Medio Oriente, la giornata – Raid “su larga scala” di Israele in Yemen: “Colpiti obiettivi Houthi”. Morte Nasrallah, ipotesi soffocamento

Nuovo attacco dell'Idf su Beirut: obiettivo Abu Ali Rida, ultimo comandante di Hezbollah. Secondo il partito armato "è vivo e sta bene". Recuperato intatto il corpo del leader ucciso venerdì. L'aviazione israeliana distrugge centrali elettriche e un porto controllati dai ribelli yemeniti

Aggiornato: 20:58

I fatti più importanti

  • 11:30

    “Attacchi nella notte in Libano, almeno 15 morti”

    Media libanesi, ripresi dalla Bbc, riportano che almeno sei persone sono state uccise dagli attacchi israeliani nel sud del Paese e altre nove nella Valle della Bekaa, una roccaforte di Hezbollah nel nord-est del Libano. Il giornale An-Nahar riferisce che tre persone sono state uccise nella città di Anquon, nel sud del Libano, e altre tre in altre località dell’area meridionale di Nabatieh. Il giornale afferma inoltre che nove membri di una famiglia siriana – tra cui bambini e la madre, che era libanese – sono stati uccisi nella regione della Valle della Bekaa.

  • 11:25

    Iran: “Ci saranno conseguenze su Israele”

    Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha messo in guardia dalle “conseguenze pericolose” degli attacchi israeliani in Libano che hanno portato all’uccisione del capo di Hezbollah Hassan Nasrallah. “L’Onu non è riuscita a prendere misure efficaci contro Israele” – ha detto incontrando il segretario dell’Onu Guterres e il presidente dell’Assemblea Philemon Young – “La continua ostruzione degli Stati Uniti, complici dei mali dei sionisti, nel Consiglio di sicurezza è illegale e vergognosa, volta a impedire qualsiasi pressione su Israele per fermare la sua aggressione a Gaza e in Libano”.

  • 10:51

    “Ucciso la notte scorsa Nabil Kawak, comandante dell’unità di sicurezza di Hezbollah”

    L’esercito israeliano (Idf) ha annunciato di aver ucciso la notte scorsa Nabil Kawak, comandante dell’unità di sicurezza di Hezbollah e membro del Consiglio centrale esecutivo in un attacco nel quartiere meridionale di Beirut. Kawak era considerato vicino alla leadership di Hezbollah, “ed era direttamente coinvolto nell’avanzare attacchi terroristici contro lo Stato di Israele e i suoi cittadini, anche negli ultimi giorni”, ha affermato l’esercito, aggiungendo che si è unito a Hezbollah negli anni ’80 e ha prestato servizio come vice capo e in seguito come capo dell’area del Libano meridionale nel consiglio esecutivo, nonché come vice capo del consiglio esecutivo. I jet da combattimento hanno colpito e ucciso Kawak nel sobborgo di Dahiyeh a Beirut.

  • 10:43

    Media: “Israele non avrebbe ancora deciso di invadere il Libano”

    Israele non avrebbe ancora deciso di invadere il Libano. Secondo il Jerusalem Post, che ha raccolto le dichiarazioni di più fonti, “se l’Idf decidesse di invadere, il piano iniziale sarebbe solo un’invasione limitata nel Libano meridionale. La situazione è molto dinamica e potrebbe cambiare in qualsiasi momento, soprattutto se Hezbollah riuscisse a colpire il fronte interno di Israele”. Tel Aviv a questo punto potrebbe “dover anticipare il suo programma di invasione entrando in profondità nel Libano per ridurre più rapidamente il lancio di razzi”. Secondo il giornale il governo di Tel Aviv comunque “non ha ancora preso una decisione definitiva sull’offensiva di terra” e preferirebbe attendere di vedere “se il nuovo leader di Hezbollah, ancora non annunciato, adotterà un approccio più pragmatico per porre fine all’attuale conflitto”.

  • 10:39

    Il Pakistan condanna gli “sconsiderati” attacchi israeliani ai civili e l’uccisione di Nasrallah

    Il ministero degli Esteri del Pakistan ha condannato gli attacchi israeliani ai civili in Libano e l’uccisione di Nasrallah definendoli “sconsiderati” e una “grave escalation in una regione già instabile”. “Negli ultimi giorni, le forze israeliane hanno violato in modo inaccettabile la sovranità del Libano, prendendo di mira incessantemente i centri abitati civili e minando la sua stabilità e sicurezza”, ha affermato il ministero in una dichiarazione, come riporta Al Jazeera. “Esortiamo il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a frenare Israele dal suo avventurismo nella regione e dalle violazioni del diritto internazionale e a ripristinare la pace in Medioriente”, ha affermato ancora il ministero degli esteri pakistano. 

  • 10:38

    Media: “Sei persone uccisi durante gli attacchi israeliani”

    Media libanesi, ripresi dalla Bbc, riportano che almeno sei persone sono state uccise dagli attacchi israeliani nel sud del Paese e altre nove nella Valle della Bekaa, una roccaforte di Hezbollah nel nord-est del Libano. Il giornale An-Nahar riferisce che tre persone sono state uccise nella città di Anquon, nel sud del Libano, e altre tre in altre località dell’area meridionale di Nabatieh. Il giornale afferma inoltre che nove membri di una famiglia siriana – tra cui bambini e la madre, che era libanese – sono stati uccisi nella regione della Valle della Bekaa.

  • 10:33

    L’Iran: “Il regime israeliano non troverà mai pace e tranquillità”

    “Il regime israeliano non troverà mai pace e tranquillità, dopo le sue aggressioni a Gaza e in Libano e l’uccisione del leader di Hezbollah libanese, Hassan Nasrallah. Il regime non ha assolutamente futuro, poiché la sua distruzione ora sarà accelerata”: lo ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi, al termine della sua visita a New York, dove ha partecipato alla riunione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. “Israele è una grande minaccia per la regione e tutti i paesi della regione devono essere consapevoli che la situazione è molto grave e pericolosa”, ha sottolineato, citato dall’Irna. Araghchi ha aggiunto: “L’uccisione di Nasrallah non indebolirà la resistenza, ma anzi rafforzerà il movimento. L’Iran sarà certamente al fianco del Libano e il sangue dei martiri non rimarrà senza risposta”. 

  • 09:50

    Il presidente Al-Sisi: “Pieno sostegno dell’Egitto al Libano”

    Il presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi ha parlato al telefono con il primo ministro libanese Najib Mikati, affermando “il pieno sostegno dell’Egitto al Libano” e di stare “al suo fianco” in questo difficile momento. Ha quindi sottolineato la “necessità di un cessate il fuoco immediato, completo e permanente sia in Libano che a Gaza”. Lo riferisce il portavoce del presidente egiziano.

  • 09:48

    La Cina “profondamente preoccupata” per l’escalation

    In risposta alla notizia che il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah è stato ucciso in un attacco aereo su Beirut da parte di Israele il 27 settembre, il portavoce del ministro degli Esteri cinese ha affermato in una dichiarazione che la Cina sta seguendo da vicino l’incidente ed è profondamente preoccupata per l’escalation delle tensioni nella regione. La Cina si oppone alla violazione della sovranità e della sicurezza del Libano, si oppone e condanna qualsiasi azione contro civili innocenti e si oppone a qualsiasi mossa che alimenti l’antagonismo e intensifichi le tensioni regionali, ha affermato il portavoce. La Cina esorta le parti interessate, in particolare Israele, ad adottare immediatamente misure per raffreddare la situazione e impedire che il conflitto degeneri o addirittura vada fuori controllo. La tensione tra Libano e Israele è una conseguenza del conflitto di Gaza. La priorità urgente è implementare le risoluzioni pertinenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, porre fine ai combattimenti a Gaza il prima possibile e salvaguardare seriamente la pace e la stabilità in Medioriente, ha detto ancora il portavoce del ministero degli Esteri cinese.

  • 09:47

    Il ministro degli Esteri iraniano mette in guardia dalle “conseguenze pericolose” degli attacchi israeliani in Libano

    Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha messo in guardia dalle “conseguenze pericolose” degli attacchi israeliani in Libano che hanno portato all’uccisione del capo di Hezbollah Hassan Nasrallah. “L’Onu non è riuscita a prendere misure efficaci contro Israele” – ha detto incontrando il segretario dell’Onu Guterres e il presidente dell’Assemblea Philemon Young – “La continua ostruzione degli Stati Uniti, complici dei mali dei sionisti, nel Consiglio di sicurezza è illegale e vergognosa, volta a impedire qualsiasi pressione su Israele per fermare la sua aggressione a Gaza e in Libano”.