Attacco di Israele in Libano, Hezbollah “voleva sparare 6mila missili”. Netanyahu: “Non è finita qui”. Si tratta su una tregua a Gaza di 72 ore

Stato di emergenza per le prossime 48 ore. Netanyahu: "Abbiamo agito subito". Cento jet di Tel Aviv hanno distrutto migliaia di lanciarazzi. Volevano colpire anche un quartier generale del Mossad. Biden monitora dalla Casa Bianca. Tre morti in Libano

Aggiornato: 15:39

  • 15:12

    Netanyahu sull’attacco a Hezbollah: “Non è finita qui”

    “La storia non è ancora finita”. Così il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha commentato l’attacco preventivo condotto dalle Forze di difesa israeliane contro lanciarazzi di Hezbollah pronti a colpire il centro di Tel Aviv. “Hezbollah ha cercato di attaccare lo Stato di Israele con razzi e droni. Abbiamo ordinato alle Idf di effettuare un potente attacco preventivo per eliminare la minaccia”, ha affermato Netanyahu. “Le Idf hanno distrutto migliaia di razzi a corto raggio e tutti erano mirati a danneggiare i nostri cittadini e le nostre forze in Galilea”, ha aggiunto il premier israeliano. “Inoltre le Idf hanno intercettato tutti i droni che Hezbollah ha lanciato contro obiettivi strategici nel centro del paese”, ha proseguito.

  • 15:10

    Usa: “L’attacco di Hezbollah non è stata una sorpresa”

    Le forze americane non sono state coinvolte nell’attacco preventivo di Israele contro Hezbollah in Libano. Lo riporta Cbs citando alcune fonti americane, secondo le quali l’attacco non è stato una sorpresa per l’amministrazione Biden.

  • 15:10

    Colloqui su una tregua di 72 ore a Gaza

    Fonti hanno riferito ai media arabi che al vertice del Cairo si starebbe lavorando per una tregua temporanea di 72 ore dopo un cessate il fuoco completo a Gaza. Secondo al Hadath, Hamas avrebbe chiesto tempo per verificare il numero di tutti i rapiti, vivi e morti, mentre la delegazione israeliana avrebbe ricevuto il documento con le richieste di revisione di Hamas e la visione del gruppo islamista riguardo alle linee generali dell’accordo. La tv Al Arabiya, citando proprie fonti, precisa su X che le “discussioni in corso al Cairo” vertono anche “sul corridoio Filadelfia e il valico di Rafah”. “La delegazione israeliana ha presentato oggi la sua risposta alle proposte precedenti”, scrive ancora l’emittente senza fornire altri dettagli almeno in questa serie di messaggi. 

  • 14:17

    Bbc: “Previsto attacco Houthi contro Israele”

    Ulteriori attacchi contro Israele da un Paese diverso dal Libano, che potrebbe essere lo Yemen, sono attesi nei prossimi giorni, secondo una fonte della sicurezza che lo ha rivelato alla Bbc. L’emittente lascia intendere che l’attacco potrebbe provenire dagli Houthi che non hanno ancora risposto all’attacco aereo israeliano al porto di Hodeida il mese scorso.

  • 14:16

    Tajani: “Lungo colloquio col ministro iraniano. Ridurre le tensioni”

    “Lungo colloquio col neo ministro degli Esteri iraniano (Abbas) Araghchi. Gli ho chiesto di favorire la de-escalation in Libano e nel Mar Rosso per ridurre le tensioni e per agevolare i colloqui del Cairo. Il cessate il fuoco a Gaza resta passo fondamentale per portare la pace in Medio Oriente”: lo scrive in un posto su X il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

  • 13:38

    Iniziati i negoziati del Cairo su Gaza

    L’emittente panaraba Al Arabiya e al-Hadath, il suo canale di sole notizie, segnalano su X che “iniziano i negoziati del Cairo su Gaza” e sul “cessate il fuoco” nella Strisica.

  • 13:24

    Hamas: “Attacchi di Hezbollah uno schiaffo per Israele”

    ‘Gli attacchi di Hezbollah sono uno “schiaffo” per Israele: lo afferma Hamas.

  • 13:23

    Delegazione israeliana al Cairo per i colloqui su Gaza

    “La delegazione israeliana è arrivata al Cairo per partecipare ai negoziati su Gaza”: lo scrive su X al Arabiya citando il proprio corrispondente.

  • 12:56

    Riaperto il valico di Kerem Shalom

    Le autorità israeliane oggi hanno continuato a impedire l’ingresso di aiuti umanitari attraverso il valico di Rafah sul lato palestinese per il 113/o giorno consecutivo ma hanno riaperto stamattina quello di Kerem Shalom dopo averlo chiuso per due giorni, venerdì e sabato, adducendo come motivazione il “fine settimana”. Lo hanno riferito fonti ufficiali e di sicurezza egiziane. Israele ha autorizzato la Mezzaluna Rossa egiziana del Sinai settentrionale a inviare 40 camion di aiuti umanitari al valico di Kerem Shalom in preparazione della loro entrata a Gaza sempre oggi, ha precisato Raed Abdel Nasser, segretario generale della stessa organizzazione umanitaria islamica nel nord della penisola egiziana. Il convoglio include “aiuti umanitari vari, tra cui sei camion di carburante”, ha detto Raed. La fonte ha aggiunto che i camion sono stati scaricati nel piazzale del valico di Kerem Shalom in collaborazione con l’Onu, l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente (Unrwa) e la Mezzaluna Rossa palestinese a Gaza. 

  • 12:55

    New York Times: “Anche la Cia cerca il leader di Hamas Yahya Sinwar”

    Israele e gli Stati Uniti hanno investito ingenti quantità di risorse nella ricerca del leader di Hamas, Yahya Sinwar, a Gaza, ma la cooperazione è stata “molto sbilanciata” perché Israele non ha dato molto in cambio dell’assistenza americana. Lo scrive il New York Times, citando diversi funzionari americani e israeliani. La Cia, si legge, “ha creato una unità speciale per la caccia al capo di Hamas, e il Pentagono ha dato direttive ai suoi operativi per contribuire agli sforzi dell’Idf per trovarlo”. La collaborazione è iniziata all’indomani dei massacri di Hamas del 7 ottobre, perché gli statunitensi erano convinti che la cattura o eliminazione di Sinwar possa portare il premier Benyamin Netanyahu a concludere il conflitto ottenendo una chiara vittoria.