Assemblea Onu, l’emiro del Qatar: “A Gaza in corso un genocidio”. Israele contro Guterres: “Questo dibattito è una farsa”

È il giorno degli interventi dei leader del mondo in giorni di carichi di tensione soprattutto per la crisi in Medio Oriente. L’accusa di Guterres: “I Paesi fanno quel che vogliono, senza regole. Il livello di impunità è moralmente intollerabile” (leggi). Molti interventi critici nei confronti dello Stato ebraico. Il leader qatarino (Stato negoziatore attacca): "Barbarie". E l'ambasciatore risponde parlando di "ipocrisia". Meloni: "Una guerra su larga scala non conviene a nessuno"

Aggiornato: 09:08

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    21:56

    All’assemblea Onu clima ostile per Israele. L’ambasciatore: “Farsa ipocrita”. Meloni: “Guerra su larga scala non conviene a nessuno”

    Israele finisce sul banco degli imputati alle Nazioni Unite. Nel primo giorno del dibattito in assemblea generale da più parti arriva la condanna dello Stato ebraico per la guerra a Gaza, mentre il segretario generale Antonio Guterres mette in guardia contro “la possibilità di trasformare il Libano in un’altra Gaza“. Il leader del Palazzo di Vetro viene ripetutamente applaudito dalla sala quando parla della Striscia e delle sofferenze del popolo palestinese. “Gaza è un incubo permanente che minaccia di portare tutta la regione con sé”, sottolinea Guterres, che d’altra parte condanna nuovamente l’attacco di Hamas del 7 ottobre. Arriva a paragonare i conflitti di oggi con il periodo della Guerra Fredda. Anzi, i nostri giorni sono anche peggio, secondo il segretario generale: “All’epoca c’erano linee rosse, ora sempre più Paesi fanno quello che vogliono”. Non fa nomi ma cita i conflitti in Ucraina, in Medio Oriente, in Sudan

    Le sue parole scatenano l’attacco da parte dell’ambasciatore israeliano Danny Danon, il quale definisce il dibattito dell’Assemblea Generale una “farsa annuale ipocrita“. “Quando Guterres parla del rilascio dei nostri ostaggi l’Assemblea tace, ma quando parla della sofferenza a Gaza, riceve un fragoroso applauso”, afferma. La circostanza dei ripetuti applausi dell’Aula a sottolineare la crisi umanitaria nella Striscia è un elemento vero, di cronaca. E le critiche allo Stato ebraico sono arrivati in particolare dai leader più coinvolti nella crisi dell’area mediorientale. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan paragona ancora una volta il premier Benjamin Netanyahu ad Adolf Hitler. “Proprio come Hitler è stato fermato dall’alleanza dell’umanità 70 anni fa, Netanyahu e la sua rete di omicidi devono essere fermati dall’alleanza dell’umanità” oggi, dice. Poi c’è l’emiro del Qatar, lo sceicco Tamim bin Hamad Al-Thani, che definisce la guerra di Israele a Gaza un “crimine di genocidio“. Vale la pena ricordare che il Qatar è uno degli Stati negoziatori. “La palese aggressione del popolo palestinese nella Striscia è l’aggressione più barbara, abominevole e diffusa, che viola i valori umani e le convenzioni e i diritti internazionali”, afferma, ribadendo che “questo non è un conflitto che rispetta il concetto di guerra, ma piuttosto un crimine di genocidio”. Il presidente del Brasile Luiz Ignacio Lula accusa l’inerzia dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, ormai paralizzata su un numero crescente di argomenti dai blocchi reciproci: quando è stata fondata “l’Onu ha avuto la forza di creare lo Stato di Israele”, dice Lula, ma oggi “non ha il coraggio di creare lo Stato palestinese”. Stanotte (all’una ora italiana) parlerà anche la presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni che – sollecitata per tutto il giorno dalle opposizioni – si dice “preoccupata per i militari impegnati nella missione Unifil”, quella inaugurata dopo la guerra israelo-libanese del 2006. “Una guerra su larga scala in Libano non conviene a nessuno – dice a margine dell’assemblea -. Preoccupa moltissimo questa situazione. C’è la necessità di fare tutti qualche passo indietro, l’obiettivo è il cessate il fuoco”.

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  • 22:27

    Mercoledì riunione d’emergenza consiglio Onu sul Libano

    Il consiglio di sicurezza dell’Onu terrà una riunione d’urgenza domani. Lo annuncia la presidenza slovena. Il consiglio è convocato alle 18 ora locale, le 24 italiane, dopo consultazioni con le delegazioni e il segretariato. 

  • 21:56

    All’assemblea Onu clima ostile per Israele. L’ambasciatore: “Farsa ipocrita”. Meloni: “Guerra su larga scala non conviene a nessuno”

    Israele finisce sul banco degli imputati alle Nazioni Unite. Nel primo giorno del dibattito in assemblea generale da più parti arriva la condanna dello Stato ebraico per la guerra a Gaza, mentre il segretario generale Antonio Guterres mette in guardia contro “la possibilità di trasformare il Libano in un’altra Gaza“. Il leader del Palazzo di Vetro viene ripetutamente applaudito dalla sala quando parla della Striscia e delle sofferenze del popolo palestinese. “Gaza è un incubo permanente che minaccia di portare tutta la regione con sé”, sottolinea Guterres, che d’altra parte condanna nuovamente l’attacco di Hamas del 7 ottobre. Arriva a paragonare i conflitti di oggi con il periodo della Guerra Fredda. Anzi, i nostri giorni sono anche peggio, secondo il segretario generale: “All’epoca c’erano linee rosse, ora sempre più Paesi fanno quello che vogliono”. Non fa nomi ma cita i conflitti in Ucraina, in Medio Oriente, in Sudan

    Le sue parole scatenano l’attacco da parte dell’ambasciatore israeliano Danny Danon, il quale definisce il dibattito dell’Assemblea Generale una “farsa annuale ipocrita“. “Quando Guterres parla del rilascio dei nostri ostaggi l’Assemblea tace, ma quando parla della sofferenza a Gaza, riceve un fragoroso applauso”, afferma. La circostanza dei ripetuti applausi dell’Aula a sottolineare la crisi umanitaria nella Striscia è un elemento vero, di cronaca. E le critiche allo Stato ebraico sono arrivati in particolare dai leader più coinvolti nella crisi dell’area mediorientale. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan paragona ancora una volta il premier Benjamin Netanyahu ad Adolf Hitler. “Proprio come Hitler è stato fermato dall’alleanza dell’umanità 70 anni fa, Netanyahu e la sua rete di omicidi devono essere fermati dall’alleanza dell’umanità” oggi, dice. Poi c’è l’emiro del Qatar, lo sceicco Tamim bin Hamad Al-Thani, che definisce la guerra di Israele a Gaza un “crimine di genocidio“. Vale la pena ricordare che il Qatar è uno degli Stati negoziatori. “La palese aggressione del popolo palestinese nella Striscia è l’aggressione più barbara, abominevole e diffusa, che viola i valori umani e le convenzioni e i diritti internazionali”, afferma, ribadendo che “questo non è un conflitto che rispetta il concetto di guerra, ma piuttosto un crimine di genocidio”. Il presidente del Brasile Luiz Ignacio Lula accusa l’inerzia dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, ormai paralizzata su un numero crescente di argomenti dai blocchi reciproci: quando è stata fondata “l’Onu ha avuto la forza di creare lo Stato di Israele”, dice Lula, ma oggi “non ha il coraggio di creare lo Stato palestinese”. Stanotte (all’una ora italiana) parlerà anche la presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni che – sollecitata per tutto il giorno dalle opposizioni – si dice “preoccupata per i militari impegnati nella missione Unifil”, quella inaugurata dopo la guerra israelo-libanese del 2006. “Una guerra su larga scala in Libano non conviene a nessuno – dice a margine dell’assemblea -. Preoccupa moltissimo questa situazione. C’è la necessità di fare tutti qualche passo indietro, l’obiettivo è il cessate il fuoco”.

  • 20:13

    Hamas: “No a nuovi negoziati, l’Onu agisca”

    Hamas ha fatto sapere che non intende partecipare a nuovi negoziati per un cessate il fuoco a Gaza e lo scambio di prigionieri. La formazione palestinese chiede inoltre all’Onuun’azione immediata” per porre fine alla guerra.

  • 20:04

    Israele contro Guterres: “Il dibattito è una farsa”

    L’ambasciatore israeliano all’Onu, Danny Danon, attacca il segretario generale Antonio Guterres e definisce il dibattito dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite una “farsa annuale ipocrita“. “Quando il segretario generale parla del rilascio dei nostri ostaggi, l’Assemblea tace, ma quando parla della sofferenza a Gaza riceve un fragoroso applauso“, ha detto Danon ai giornalisti al Palazzo di Vetro. 

  • 20:02

    L’emiro del Qatar accusa Israele di “genocidio” a Gaza

    La guerra di Israele a Gaza è un “crimine di genocidio“. È l’accusa lanciata dall’emiro del Qatar, lo sceicco Tamim bin Hamad Al-Thani, all’Assemblea generale dell’Onu. “La palese aggressione del popolo palestinese nella Striscia è l’aggressione più barbara, abominevole e diffusa, che viola i valori umani e le convenzioni e i diritti internazionali”, ha affermato l’emiro, ribadendo che “questo non è un conflitto che rispetta il concetto di guerra, ma piuttosto un crimine di genocidio”. Il Qatar è un Paese protagonista dei negoziati, ospitando o i colloqui tra le parti per fermare le ostilità nella Striscia di Gaza.

  • 17:49

    Erdogan: “Chi media per il cessate il fuoco fornisce armi a Israele”

    “Coloro che pubblicamente stanno lavorando per un cessate il fuoco a Gaza continuano a inviare armi e munizioni a Israele”. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan intervenendo all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. “L’unica ragione dell’aggressione di Israele contro il popolo palestinese è il sostegno incondizionato a Israele di una manciata di paesi”, ha affermato il presidente turco.

  • 17:30

    Erdogan: “Gaza più grande cimitero del mondo per donne, bambini e valori”

    “A causa dei crimini commessi da Israele, Gaza si è trasformata nel più grande cimitero al mondo per donne e bambini”, ma anche il luogo dove “muoiono i valori morali che l’Occidente dice di difendere”. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan intervenendo all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. “Le mosse ingannevoli di Israele non dovrebbero più ricevere alcun credito”, ha aggiunto il leader turco denunciando le ”politiche di massacro” messe in atto dal governo di Benjamin Netanyahu. “La Turchia non ha chiaramente nulla contro il popolo israeliano”, ha tenuto a precisare, “quello che contestiamo sono gli oppressori e l’oppressione”.

  • 17:25

    Zelensky: “Grato a Meloni per il suo impegno per la pace”

    “È sempre un piacere incontrare Giorgia Meloni. A margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, abbiamo concordato i nostri prossimi piani comuni. Sono grato a Giorgia per tutti i passi decisivi compiuti dal G7 sotto la presidenza italiana e per il suo impegno a promuovere sforzi congiunti per stabilire una pace duratura e giusta”. Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky pubblicando una foto dell’abbraccio con la premier a New York.

  • 17:09

    Erdogan: “A Gaza non muoiono solo i bambini, ma anche il sistema Onu”

    “A causa dell’attacco di Israele, Gaza è diventato il maggiore cimitero del mondo per donne e bambini. Ma a Gaza non stanno morendo solo i bambini, sta morendo anche il sistema Onu. I valori che l’Occidente dice di difendere stanno morendo, la verità sta morendo, la speranza dell’umanità di vivere in un mondo più giusto sta morendo”. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan all’Assemblea Generale Onu. “Le immagini delle prigioni israeliane che si sono trasformate in campi di concentramento mostrano che tipo di barbarie ci troviamo di fronte”, ha aggiunto. Erdogan ha definito “nobile” il tentativo dei palestinesi di difendersi all’oppressione.