Israele-Iran, Tel Aviv: “Informati da Teheran, vogliono attaccarci”. L’Onu ne caccia 9 dall’Unrwa: “Forse coinvolti nel 7 ottobre”
Per gli Usa l'attacco a Tel Aviv può scattare nelle prossime 24 ore. Teheran: "Non vogliamo escalation ma abbiamo il diritto di difenderci" (leggi). Per il ministro Smotrich "giusto bloccare aiuti a Gaza, anche se dovessero morire 2 milioni di civili”. Vertice nella Situation room con Biden e Harris, razzi su base Usa in Iraq
Aggiornato: 09:08
I fatti più importanti
- Idf: "Ucciso comandante d'elite di Hezbollah"
- Idf: "Nessuna modifica a linee guida sui civili"
- Biden, vertice col team sulla Sicurezza nazionale
- Razzi contro base in Iraq che ospita truppe Usa
- Biden-Harris in Situation Room la crisi in Medio Oriente
- Gallant: "Coordinate le attività di difesa contro l'Iran"
- L'Onu ammette: "Nove dipendenti dell'Unrwa forse coinvolti negli attacchi del 7 ottobre"
- Biden convoca il team di Sicurezza nazionale alla Casa Bianca
- L’Organizzazione della cooperazione islamica si riunirà mercoledì: "Iran potrebbe ritardare l'attacco"
- Gallant: "Ci prepariamo a tutto, anche ad attaccare"
- Smotrich: "Bloccare gli aiuti a Gaza sarebbe giusto, anche se dovessero morire 2 milioni di civili"
- Iran: "Non vogliamo escalation ma dobbiamo punire l'aggressione di Israele"
- Israele: "Ucciso il ministro dell'Economia di Hamas"
- Media Tel Aviv: "Israele potrebbe colpire preventivamente l'Iran"
- Axios: secondo gli Usa l'Iran può attaccare entro 24-48 ore
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10:17
Giappone ai connazionali: “Lasciate il Libano finché ci sono voli disponibili”
Il ministero degli Esteri giapponese ha emesso un avviso di viaggio invitando i cittadini giapponesi in Libano a lasciare il Paese in seguito alle crescenti tensioni in Medio Oriente. Dato il “deterioramento della situazione”, si consiglia ai cittadini giapponesi “di prendere in considerazione la possibilità di partire mentre i voli commerciali sono ancora disponibili” e anche di astenersi dal recarsi in quell’area “per qualsiasi motivo”, si legge nella nota.
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10:13
“Usa autorizzeranno Israele a riprendere la guerra a Gaza dopo l’accordo”
Secondo i media israeliani, gli Stati Uniti sono disposti a garantire a Israele di poter riprendere i combattimenti contro Hamas a Gaza, dopo la prima fase dell’accordo per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi. Yedioth Ahronoth e Haaretz riferiscono che Washington non ha ancora fornito una garanzia scritta, come chiesto dal premier Benyamin Netanyahu, ma ha accettato in linea di principio di fornirla se l’accordo si concretizzerà.
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09:38
Anche la Spagna invita i suoi cittadini a lasciare il Libano
Il governo spagnolo consiglia ai cittadini iberici di “non andare in Libano”, vista la sua “situazione attuale”, e chiede ai connazionali che si trovino lì, “in particolar modo se il loro soggiorno è temporaneo”, di lasciare il Paese “utilizzando i mezzi commerciali esistenti”: è quanto si legge nella pagina del Ministero degli Esteri riservata alle raccomandazioni di viaggio ufficiali per il Libano. Madrid avverte infatti del fatto che, “considerato il contesto generale di instabilità, episodi di violenza, anche armata, e proteste possono verificarsi in qualunque zona del Libano”, motivo per cui “si consiglia di evitare manifestazioni e assembramenti”.
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09:30
Media Tel Aviv: “Israele potrebbe colpire preventivamente l’Iran”
Se Israele dovesse avere prove certe di un imminente attacco da parte di Teheran, prenderebbe in considerazione l’idea di colpire preventivamente l’Iran. Lo hanno riferito i media israeliani dopo che, nella serata del 4 luglio, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha convocato i responsabili della sicurezza per una riunione. Secondo quanto riportato, Israele non sa esattamente cosa aspettarsi dall’Iran e dai suoi alleati e sta quindi valutando un’ampia gamma di opzioni su come rispondere al meglio a un eventuale attacco o come prevenirlo. Durante l’incontro con Netanyahu, è stata discussa l’opzione di colpire l’Iran come misura deterrente, ha riferito Ynet, sebbene i funzionari della sicurezza abbiano sottolineato che tale mossa sarebbe stata autorizzata solo se Israele avesse ricevuto informazioni di intelligence certe che confermassero che Teheran sta per lanciare un attacco.
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09:04
Iran, “Abbiamo il diritto di difendere sicurezza e sovranità dopo aggressione Israele”
“L’Iran utilizzerà sicuramente il suo diritto legittimo e intrinseco per difendere la propria sicurezza, sovranità e integrità territoriale e, quindi, creare un deterrente contro le misure aggressive di Israele”. È quanto ha affermato il ministro degli Esteri ad interim iraniano, Ali Bagheri, in una conversazione telefonica ieri con il ministro degli Esteri sloveno, Tanja Fajon, in riferimento alla recente uccisione del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, a Teheran. “L’Iran è sorpreso dal silenzio degli europei e del Consiglio di sicurezza dell’Onu sull’aggressione israeliana alle aree civili dello Yemen, del Libano e di Teheran”, ha detto Bagheri.
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08:56
Media Libano: “Due morti in un attacco di droni israeliani”
I media libanesi riferiscono che due persone sono rimaste uccise in un attacco di droni israeliani a Mays al-Jabal, nel Libano meridionale. Lo riferisce L’Orient Le Jour.
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08:52
Israele, attacco aereo di Hezbollah nel nord del Paese: “Feriti un ufficiale e un soldato”
Un ufficiale e un soldato dell’esercito di Israele (Idf) sono rimasti feriti in modo non grave nella notte ad Ayelet HaShahar, nel nord del Paese, in seguito a un attacco aereo del Libano, rivendicato da Hezbollah. Lo riporta lo stesso Idf sul suo canale Telegram, senza specificare però il tipo di arma utilizzata nell’attacco. “Nell’alta Galilea sono stati identificati numerosi obiettivi aerei sospetti provenienti dal Libano – si legge nel post -. Sono stati lanciati diversi intercettori verso gli obiettivi ed è stata identificata una caduta vicino ad Ayelet HaShahar”. L’Idf riferisce poi che i due feriti “sono stati portati in ospedale per ricevere cure mediche”.
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08:43
La Turchia esorta i suoi connazionali a lasciare il Libano
Ankara ha invitato i propri cittadini a non recarsi in Libano e quelli che già si trovano nel Paese ad andarsene, nel contesto delle tensioni tra Israele e Iran, in seguito all’uccisione del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, a Teheran. “A causa dei recenti sviluppi nella nostra regione, esiste la possibilità che la situazione della sicurezza in Libano si deteriori rapidamente”, si legge in un comunicato del ministero degli Esteri di Ankara che invita i turchi a “evitare di recarsi in Libano a meno che non sia essenziale” mentre “a coloro che non hanno bisogno di rimanere in Libano si consiglia di lasciare” il Paese.
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