Israele-Libano, la diretta – L’esercito di Tel Aviv invade: “Non sarà occupazione a lungo termine”. Unifil: “L’Idf è entrato ed è uscito dal confine”

Le forze di terra israeliane sono entrate nel sud del Libano, a partire dalla zona di Wazzani verso est. Intensi gli scontri con i miliziani sciiti. La mossa rappresenta un'escalation significativa del conflitto contro Hezbollah. Il comando israeliano ha annunciato che le operazioni saranno limitate ai villaggi di confine, intanto l'aviazione dello Stato ebraico continua a bombardare il sud del Paese e Beirut

Aggiornato: 11:17

  • 11:17

    Operazione in Libano, il segretario Usa alla Difesa Austin informato da Gallant

    Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha informato il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin sui raid israeliani in Libano, ha dichiarato l’ufficio di Gallant.

    “Il ministro ha discusso dei raid localizzati e mirati che l’Idf (Israel Defence Forces) ha lanciato nella notte contro gli obiettivi terroristici di Hezbollah nella zona di confine del Libano meridionale”, ha dichiarato.

    “Queste operazioni di terra si basano sulle misure recenti e in corso adottate per eliminare gli alti dirigenti di Hezbollah e per degradare le capacità offensive di Hezbollah”, ha spiegato lo staff del ministero della Difesa.

  • 11:01

    Hezbollah risponde con un massiccio lancio di razzi: allarmi e un ferito nel centro di Israele

    L’Idf ha fatto sapere una raffica di diversi razzi è stata lanciata dal Libano verso il centro di Israele, durante la mattinata di martedì. Alcuni sono stati intercettati dalle difese aeree, altri sono caduti in zone non abitate, ma non non è ancora noto il bilancio definitivo degli attacchi. Un uomo di 50 anni è stato ferito “moderatamente”, secondo le autorità sanitarie israeliane. Secondo l’emittente di Tel Aviv Channel 12 ci sono almeno altri due feriti.

  • 10:43

    Unifil: “Le truppe israeliane sono entrate e sono tornate indietro”

    I militari israeliani hanno condotto incursioni limitate in Libano, a ridosso della linea blu, e poi sono tornati indietro, ha detto all’Ansa il portavoce della missione dei caschi blu Andrea Tenenti, il quale ha confermato che per il momento non ci sono combattimenti in corso sul territorio libanese.

    Anche l’esercito libanese nella mattinata di martedì ha fatto sapere ai media di Beirut che i raid via terra condotti dall’Idf non avevano violato la linea di demarcazione, ma piuttosto continuano a martellare con artiglieria e bombardamenti aerei le località libanesi nel settore centrale e orientale della linea blu.

    Almeno in questa prima fase, le operazioni dell’Idf sembrano conformarsi alla strategia di incursioni mirate e limitate nel tempo via terra oltre il confine, per evitare scontri prolungati con i miliziani di Hezbollah. Una strategia già delineata in ambienti militari israeliani

  • 10:24

    Unifil: “Non lasciamo le nostre posizioni nel sud del Libano”

    La missione Onu nel sud del Libano, Unifil, non intende abbandonare le proprie posizioni. Lo ha detto all’Ansa Andrea Tenenti, portavoce della stessa missione militare di cui fanno parte un migliaio di soldati italiani.

  • 10:23

    L’Idf: “L’operazione serve a evitare un nuovo 7 ottobre dal Libano” – Il video

     I miliziani di Hezbollah volevano usare i villaggi nel sud del Libano per sferrare contro il nord di Israele un attacco come quello lanciato da Hamas lo scorso 7 ottobre, ha dichiarato il portavoce delle Idf Daniel Hagari, secondo il quale “Hezbollah ha trasformato i villaggi libanesi adiacenti ai villaggi israeliani in basi militari pronte ad attaccare Israele”. Hagari ha aggiunto che Hezbollah aveva pianificato “di invadere Israele, attaccare le comunità israeliane e massacrare uomini, donne e bambini innocenti. 
    Il portavoce delle Idf ha quindi sottolineato che l’operazione non è diretta contro la popolazione libanese: “Non vogliamo danneggiare i civili libanesi e stiamo prendendo misure per impedirlo”, ha dichiarato Hagari.

  • 10:12

    L’Unhcr: “L’Onu mobiliterà 425 milioni di dollari per assistere i rifugiati”

    L’Onu intende mobilitare 425 milioni di dollari per rispondere con urgenza alle esigenze di centinaia di migliaia di sfollati in Libano, compresi quelli che hanno attraversato il confine con la Siria, ha scritto su X il portavoce dell’Alto commissariato per i rifugiati delle Nazioni Unite Filippo Grandi. 83 milioni del fondo saranno stanziato per l’Unhcr.

  • 10:02

    L’Idf ai libanesi: “Non spostatevi in auto a sud del fiume Litani”

    “Per la vostra sicurezza personale, vi chiediamo di non spostare veicoli dalla zona settentrionale alla zona meridionale del fiume Litani”, ha scritto in un post su X il portavoce in lingua araba delle Forze di difesa israeliane Avichay Adraee. I combattimenti nella zona sono “intensi”, ha fatto sapere l’Idf.

  • 09:38

    Nato, Stoltenberg: “Preoccupati per l’escalation”. Rutte: “Ostilità finiscano presto”

    “C’è una chiara preoccupazione per l’escalation che vediamo in Medio oriente e in Libano. Pertanto, sosteniamo gli sforzi degli alleati della Nato per trovare un modo per de-escalation e trovare una soluzione politica, sia per le ostilità in corso a Gaza, sia per la situazione in Libano”. Lo afferma il Segretario generale della Nato uscente, Jens Stoltenberg, in un punto stampa con il nuovo Segretario Mark Rutte.

    “Stiamo seguendo da vicino ciò che sta accadendo in Libano. Ovviamente la Nato non ha un ruolo specifico lì, ma siamo un’alleanza i cui partner sono lì. Naturalmente, speriamo che le ostilità finiscano il prima possibile”, ha aggiunto il nuovo segretario Mark Rutte.

  • 09:36

    Il premier libanese Mikati chiede all’Onu aiuti per gli sfollati

    Il primo ministro libanese Najib Mikati ha chiesto martedì alle Nazioni Unite di fornire aiuti d’emergenza agli sfollati dopo l’avvio delle operazioni di terra da parte di Israele in Libano.

  • 09:35

    L’esercito libanese smentisce di essersi ritirato: “È un riposizionamento, cooperiamo con Unifil”

    L’Esercito libanese ha smentito le notizie secondo cui le sue forze si sarebbero ritirate a diversi chilometri dalle zone di confine nel sud. “Mentre il nemico israeliano continua i suoi attacchi sempre più barbari contro varie regioni libanesi, alcuni media hanno riportato informazioni inesatte sul ritiro dell’esercito dai posti di frontiera meridionali per diversi chilometri alla luce dei preparativi del nemico per effettuare un’operazione di terra all’interno del territorio libanese”, ha scritto l’esercito di Beirut sui social.

    “È importante per il Comando dell’esercito chiarire che le unità militari schierate nel sud stanno attuando il riposizionamento di alcuni checkpoint avanzati all’interno dei settori di responsabilità loro designati” ed si sottolinea che “il Comando continua a cooperare e coordinarsi con l’Unifil”.