Israele-Libano, la diretta – Nuovo raid delle Idf su Beirut: “Obiettivo ultimo comandante di Hezbollah”. Attacco anche a un porto in Yemen

Il partito armato afferma che Abu Ali Rida, bersaglio delle forze di Tel Aviv, "è vivo e sta bene". Recuperato il corpo del leader Nasrallah, ucciso venerdì. L'Iran chiede una riunione urgente del Consiglio di sicurezza Onu. Gli Usa avvertono l'alleato: "La guerra totale non è la soluzione"

Aggiornato: 17:09

  • 10:43

    Media: “Israele non avrebbe ancora deciso di invadere il Libano”

    Israele non avrebbe ancora deciso di invadere il Libano. Secondo il Jerusalem Post, che ha raccolto le dichiarazioni di più fonti, “se l’Idf decidesse di invadere, il piano iniziale sarebbe solo un’invasione limitata nel Libano meridionale. La situazione è molto dinamica e potrebbe cambiare in qualsiasi momento, soprattutto se Hezbollah riuscisse a colpire il fronte interno di Israele”. Tel Aviv a questo punto potrebbe “dover anticipare il suo programma di invasione entrando in profondità nel Libano per ridurre più rapidamente il lancio di razzi”. Secondo il giornale il governo di Tel Aviv comunque “non ha ancora preso una decisione definitiva sull’offensiva di terra” e preferirebbe attendere di vedere “se il nuovo leader di Hezbollah, ancora non annunciato, adotterà un approccio più pragmatico per porre fine all’attuale conflitto”.

  • 10:39

    Il Pakistan condanna gli “sconsiderati” attacchi israeliani ai civili e l’uccisione di Nasrallah

    Il ministero degli Esteri del Pakistan ha condannato gli attacchi israeliani ai civili in Libano e l’uccisione di Nasrallah definendoli “sconsiderati” e una “grave escalation in una regione già instabile”. “Negli ultimi giorni, le forze israeliane hanno violato in modo inaccettabile la sovranità del Libano, prendendo di mira incessantemente i centri abitati civili e minando la sua stabilità e sicurezza”, ha affermato il ministero in una dichiarazione, come riporta Al Jazeera. “Esortiamo il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a frenare Israele dal suo avventurismo nella regione e dalle violazioni del diritto internazionale e a ripristinare la pace in Medioriente”, ha affermato ancora il ministero degli esteri pakistano. 

  • 10:38

    Media: “Sei persone uccisi durante gli attacchi israeliani”

    Media libanesi, ripresi dalla Bbc, riportano che almeno sei persone sono state uccise dagli attacchi israeliani nel sud del Paese e altre nove nella Valle della Bekaa, una roccaforte di Hezbollah nel nord-est del Libano. Il giornale An-Nahar riferisce che tre persone sono state uccise nella città di Anquon, nel sud del Libano, e altre tre in altre località dell’area meridionale di Nabatieh. Il giornale afferma inoltre che nove membri di una famiglia siriana – tra cui bambini e la madre, che era libanese – sono stati uccisi nella regione della Valle della Bekaa.

  • 10:33

    L’Iran: “Il regime israeliano non troverà mai pace e tranquillità”

    “Il regime israeliano non troverà mai pace e tranquillità, dopo le sue aggressioni a Gaza e in Libano e l’uccisione del leader di Hezbollah libanese, Hassan Nasrallah. Il regime non ha assolutamente futuro, poiché la sua distruzione ora sarà accelerata”: lo ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi, al termine della sua visita a New York, dove ha partecipato alla riunione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. “Israele è una grande minaccia per la regione e tutti i paesi della regione devono essere consapevoli che la situazione è molto grave e pericolosa”, ha sottolineato, citato dall’Irna. Araghchi ha aggiunto: “L’uccisione di Nasrallah non indebolirà la resistenza, ma anzi rafforzerà il movimento. L’Iran sarà certamente al fianco del Libano e il sangue dei martiri non rimarrà senza risposta”. 

  • 09:50

    Il presidente Al-Sisi: “Pieno sostegno dell’Egitto al Libano”

    Il presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi ha parlato al telefono con il primo ministro libanese Najib Mikati, affermando “il pieno sostegno dell’Egitto al Libano” e di stare “al suo fianco” in questo difficile momento. Ha quindi sottolineato la “necessità di un cessate il fuoco immediato, completo e permanente sia in Libano che a Gaza”. Lo riferisce il portavoce del presidente egiziano.

  • 09:48

    La Cina “profondamente preoccupata” per l’escalation

    In risposta alla notizia che il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah è stato ucciso in un attacco aereo su Beirut da parte di Israele il 27 settembre, il portavoce del ministro degli Esteri cinese ha affermato in una dichiarazione che la Cina sta seguendo da vicino l’incidente ed è profondamente preoccupata per l’escalation delle tensioni nella regione. La Cina si oppone alla violazione della sovranità e della sicurezza del Libano, si oppone e condanna qualsiasi azione contro civili innocenti e si oppone a qualsiasi mossa che alimenti l’antagonismo e intensifichi le tensioni regionali, ha affermato il portavoce. La Cina esorta le parti interessate, in particolare Israele, ad adottare immediatamente misure per raffreddare la situazione e impedire che il conflitto degeneri o addirittura vada fuori controllo. La tensione tra Libano e Israele è una conseguenza del conflitto di Gaza. La priorità urgente è implementare le risoluzioni pertinenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, porre fine ai combattimenti a Gaza il prima possibile e salvaguardare seriamente la pace e la stabilità in Medioriente, ha detto ancora il portavoce del ministero degli Esteri cinese.

  • 09:47

    Il ministro degli Esteri iraniano mette in guardia dalle “conseguenze pericolose” degli attacchi israeliani in Libano

    Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha messo in guardia dalle “conseguenze pericolose” degli attacchi israeliani in Libano che hanno portato all’uccisione del capo di Hezbollah Hassan Nasrallah. “L’Onu non è riuscita a prendere misure efficaci contro Israele” – ha detto incontrando il segretario dell’Onu Guterres e il presidente dell’Assemblea Philemon Young – “La continua ostruzione degli Stati Uniti, complici dei mali dei sionisti, nel Consiglio di sicurezza è illegale e vergognosa, volta a impedire qualsiasi pressione su Israele per fermare la sua aggressione a Gaza e in Libano”. 

  • 09:46

    Fonti Usa: “Israele sposta truppe al confine settentrionale”

    Israele sposta truppe al confine settentrionale. E un’incursione di terra, ‘circoscritta’, nel vicino Libano, è una possibilità. Lo affermano un funzionario dell’Amministrazione e un ufficiale Usa citati dalla Cnn, entrambi con la precisazione che non sembra Israele abbia deciso se procedere o meno con l’operazione. La valutazione, precisa una fonte, si basa sulla mobilitazione di truppe israeliane e sulla bonifica di aree, mosse che potrebbero essere i preparativi per un’incursione di terra dopo l’uccisione del leader degli Hezbollah libanesi, Hasan Nasrallah.

  • 09:45

    La riunione di gabinetto del governo israeliano sulla sicurezza rinviata a lunedì

    La riunione di gabinetto del governo israeliano sulla sicurezza prevista per questa sera è stata rinviata a domani sera. Nella tarda serata di ieri il premier Benyamin Netanyahu, di ritorno da New York, ha diffuso un video in cui ha commentato l’omicidio del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah.

  • 09:44

    New York Times: “Divisioni all’interno del governo iraniano”

    Secondo un report del New York Times, ci sono divisioni all’interno del governo iraniano su come rispondere all’uccisione del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah. I conservatori all’interno della leadership di Teheran stanno spingendo per una forte risposta all’omicidio del maggiore rappresentante della Repubblica islamica in Medio Oriente, mentre i moderati, guidati dal nuovo presidente iraniano Masoud Pezeshkian, chiedono moderazione. I sostenitori della linea dura vorrebbero che Teheran rispondesse all’omicidio con un attacco per dissuadere Israele dal colpire potenzialmente l’Iran, mentre Pezeshkian avrebbe sostenuto che così facendo cadrebbero nella trappola tesa dal primo ministro Benyamin Netanyahu per ampliare la guerra. Citando quattro funzionari iraniani anonimi che conoscevano Nasrallah, il Nyt riferisce che la guida suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, “è rimasto profondamente scosso dalla morte del suo amico ed è in lutto, ma ha assunto un atteggiamento calmo e pragmatico”. Il rapporto sottolinea che Khamenei sembrava voler far intendere che una risposta potrebbe arrivare direttamente dall’organizzazione terroristica Hezbollah, piuttosto che da Teheran.