Israele-Libano, la diretta – L’esercito di Tel Aviv: “Occupazione non a lungo termine”. Ordine di evacuazione a 60 km dal confine. Il premier libanese: “Un milione di sfollati, serve aiuto Onu”

Le forze di terra israeliane sono entrate nel sud del Libano, a partire dalla zona di Wazzani verso est. Il comando israeliano ha annunciato che le operazioni saranno limitate ai villaggi di confine, intanto l'aviazione dello Stato ebraico continua a bombardare il sud del Paese e Beirut

Aggiornato: 15:14

  • 13:29

    Idf: dal Libano una trentina di razzi verso Israele

    Nelle ultime ore sono stati lanciati una trentina di razzi dal Libano contro il nord di Israele. Lo hanno riferito le Forze di difesa israeliane, secondo cui non ci sono notizie di feriti o di danni gravi. Una quindicina di razzi sono stati sparati contro l’Alta Galilea e altrettanti contro la Galilea occidentale, finendo in aree aperte. Le Idf, dal canto loro, hanno condotto raid aerei contro numerosi edifici usati da Hezbollah per custodire armi e lanciarazzi in Libano.

  • 13:02

    Al Arabya: “L’Idf è entrato per 500 metri”, poi è uscito

    “Cinquecento metri” in terra libanese. Questa, secondo la tv satellitare saudita al-Arabiya, la profondità massima di penetrazione raggiunta dalle forze israeliane durante le loro attività terrestri oltre il confine del Libano, nella notte tra lunedì e martedì. In precedenza, una fonte della sicurezza libanese ha riferito al principale quotidiano saudita Asharq Al-Awsat che “le forze israeliane non sono ancora entrate nel territorio libanese, nonostante l’annuncio delle Idf di essere impegnato in aspri combattimenti nel sud del Libano”.

  • 12:57

    Hezbollah: “Falso l’ingresso via terra dell’Idf, nessuno scontro finora”

    “Tutte le affermazioni sioniste secondo cui le forze di occupazione (israeliane) sarebbero entrate in Libano sono false”: lo ha detto ad Al Jazeera il portavoce di Hezbollah Muhammad Nabulsi, secondo cui “non c’è ancora stato uno scontro diretto sul terreno” tra Hezbollah e Israele. “I combattenti della resistenza sono pronti allo scontro diretto con le forze nemiche che osano o tentano di entrare nel territorio libanese”, ha detto il portavoce, aggiungendo che la milizia sciita è “pronta a infliggere gravi perdite” a coloro che tentano di entrare in Libano.

    I primi report militari hanno segnalato che i miliziani di Hezbollah hanno arretrato le posizioni lunedì notte per evitare di ingaggiare scontri diretti con le truppe israeliane, che contemporaneamente, secondo quanto dichiarato dall’Unifil e dall’esercito libanese, non stanno occupando stabilmente territorio oltre il confine libanese, ma si limitano a incursioni “mordi e fuggi”.

  • 12:14

    Telefonata tra Meloni e il premier libanese Mikati

    La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi una conversazione telefonica con il primo ministro del Libano, Najib Mikati. Nel rinnovare la vicinanza dell’Italia al Libano e al popolo libanese e nel ricordare i primi aiuti immediati alla popolazione civile stanziati ieri dal governo, la presidente del Consiglio – informa Palazzo Chigi – ha ribadito l’impegno italiano per un cessate il fuoco e una soluzione diplomatica al conflitto che permetta agli sfollati di tornare alle proprie case. L’Italia, anche quale Presidenza di turno del G7, continuerà a lavorare per una de-escalation a livello regionale. La premier ha infine ricordato il ruolo cruciale dei militari italiani presenti nel sud del Libano all’interno della missione Unifil, sottolineando l’importanza della loro sicurezza.

  • 11:25

    Il Regno Unito pronto a evacuare i suoi cittadini dal Libano

    Mercoledì partirà da Beirut un volo noleggiato dal governo britannico per portare i cittadini del Regno Unito fuori dal Libano. Il governo ha dichiarato che i cittadini britannici, il loro coniuge o partner e i loro figli di età inferiore ai 18 anni sono idonei e che sarà data priorità ai più vulnerabili.

    Finora il governo aveva invitato i britannici a lasciare il Paese con i voli commerciali. Lunedì sera però il ministro degli Esteri David Lammy ha definito la situazione in Libano “instabile”. Il Regno Unito ha anche inviato 700 soldati in una base a Cipro per prepararsi a una potenziale evacuazione dei circa 5.000 cittadini britannici in Libano.

  • 11:17

    Operazione in Libano, il segretario Usa alla Difesa Austin informato da Gallant

    Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha informato il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin sui raid israeliani in Libano, ha dichiarato l’ufficio di Gallant.

    “Il ministro ha discusso dei raid localizzati e mirati che l’Idf (Israel Defence Forces) ha lanciato nella notte contro gli obiettivi terroristici di Hezbollah nella zona di confine del Libano meridionale”, ha dichiarato.

    “Queste operazioni di terra si basano sulle misure recenti e in corso adottate per eliminare gli alti dirigenti di Hezbollah e per degradare le capacità offensive di Hezbollah”, ha spiegato lo staff del ministero della Difesa.

  • 11:01

    Hezbollah risponde con un massiccio lancio di razzi: allarmi e un ferito nel centro di Israele

    L’Idf ha fatto sapere una raffica di diversi razzi è stata lanciata dal Libano verso il centro di Israele, durante la mattinata di martedì. Alcuni sono stati intercettati dalle difese aeree, altri sono caduti in zone non abitate, ma non non è ancora noto il bilancio definitivo degli attacchi. Un uomo di 50 anni è stato ferito “moderatamente”, secondo le autorità sanitarie israeliane. Secondo l’emittente di Tel Aviv Channel 12 ci sono almeno altri due feriti.

  • 10:43

    Unifil: “Le truppe israeliane sono entrate e sono tornate indietro”

    I militari israeliani hanno condotto incursioni limitate in Libano, a ridosso della linea blu, e poi sono tornati indietro, ha detto all’Ansa il portavoce della missione dei caschi blu Andrea Tenenti, il quale ha confermato che per il momento non ci sono combattimenti in corso sul territorio libanese.

    Anche l’esercito libanese nella mattinata di martedì ha fatto sapere ai media di Beirut che i raid via terra condotti dall’Idf non avevano violato la linea di demarcazione, ma piuttosto continuano a martellare con artiglieria e bombardamenti aerei le località libanesi nel settore centrale e orientale della linea blu.

    Almeno in questa prima fase, le operazioni dell’Idf sembrano conformarsi alla strategia di incursioni mirate e limitate nel tempo via terra oltre il confine, per evitare scontri prolungati con i miliziani di Hezbollah. Una strategia già delineata in ambienti militari israeliani

  • 10:24

    Unifil: “Non lasciamo le nostre posizioni nel sud del Libano”

    La missione Onu nel sud del Libano, Unifil, non intende abbandonare le proprie posizioni. Lo ha detto all’Ansa Andrea Tenenti, portavoce della stessa missione militare di cui fanno parte un migliaio di soldati italiani.

  • 10:23

    L’Idf: “L’operazione serve a evitare un nuovo 7 ottobre dal Libano” – Il video

     I miliziani di Hezbollah volevano usare i villaggi nel sud del Libano per sferrare contro il nord di Israele un attacco come quello lanciato da Hamas lo scorso 7 ottobre, ha dichiarato il portavoce delle Idf Daniel Hagari, secondo il quale “Hezbollah ha trasformato i villaggi libanesi adiacenti ai villaggi israeliani in basi militari pronte ad attaccare Israele”. Hagari ha aggiunto che Hezbollah aveva pianificato “di invadere Israele, attaccare le comunità israeliane e massacrare uomini, donne e bambini innocenti. 
    Il portavoce delle Idf ha quindi sottolineato che l’operazione non è diretta contro la popolazione libanese: “Non vogliamo danneggiare i civili libanesi e stiamo prendendo misure per impedirlo”, ha dichiarato Hagari.