Medio Oriente, la diretta – Blinken: “Spetta a Sinwar decidere sulla tregua a Gaza”. Hamas: “Il nuovo leader proseguirà i negoziati”

Il segretario di Stato commenta la nomina del successore di Ismail Haniyeh al vertice del gruppo islamista (leggi): Sinwar "è stato e rimane colui che deve decidere sul cessate il fuoco", dice. Raid Usa-Uk contro postazioni Houthi in Yemen

Aggiornato: 09:09

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    08:15

    Blinken: “Spetta a Sinwar decidere sulla tregua a Gaza”

    Sta al nuovo capo di Hamas, Yahya Sinwar, “decidere sulla tregua a Gaza”. Lo ha detto il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, parlando con i giornalisti ad Annapolis, in Maryland, del successore di Ismail Haniyeh al vertice del gruppo islamista palestinese. Sinwar, finora capo di Hamas nella striscia di Gaza e ideatore del massacro del 7 ottobre, “è stato e rimane colui che deve decidere sul cessate il fuoco. Spetta davvero a lui decidere se andare avanti con una tregua che evidentemente aiuterà tanti palestinesi in condizioni disperate”, portando “Gaza e la regione in generale su un percorso più pacifico e sicuro. La responsabilità è davvero sua”, ha insistito Blinken. Che poi ha chiesto ad Hamas e Israele di evitare un’escalation nella regione: “Nessuno deve intensificare questo conflitto. Nuovi attacchi non faranno altro che aumentare il rischio di esiti pericolosi che nessuno può prevedere e nessuno può controllare pienamente”. 

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  • 19:18

    Houthi, attaccate due navi da guerra Usa e una commerciale nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden

    Il gruppo armato Houthi dello Yemen ha affermato oggi di aver attaccato due navi da guerra degli Stati Uniti e un’altra nave commerciale nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden, utilizzando missili balistici antinave e droni carichi di bombe.

  • 18:25

    Organizzazione per la cooperazione islamica: “Costringere Tel Aviv a rispettare diritto internazionale”

    Aprendo la riunione d’emergenza dell’Organizzazione per la cooperazione islamica (Oic), Hussein Ibrahim Taha, ha espresso la sua “ferma condanna per i crimini di guerra quotidiani e il genocidio commesso dall’occupazione israeliana contro il popolo palestinese nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, compresa la città occupata di Gerusalemme, l’ultimo dei quali è stato l’assassinio di Ismail Haniyeh, capo dell’ufficio politico del movimento Hamas, mentre si “trovava in Iran”. È quanto si legge in una nota pubblicata sul sito dell’Oic. Taha ha chiesto “ha invitato il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ad assumersi le proprie responsabilità e ad adottare le misure necessarie per costringere Israele, la potenza occupante, a rispettare lo stato del diritto internazionale e a fermare le sue minacce e attacchi che mettono in pericolo la pace e la sicurezza regionale e internazionale”. Taha ha inoltre invitato i principali attori della “comunità internazionale a impegnarsi nella sponsorizzazione di un percorso politico per porre fine all’occupazione israeliana e raggiungere la pace basata sulla visione di una soluzione a due Stati in conformità con le risoluzioni di legittimità internazionale”. La riunione dell’Oic è stata convocata d’urgenza, su richiesta dell’Iran, dopo l’assassinio di Haniyeh.

  • 18:05

    Hezbollah conferma la morte del loro comandante: sale a 400 il numero di caduti

    Hezbollah ha confermato la morte di Hassan Fares Jeshi in un raid aereo condotto dalle forze israeliane nel sud del Libano. Lo riporta The Times of Israel. Il miliziano è stato ucciso “sulla strada per Gerusalemme”, ha comunicato Hezbollah, ricorrendo alla formula usata per indicare i suoi combattenti morti negli attacchi israeliani. Sale così ad almeno 400 il numero di caduti tra le fila di Hezbollah dall’inizio della guerra in Medioriente. Fares Jeshi, secondo l’Idf, era un comandante responsabile del lancio di razzi anticarro contro il nord di Israele.

  • 17:44

    Usa: “Siamo più vicini che mai a un accordo sul cessate il fuoco a Gaza”

    “Siamo più vicini che mai ad un accordo sul cessate il fuoco” a Gaza. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale, John Kirby, in un briefing con un gruppo ristretto di giornalisti.

  • 15:40

    Esercito israeliano: “Ucciso comandante di Hezbollah”

    Un comandante di Hezbollah è stato ucciso questa mattina in un attacco con un drone. Lo ha riferito l’esercito israeliano, aggiungendo che l’uomo, Hassan Fares Jeshi, era responsabile del lancio di missili anticarro nel nord di Israele ed è stato colpito nel Libano meridionale. Altri raid, aggiunge l’Idf, hanno preso di mira edifici di Hezbollah ad Aitaroun.

  • 15:18

    Raid israeliani a Gaza, almeno sei morti: “Colpiti un mercato, un’abitazione e una moschea”

    Sei persone sono morte negli ultimi raid israeliani su Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riporta Al Jazeera. Nel bombardamento avvenuto nei pressi di una moschea della zona occidentale della città avrebbero perso la vita due persone. In altri due attacchi sarebbero stati colpiti un mercato e un’abitazione, provocando la morte di quattro persone. Un raid avrebbe inoltre preso di mira la città di Abasan, a est di Khan Younis, causando un numero imprecisato di vittime.

  • 15:09

    Parigi: “Parole di Smotrich vergognose”. Per il ministro israeliano è “morale” bloccare aiuti a Gaza

    Il ministero francese degli Esteri ha espresso “profondo stupore per le vergognose parole del ministro delle Finanze israeliano”, Bezalel Smotrich che aveva lasciato intendere di ritenere “giustificato e morale” un eventuale blocco degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza anche se questo potrebbe portare alla morte di due milioni di civili. Lo riporta Il Jerusalem Post. “Noi portiamo gli aiuti perché non c’è scelta – aveva affermato Smotrich -. Nessuno ci permetterà di far morire di fame 2 milioni di civili, anche se potrebbe essere giustificato e morale, finché non ci saranno restituiti i nostri ostaggi”.

  • 14:15

    Netanyahu: “Soldati sono spina dorsale della nazione. State calmi, siamo pronti a tutto”

    “Stiamo proseguendo verso la vittoria. So che i cittadini israeliani sono in allerta e vi chiedo una cosa: rimanete calmi e composti. Siamo preparati sia per la difesa che per l’attacco, stiamo colpendo i nostri nemici e siamo anche determinati a difenderci”, ha detto il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu che oggi ha visitato la base di reclutamento dell’esercito di Tel Hashomer. Parlando alle truppe ha espresso il suo orgoglio per i soldati definendoli la “spina dorsale della nazione”.

  • 14:10

    Drone israeliano in Libano: due morti e sei feriti

    Un drone israeliano ha colpito un veicolo nella città di Jouaiyya, nel sud del Libano. Lo riportano i media del Paese dei cedri, secondo cui l’attacco ha provocato due morti e sei feriti.