Medio Oriente, la giornata – Raid “su larga scala” di Israele in Yemen: “Colpiti obiettivi Houthi”. Morte Nasrallah, ipotesi soffocamento

Nuovo attacco dell'Idf su Beirut: obiettivo Abu Ali Rida, ultimo comandante di Hezbollah. Secondo il partito armato "è vivo e sta bene". Recuperato intatto il corpo del leader ucciso venerdì. L'aviazione israeliana distrugge centrali elettriche e un porto controllati dai ribelli yemeniti

Aggiornato: 20:03

I fatti più importanti

  • 17:29

    Idf: “Operazione su larga scala contro gli Houthi in Yemen”

    “Oggi, in un’operazione aerea su larga scala, dozzine di aerei dell’aeronautica militare, compresi aerei da combattimento, aerei di rifornimento e di intelligence, sotto la direzione dell’intelligence, hanno attaccato obiettivi militari del regime terroristico Houthi nelle aree di Ras Issa e Hodeidah nello Yemen. L’Idf ha attaccato centrali elettriche e un porto marittimo, che vengono utilizzati per importare petrolio”. Lo comunicano le Forze di difesa israeliane sui social. “L’attacco è stato effettuato in risposta ai recenti attacchi portati avanti dal regime Houthi contro lo Stato di Israele”, aggiunge l’Idf.

  • 17:08

    Yemen, colpiti depositi di petrolio e l’aeroporto di Hodeidah

    Forti esplosioni si sono sentite nel porto di Hodeidah in Yemen, dove sono stati segnalati sette diversi attacchi da parte di Israele. Secondo il canale libanese Al Mayadeen, vicino a Hezbollah, i raid miravano agli impianti di stoccaggio del petrolio. Fonti yemenite hanno riferito che anche l’aeroporto internazionale della città è stato attaccato. Secondo la tv saudita Al Arabiya, l’attacco è arrivato “in risposta agli ultimi lanci missilistici degli Houthi” e ha colpito anche almeno due centrali elettriche e altri siti. 

  • 17:03

    Papa Francesco: “Da Israele tendenza dominatrice immorale”

    “La difesa deve essere sempre proporzionata all’attacco. Quando c’è qualcosa di sproporzionato si fa vedere una tendenza dominatrice che va oltre la moralità”. A dirlo è Papa Francesco sul volo di ritorno dalla sua visita in Belgio, parlando degli attacchi distruttivi di Israele in Libano. “Un Paese che con le forze fa queste cose – parlo di qualsiasi Paese – che fa queste cose in un modo così ”superlativo”, sono azioni immorali. Anche nella guerra c’è una moralità da custodire. La guerra è immorale, ma le regole di guerra implicano qualche moralità. Ma quando questo non si fa, si vede – noi diciamo in Argentina – il “cattivo sangue””, ha detto Bergoglio. 

  • 16:55

    Repubblicani Usa: “Biden e Harris smettano di chiedere il cessate il fuoco”

    “Invitiamo l’amministrazione Biden-Harris a porre fine alle sue controproducenti richieste di cessate il fuoco e alla sua continua campagna di pressione diplomatica contro Israele”: lo affermano lo speaker della Camera Mike Johnson e altri leader repubblicani in una dichiarazione, definendo l’uccisione del capo di Hezbollah Hassan Nasrallah “un importante passo avanti per il Medio Oriente”. Donald Trump invece non si è ancora espresso sulla vicenda.

  • 16:32

    Raid israeliano sul porto di Hodeidah in Yemen

    l’Aeronautica militare israeliana (Iaf) ha lanciato un attacco aereo nella città costiera di Hodeidah, in Yemen. Le immagini pubblicate sui social media mostrano del fumo che si alza dalla zona colpita. Gli attacchi sono avvenuti dopo che questo mese i ribelli sciiti Houthi, sostenuti dall’Iran, hanno lanciato tre missili balistici contro Israele. Israele aveva attaccato il porto di Hodeidah già il 20 luglio scorso.

  • 16:30

    Razzi di Hezbollah dal Libano verso il nord di Israele

    Una raffica di circa venti razzi è stata lanciata dal Libano verso l’Alta Galilea, regione settentrionale di Israele, nell’ultima ora. Lo affermano le Idf, secondo cui la maggior parte dei razzi è stata intercettata dalle difese aeree. Non ci sono segnalazioni di feriti o danni gravi. Hezbollah ha rivendicato il lancio di razzi, sostenendo di aver preso di mira le località di Rosh Pina e Safed.

  • 16:26

    Assad: “Il nome di Nasrallah rimarrà immortale”

    “Il nome del martire Hassan Nasrallah rimarrà immortale”. Lo ha dichiarato il presidente siriano, Bashar al-Assad, in un messaggio rivolto alla “Resistenza nazionale libanese” e alla famiglia del leader di Hezbollah, ucciso venerdì in un raid su Beirut. “La resistenza non si indebolisce con il martirio del suo leader, ma piuttosto rimane saldamente radicata nei cuori e nelle menti. Perché i grandi leader costruiscono durante le loro vite la dottrina, l’approccio e il percorso della lotta”, ha proseguito Assad.

  • 16:12

    Hezbollah: “L’ultimo comandante è vivo e sta bene”

    Hezbollah afferma che Abu Ali Rida, comandante dell’unità Bad del sud del Libano e ultimo dirigente militare del partito armato rimasto in vita, “è vivo e sta bene”. A quanto affermano i media libanesi, Abu Ali Rida era l’obiettivo dell’ultimo attacco aereo delle forze israeliane a Beirut, lanciato nelle scorse ore. “Non c’è alcuna verità nella propaganda sionista sull’assassinio del fratello e combattente Abu Ali Rida”, comunica il gruppo. 

  • 15:57

    Libano, quasi ottantamila profughi fuggiti in Siria in una settimana

    Quasi ottantamila persone sono fuggite in una settimana dal Libano per entrare nella vicina Siria. È quanto emerge da dati ufficiali diffusi dall’agenzia libanese Nna. Secondo i numeri forniti dal ministro libanese Nasser Yassin, più di 36mila siriani e 41.300 libanesi hanno oltrepassato il confine da lunedì 23 settembre a oggi per entrare in territorio siriano. Sono invece più di 116mila gli sfollati che si sono registrati nei rifugi gestiti dal governo. 

  • 15:40

    Usa: “Incrollabile sostegno alla sicurezza di Israele”

    “Il sostegno degli Stati Uniti alla sicurezza di Israele è incrollabile e questo non cambierà”: lo ha detto alla Cnn il portavoce della sicurezza nazionale Usa John Kirby, ribadendo il diritto dell’alleato a difendersi “da attacchi quotidiani” ma ricordando la necessità di non colpire i civili e le loro abitazioni. “Biden e Netanyahu si conoscono da quarant’anni e non sono d’accordo mai su nulla ma su una cosa concordano: la sicurezza di Israele”, ha aggiunto.