possibilità, inclusa una rapida transizione all’offensiva”, ha detto il ministro, come riferisce il suo ufficio. Gallant ha preso visione dei preparativi dell’aeronautica “alla luce degli sviluppi in materia di sicurezza” e “delle possibilità di azioni offensive in tutti i settori di combattimento”.

  • 13:52

    Gallant sul colloquio con “l’amico” Crosetto: “L’ho aggiornato sulle minacce poste dall’Iran”

    Colloquio tra il ministro della Difesa israeliano e il collega italiano, mentre si attende il possibile attacco iraniano contro Israele. Ne dà notizia su X Yoav Gallant, che scrive: “Ho parlato con il mio amico ministro della Difesa italiano Guido Crosetto, aggiornandolo sugli sviluppi della sicurezza e sulle minacce poste dall’Iran e dai suoi proxies. Abbiamo discusso della preparazione e della cooperazione dell’Idf con i nostri alleati”. “Grazie Ministro, per la sua solidarietà, leadership e posizione ferma riguardo alla questione iraniana”, scrive ancora Gallant, secondo cui “si è discusso anche dell’immediata importanza di raggiungere un accordo per la restituzione degli ostaggi”. “Invitiamo i nostri partner a stare dalla parte di Israele in questo momento”, esorta infine il ministro.

  • 13:22

    Cnn: “Israele ha distrutto solo tre dei 24 battaglioni di Hamas”

    Quasi la metà dei battaglioni di Hamas nel centro e nel nord di Gaza ha ripristinato parte delle proprie capacità di combattimento, nonostante oltre nove mesi di guerra. Lo afferma un’inchiesta della Cnn insieme con il Critical Threats Project dell’American Enterprise Institute, dell’Institute for the Study of War. L’esito dell’analisi sembra contraddire le affermazioni del premier israeliano Benyamin Netanyahu, secondo cui Israele avrebbe inferto un duro colpo alle capacità di combattimento di Hamas. Per l’emittente Usa solo tre dei 24 battaglioni di Hamas sono stati distrutti, otto sono ancora efficaci e i restanti sono stati degradati.

  • 12:21

    Smotrich: “Bloccare gli aiuti a Gaza sarebbe giusto, anche se dovessero morire 2 milioni di civili”

    Il ministro delle Finanze israeliano di ultradestra Bezalel Smotrich ha dichiarato che, secondo lui, bloccare gli aiuti umanitari alla Striscia di Gaza è “giustificato e morale”, anche se ciò dovesse far morire di fame 2 milioni di civili, aggiungendo tuttavia che la comunità internazionale non permetterà che ciò accada. “Stiamo portando aiuti perché non c’è scelta”, ha detto Smotrich a una conferenza. “Nessuno ci lascerà causare la morte di fame di due milioni di civili, anche se potrebbe essere giustificato e morale finché i nostri ostaggi non saranno restituiti. Viviamo oggi in una certa realtà, abbiamo bisogno di legittimità internazionale per questa guerra”, ha detto.