Attacco di Israele in Libano, Hezbollah “voleva sparare 6mila missili”. Netanyahu: “Non è finita qui”. Si tratta su una tregua a Gaza di 72 ore
Stato di emergenza per le prossime 48 ore. Netanyahu: "Abbiamo agito subito". Cento jet di Tel Aviv hanno distrutto migliaia di lanciarazzi. Volevano colpire anche un quartier generale del Mossad. Biden monitora dalla Casa Bianca. Tre morti in Libano
Aggiornato: 09:09
I fatti più importanti
- Hamas: "Respingiamo le nuove condizioni imposte da Israele"
- Netanyahu sull'attacco a Hezbollah: "Non è finita qui"
- Colloqui su una tregua di 72 ore a Gaza
- Bbc: "Previsto attacco Houthi contro Israele"
- Iniziati i negoziati del Cairo su Gaza
- Tajani: "Momento delicato, il cessate il fuoco su Gaza si può raggiungere"
- Media: "Sventato attacco al quartier generale del Mossad"
- Netanyahu: "Determinati a fare di tutto per difendere il nostro Paese"
- Idf: "Alcuni razzi intercettati, altri hanno avuto un impatto causando danni e feriti"
- Idf: "Aeronautica israeliana ha distrutto migliaia di lanciarazzi di Hezbollah"
- "Media: "Negoziatori israeliani in partenza per l'Egitto per i colloqui su accordo di treggua"
- Hezbollah: "Prima fase, completo successo". L'Idf: "Colpite 40 postazioni"
- Gli Usa: "Continueremo a sostenere il diritto di Israele a difendersi e continueremo a lavorare per la stabilità regionale"
- Netanyahu: "Abbiamo scoperto i preparativi di Hezbollah e abbiamo dato ordine all’esercito"
- Hezbollah: "Via alla rappresaglia per l'omicidio di Fuad Shukr"
- Israele annuncia massiccio attacco in Libano
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11:39
Il presidente Herzog: “Diritto e dovere di Israele di difendere il Paese”
“L’azione incisiva a cui abbiamo assistito stamani incarna il diritto e il dovere di Israele di difendere il Paese e i suoi cittadini dalla minaccia del terrorismo”. Così il presidente israeliano Isaac Herzog in una dichiarazione diffusa via X in cui ringrazia militari e servizi di soccorso.
“Questa è ancora una volta un’occasione per esprimere la nostra gratitudine e manifestare il nostro sostegno alle nostre figlie e ai nostri figli delle Idf, così come a coloro che prestano servizio nella sicurezza, nei servizi d’emergenza e di soccorso, per il loro impegno instancabile su tutti i fronti – aggiunge – I loro sacrifici immensi e il costo a livello personale nel contrastare le azioni maligne dei nostri nemici e nel difendere lo Stato di Israele e i suoi cittadini meritano il nostro ringraziamento speciale. Li abbraccio con immensa gratitudine”. -
11:26
Air France, Etihad Airways, Wizzair, Transavia e Aegean Airways hanno annullato le partenze da e per Tel Aviv
Il direttore generale dell’aeroporto Ben Gurion di tel Aviv, dopo la riapertura dello scalo, ha dichiarato che “l’orario dei voli sta andando verso la normalizzazione ma si consiglia ai viaggiatori di verificare con le compagnie aeree.” Lo riferisce il sito Ynet. Oggi erano previsti 360 voli internazionali e ne sono stati cancellati 50. Le compagnie aeree Air France, Etihad Airways, Wizzair, Transavia e Aegean Airways hanno annullato le partenze da e per Tel Aviv
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11:05
Unifil (Onu): “Situazione preoccupante, ma i caschi blu stanno bene e al sicuro”
Lungo la Linea Blu tra il Libano e Israele “la situazione al momento rimane preoccupante, ma i caschi blu italiani e di tutti gli atri contingenti stanno bene e sono al sicuro”. Lo ha affermato Andrea Tenenti, portavoce del contingente Unifil, la Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite. “Continuiamo i nostri contatti per sollecitare la de-escalation e un ritorno alla cessazione delle ostilità”, ha affermato ancora Tenenti, precisando che “i peacekeeper dell’Unifil provenienti da 49 Paesi continuano le operazioni e rimangono pronti a fornire supporto sul campo”.
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11:04
Media: “Egitto ha chiesto a Israele di di rinunciare al controllo del valico di frontiera di Rafah”
Il quotidiano saudita al Hadath ha riferito che l’Egitto ha chiesto a Israele di rinunciare al controllo del valico di frontiera di Rafah durante i primi giorni di un eventuale cessate il fuoco. I mediatori egiziani intanto, in vista del vertice di oggi, hanno tentato di ridurre le distanze tra Israele e Hamas e di fare pressione su Israele affinché elimini gradualmente la presenza delle sue truppe lungo la rotta Filadelfia, la zona cuscinetto tra Gaza e il Sinai egiziano. I funzionari del Cairo avrebbero detto a Hamas di essere d’accordo con la sua posizione di rifiuto di qualsiasi presenza israeliana permanente lungo il corridoio di confine.
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11:02
Il ministro degli Esteri israeliano: “Non vogliamo una guerra su vasta scala, ma faremo il necessario per proteggere i nostri cittadini”
Questa mattina ho inviato un messaggio diretto a decine di ministri degli Esteri in tutto il mondo, esortandoli a sostenere Israele contro l’asse del male iraniano e i suoi proxy, guidati da Hezbollah. Li ho informati che Israele ha agito dopo aver identificato in via definitiva un attacco pianificato su larga scala con missili e droni da parte dell’organizzazione terroristica Hezbollah contro obiettivi in Israele, e abbiamo lanciato un attacco preventivo per impedire l’assalto e proteggere i cittadini e il territorio israeliani. Israele si sta scontrando con l’asse del male guidato dall’Iran, che ha l’obiettivo esplicito di distruggere Israele. Non vogliamo una guerra su vasta scala, ma faremo tutto il necessario per proteggere i nostri cittadini”. Così su X il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz.
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10:31
Cento jet da combattimento dell’aeronautica militare hanno distrutto migliaia di lanciarazzi
Migliaia di lanciarazzi di Hezbollah sono stati colpiti simultaneamente da circa 100 jet da combattimento dell’aeronautica militare israeliana negli attacchi effettuati oggi in Libano. Lo ha reso noto l’Idf.
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10:30
Tajani: “Momento delicato, il cessate il fuoco su Gaza si può raggiungere”
“Il momento è delicato, ma se vogliamo parlare di pace dobbiamo continuare a mandare messaggi di pace. Ci auguriamo che l’attacco di Hezbollah sia concluso come hanno detto – ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, arrivando alla Route degli scout Agesci a Verona – Più tardi nel pomeriggio dovrei sentire il nuovo ministro degli Esteri iraniano. A lui lancerò un messaggio chiaro: occorre fare di tutto per evitare l’escalation. È importante che l’Iran spinga Hezbollah e Houthi a fermarsi in un momento così delicato – ha aggiunto – . È un fatto positivo che Israele abbia deciso comunque di partecipare ai colloqui di pace al Cairo nonostante l’attacco di Hezbollah”. Secondo il vice premier il cessate il fuoco a Gaza “si può raggiungere”, per fare in modo di “mandare aiuti alla popolazione civile e liberare gli ostaggi. Se sarà raggiunto questo obiettivo – ha aggiunto Tajani – si possono portare alimenti alla popolazione civile, con il lavoro che stiamo facendo attraverso il progetto “Food for Gaza” del Ministero degli Esteri, con l’appoggio sia dell’Autorità nazionale palestinese, sia del governo israeliano, sia giungere alla liberazione degli ostaggi che sono nelle mani dei terroristi di Hamas”.
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10:07
Media libanesi: “Tre i morti nel raid israeliano”
I media libanesi, citati dal Times of Israel, riferiscono di due vittime nella regione di Tiro nella parte meridionale del Paese dopo il raid israeliano avvenuto alle prime luci dell’alba. In precedenza, un membro del Movimento Amal, alleato di Hezbollah, era stato ucciso in un attacco dell’IDF a Khiam portando a tre il totale delle vittime
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09:49
A Tel Aviv aperti 240 rifugi, chiuse spiagge e istituzioni culturali
Il comune di Tel Aviv ha dichiarato di aver aperto 240 rifugi in tutta la città per il pericolo di missili e razzi, aggiungendo che se necessario potranno essere utilizzati anche i parcheggi. Le attività ricreative sono state le annullate, chiuse le spiagge e le istituzioni culturali, secondo le linee guida del Comando del Fronte Interno.
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09:38
Premier Libano convoca il comitato ministeriale di emergenza
Il primo ministro libanese Najib Mikati convocherà il comitato ministeriale di emergenza per una riunione alle 10.30 locali nella sua residenza di Beirut per discutere gli sviluppi delle ultime ore. Lo riportano i media di Beirut.