Israele-Libano, la diretta – L’esercito di Tel Aviv: “Occupazione non a lungo termine”. Ordine di evacuazione a 60 km dal confine. Il premier libanese: “Un milione di sfollati, serve aiuto Onu”

Le forze di terra israeliane sono entrate nel sud del Libano, a partire dalla zona di Wazzani verso est. Intensi gli scontri con i miliziani sciiti. La mossa rappresenta un'escalation significativa del conflitto contro Hezbollah. Il comando israeliano ha annunciato che le operazioni saranno limitate ai villaggi di confine, intanto l'aviazione dello Stato ebraico continua a bombardare il sud del Paese e Beirut

Aggiornato: 13:02

  • 10:02

    L’Idf ai libanesi: “Non spostatevi in auto a sud del fiume Litani”

    “Per la vostra sicurezza personale, vi chiediamo di non spostare veicoli dalla zona settentrionale alla zona meridionale del fiume Litani”, ha scritto in un post su X il portavoce in lingua araba delle Forze di difesa israeliane Avichay Adraee. I combattimenti nella zona sono “intensi”, ha fatto sapere l’Idf.

  • 09:38

    Nato, Stoltenberg: “Preoccupati per l’escalation”. Rutte: “Ostilità finiscano presto”

    “C’è una chiara preoccupazione per l’escalation che vediamo in Medio oriente e in Libano. Pertanto, sosteniamo gli sforzi degli alleati della Nato per trovare un modo per de-escalation e trovare una soluzione politica, sia per le ostilità in corso a Gaza, sia per la situazione in Libano”. Lo afferma il Segretario generale della Nato uscente, Jens Stoltenberg, in un punto stampa con il nuovo Segretario Mark Rutte.

    “Stiamo seguendo da vicino ciò che sta accadendo in Libano. Ovviamente la Nato non ha un ruolo specifico lì, ma siamo un’alleanza i cui partner sono lì. Naturalmente, speriamo che le ostilità finiscano il prima possibile”, ha aggiunto il nuovo segretario Mark Rutte.

  • 09:36

    Hezbollah: “Falso che l’Idf sia entrato in Libano, nessuno scontro finora”

    “Tutte le affermazioni sioniste secondo cui le forze di occupazione (israeliane) sarebbero entrate in Libano sono false”: lo ha detto ad Al Jazeera il portavoce di Hezbollah Muhammad Nabulsi, secondo cui “non c’è ancora stato uno scontro diretto sul terreno” tra Hezbollah e Israele. “I combattenti della resistenza sono pronti allo scontro diretto con le forze nemiche che osano o tentano di entrare nel territorio libanese”, ha detto il portavoce, aggiungendo che la milizia sciita è “pronta a infliggere gravi perdite” a coloro che tentano di entrare in Libano.

    I primi report militari hanno segnalato che i miliziani di Hezbollah hanno arretrato le posizioni lunedì notte per evitare di ingaggiare scontri diretti con le truppe israeliane, che contemporaneamente, secondo quanto dichiarato dall’Unifil e dall’esercito libanese, non stanno occupando stabilmente territorio oltre il confine libanese, ma si limitano a incursioni “mordi e fuggi”.

  • 09:35

    L’esercito libanese smentisce di essersi ritirato: “È un riposizionamento, cooperiamo con Unifil”

    L’Esercito libanese ha smentito le notizie secondo cui le sue forze si sarebbero ritirate a diversi chilometri dalle zone di confine nel sud. “Mentre il nemico israeliano continua i suoi attacchi sempre più barbari contro varie regioni libanesi, alcuni media hanno riportato informazioni inesatte sul ritiro dell’esercito dai posti di frontiera meridionali per diversi chilometri alla luce dei preparativi del nemico per effettuare un’operazione di terra all’interno del territorio libanese”, ha scritto l’esercito di Beirut sui social.

    “È importante per il Comando dell’esercito chiarire che le unità militari schierate nel sud stanno attuando il riposizionamento di alcuni checkpoint avanzati all’interno dei settori di responsabilità loro designati” ed si sottolinea che “il Comando continua a cooperare e coordinarsi con l’Unifil”.

  • 09:25

    Gli Houthi: “Droni contro postazioni israeliane a Eilat e Tel Aviv”

    Il movimento Houthi dello Yemen ha fatto sapere di aver preso di mira le postazioni militari israeliane a Tel Aviv e Eilat con dei droni: lo ha dichiarato il portavoce militare del gruppo, Yahya Saree, in un discorso televisivo.

  • 09:19

    Beirut, l’Idf bombarda l’ufficio della tv Al Sarat, affiliata a Hezbollah

    Durante la notte l’Aeronautica israeliana ha attaccato gli uffici del canale tv al Sarat, affiliato a Hezbollah, nel sud di Beirut. Lo scrive il media panarabo libanese al Mayadeen, a suo volta vicino al gruppo sciita.

  • 09:17

    Libanesi in fuga dal sud del Paese verso verso la Siria: “Esodo straordinario”

    Continua la fuga verso la Siria dopo l’avvio delle incursioni terrestri di Israele. Un esodo di proporzioni “straordinarie”, riferisce Sky News. Secondo l’emittente in migliaia cercano di passare il confine con la Siria. Molte persone trasportano i propri averi e viaggiano a piedi. La fuga avviene nonostante in particolare gli uomini corrano il rischio di essere arruolati nell’esercito siriano o di essere giudicati come disertori.

  • 09:16

    Raid israeliano anche su Damasco: 3 morti

    È di tre civili uccisi e nove feriti il bilancio dei raid aerei israeliani condotti alle prime ore di martedì su Damasco, in Siria. Lo scrive l’agenzia di stampa siriana Sana citando una fonte militare. “Il nemico israeliano ha lanciato un’aggressione aerea con aerei da guerra e droni dal Golan siriano occupato, prendendo di mira diversi punti di Damasco”.

  • 09:10

    L’esercito israeliano conferma di aver portato avanti incursioni segrete per mesi, prima dell’invasione

    L’esercito israeliano ha pubblicato un documento in cui il comandante dell’unità Aguz conferma per la prima volta che l’Idf ha effettuato operazioni segrete di commando transfrontalieri negli ultimi mesi nel sud del Libano: “Abbiamo iniziato con più operazioni di basso profilo, e oggi entreremo in una manovra più significativa e riporteremo i residenti del nord sani e salvi alle loro case. Questa è una questione fondamentale, è dal 2006 che non operiamo in Libano”, si legge nel documento rivelato dal network israeliano Channel 12.

  • 09:06

    La premier Giorgia Meloni: “L’Italia continuerà a lavorare per la de-escalation”

    “L’Italia continuerà a lavorare con i suoi alleati per la stabilizzazione del confine tra Israele e Libano e il ritorno degli sfollati alle proprie case. Una de-escalation a livello regionale è urgente e necessaria e l’Italia continuerà a fare la sua parte anche in qualità di presidente del G7”, ha dichiarato la presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni.