Israele-Iran, la diretta – Jet di Tel Aviv a bassa quota su Beirut. Il capo di Hezbollah Nasrallah: “Attaccheremo, l’attesa è già una punizione”

Dopo l'uccisione di Haniyeh, si attende la reazione dell'Iran. Per il New York Times la Russia ha consegnato a Teheran sistemi di difesa aerea. “Non vogliamo espandere la guerra, ma risponderemo”, ha detto il presidente Pezeshkian. Giallo sulla nomina del nuovo capo di Hamas (leggi)

Aggiornato: 19:03

  • 09:47

    New York Times: “Mosca ha iniziato a consegnare armi all’Iran”

    Citando alcuni funzionari iraniani il New York Times riporta che la Russia ha iniziato a consegnare all’Iran apparecchiature avanzate di difesa aerea e radar, dopo che Teheran ha chiesto al Cremlino le armi. Mentre i media locali iraniani hanno riferito che l’Iran ha richiesto le attrezzature, un membro delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche e un altro funzionario hanno confermato al Nyt che non solo la richiesta era stata fatta, ma che le consegne erano iniziate. Il Times non ha specificato quali equipaggiamenti Teheran abbia richiesto a Mosca o quali siano stati consegnati. L’Iran possiede già alcuni sistemi di difesa aerea S-300 di fabbricazione russa, anche se Mosca possiede ora il sistema più avanzato S-400. La notizia giunge mentre i media statali iraniani riferiscono dell’incontro ieri tra il nuovo presidente, Masoud Pezeshkian, e il capo del Consiglio di Sicurezza russo, Sergei Shoigu

  • 09:44

    Wall Street Journal: “Negli ultimi giorni l’Iran ha spostato lanciamissili”

    Negli ultimi giorni l’Iran ha spostato lanciamissili e condotto esercitazioni militari. Lo riporta il Wall Street Journal che cita funzionari statunitensi. Ciò potrebbe indicare che si sta preparando a lanciare un attacco nei prossimi giorni, come ampiamente riportato.

  • 09:42

    Pezeskhian a Shoigu: “Non vogliamo espandere la guerra, ma risponderemo a Israele”

    “L’Iran non vuole espandere la guerra e la crisi nella regione, ma il regime sionista riceverà sicuramente una risposta per i suoi crimini e la sua insolenza”, ha detto il presidente iraniano, Massoud Pezeshkian, in un incontro ieri sera con il segretario del Consiglio di Sicurezza russo Sergei Shoigu, a Teheran. “Le azioni criminali di Israele a Gaza e l’assassinio del capo politico di Hamas Ismail Haniyeh sono la chiara indicazione della violazione di tutte le leggi internazionali”, ha proseguito. Pezeshkian ha poi affermato che le relazioni con la Russia sono una priorità per l’Iran, in quanto “Mosca è stata un partner strategico e un amico dei tempi difficili per Teheran”.

  • 09:39

    Biden: “Pronti a difendere Israele e le nostre truppe”

    “Poco fa io e la vicepresidente siamo stati informati nella Situation Room sugli sviluppi in Medio Oriente. Abbiamo ricevuto aggiornamenti sulle minacce poste dall’Iran e dai suoi alleati, sugli sforzi diplomatici per ridurre le tensioni regionali e sui preparativi per supportare Israele qualora venisse nuovamente attaccato”. La ha scritto su X Joe Biden poco dopo la notizia dell’attacco alla base Usa di Ain al-Asad in Iraq, postando una foto del team della sicurezza nazionale. “Abbiamo anche discusso i passi che stiamo intraprendendo per difendere le nostre forze e rispondere a qualsiasi attacco contro il nostro personale nel modo e nel luogo che preferiamo”, ha aggiunto.

  • 09:35

    Razzi sulla base Usa di Ain al-Asad: feriti diversi militari

    Nella tarda serata di ieri diversi militari americani sono rimasti feriti dopo il lancio di razzi sulla base di Ain al-Asad in Iraq. Lo hanno riferito tre fonti diverse all’agenzia di stampa Reuters e lo ha confermato un portavoce del Pentagono. “Oggi si è verificato un presunto attacco missilistico contro le forze statunitensi e della coalizione presso la base aerea di Al-Asad, in Iraq. Le prime indicazioni sono che diversi membri del personale statunitense sono rimasti feriti”, ha affermato.

  • 22:17

    L’Iran si prepara: “Vogliamo punire Israele, ma non la guerra”

     I segnali che la clessidra stia arrivando agli ultimi granelli ci sono tutti. Lunedì 5 agosto gli ambasciatori e i capi missione residenti a Teheran sono stati convocati per un incontro con il ministro degli Esteri iraniano Ali Bagheri Kani: lo scopo era affermare definitivamente la volontà di rispondere a Israele con una rappresaglia. Decisa dalla repubblica islamica in seguito all’uccisione del capo politico di Hamas Ismail Haniyeh nella foresteria dei pasdaran a Teheran. Che lo ospitavano in occasione dell’insediamento del nuovo presidente. “L’Iran intraprenderà un’azione per punire, ma non cerca di aumentare le tensioni nella regione“, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri Nasser Kanani. Che ha argomentato: “La repubblica islamica, basandosi sul suo diritto intrinseco fondato sui principi del diritto internazionale di punire l’aggressore, intraprenderà un’azione seria e deterrente con forza, determinazione e fermezza”.