Israele dichiara “persona non grata” il segretario Onu. “L’Aeronautica si prepara a rispondere all’Iran”. Khamenei: “Usa e Ue il problema”

Teheran dichiara conclusa l’azione. La Guida suprema punta il dito contro "gli Usa e alcuni Paesi europei che in modo falso sostengono di difendere pace e tranquillità". Caccia israeliani bombardano a sud di Beirut. Nel sud del Libano scontri sul terreno i soldati di Tel Aviv e i miliziani di Hezbollah

Aggiornato: 15:46

  • 12:53

    Israele: “Scontri armati con Hezbollah nel sud del Libano”

    Le Israel Defense Forces hanno confermato che la 98ma divisione è impegnata in combattimenti ravvicinati con miliziani di Hezbollah e ha diretto attacchi aerei contro uomini armati e postazioni del gruppo terroristico. L’unità di commando Egoz della divisione ha distrutto una postazione del gruppo sciita, tra cui un lanciarazzi e un deposito di esplosivi, nel corso delle operazioni l’Aeronautica militare israeliana ha colpito più di 150 siti di Hezbollah. L’Idf ha pubblicato nuovi video dei commando in azione nel Libano meridionale, dopo aver lanciato un’operazione di terra tra lunedì e martedì.

  • 12:40

    Hezbollah: “Nuova infiltrazione israeliana, scontri nel sud”

    Hezbollah ha affermato che i suoi combattenti si stanno scontrando con truppe israeliane che si sono “infiltrate” in un villaggio al confine meridionale del Libano, dopo che in precedenza aveva detto di aver respinto un tentativo di infiltrazione altrove. Hezbollah “è impegnato in scontri con i soldati del nemico israeliano che si sono infiltrati nel villaggio di Maroun al-Ras da est”, ha dichiarato il gruppo sostenuto dall’Iran, aggiungendo che gli scontri sono “in corso“. L’esercito libanese ha confermato che i soldati israeliani hanno effettuato una breve incursione nel sud del Paese.

  • 12:27

    Houthi: “Abbiamo colpito strutture militari israeliane”

    Gli Houthi hanno annunciato di aver attaccato strutture militari israeliane utilizzando missili da crociera Quds-5. Lo ha affermato il portavoce del gruppo, Yahya Saria, citato dalla Tass. “Le truppe missilistiche delle forze armate yemenite hanno condotto un’operazione militare utilizzando tre missili da crociera Quds-5 e hanno colpito le strutture militari nel profondo dell’entità sionista nella Palestina occupata”, ha affermato il portavoce, sottolineando che gli Houthi sostengono l’attacco iraniano di ieri e sono pronti “a partecipare a qualsiasi operazione militare congiunta contro il nemico israeliano”.

  • 12:18

    Israele: “Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres è persona non grata”

    Israele dichiara il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres “persona non grata” nel Paese. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri.

  • 12:13

    Crosetto: “Pronti a rivedere la decisione di lasciare il contingente italiano schierato”

    “L’Italia considera la stabilità nella regione un primario interesse strategico nazionale e ritiene che il Libano giochi un ruolo chiave nella stabilizzazione dell’intera regione. La grande difficile sfida è riuscire a raggiungere rapidamente un cessate il fuoco, una de-escalation”. Lo ha detto il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel corso di una audizione nella nuova aula dei gruppi parlamentari sui più recenti sviluppi in Medio Oriente. “Per tale motivo – ha proseguito il ministro – confermiamo il nostro impegno in Unifil fin quando l’Onu sarà in grado di operare. Finora la nostra presenza è stata l’unico elemento di freno a una violenza insensata, ma questo in futuro non sarà più sufficiente. Ribadisco che nell’interesse della tutela dei nostri militari siamo pronti a rivedere ad horas le decisioni di lasciare il contingente nazionale schierato“.

  • 11:56

    Coopi: “In Libano oltre 1.000 morti in due settimane”

    “Oltre 1500 attacchi, più di 1000 vittime e migliaia di persone costrette ad abbandonare la propria casa e la propria vita nel giro di poche ore. La situazione in Libano in appena due settimane è diventata drammatica e i bisogni umanitari crescono di giorno in giorno”. A lanciare l’allarme è Coopi – Cooperazione Internazionale, organizzazione presente nel Paese dal 2013, che è subito intervenuta sul campo per soccorrere la popolazione.

    La situazione è rapidamente arrivata al collasso. “Intere famiglie hanno perso tutto e sono costrette a rifugiarsi in scuole e centri di accoglienza improvvisati. Chi può sta scappando, cercando rifugio nel Nord del Paese o in Siria“, spiega da Beirut il Coordinatore regionale per il Medio Oriente di Coopi, Matteo Crosetti.

    La popolazione in fuga , “più di 100mila persone” , “ha bisogno di ogni bene di prima necessità – aggiunge – Per questo in queste ore stiamo offrendo assistenza alle persone che, spaventate dai bombardamenti e in cerca di un luogo sicuro, si sono riversate nei rifugi pubblici”.

    Gli operatori umanitari di Coopi, in particolare, stanno lavorando nel centro di formazione professionale nel Governatorato di Saida e in due scuole a 16Km da Tripoli, adibiti a rifugi collettivi. “In pochi giorni abbiamo accolto più di 1000 persone a cui stiamo garantendo due pasti al giorno, grazie all’allestimento di due cucine mobili, ma il bisogno umanitario è enorme e per ampliare il nostro intervento abbiamo bisogno di aiuto», conclude Crosetti.

    Per sostenere gli sforzi umanitari è stata attivata una raccolta fondi urgente. È possibile offrire un aiuto sul sito dona.coopi.org/emergenza-libano/.

  • 11:51

    Mosca: “Invitiamo tutte le parti a mostrare moderazione”

    La Russia invita “tutte le parti alla moderazione” e “condanna qualsiasi azione che porti alla morte di civili”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, parlando della situazione del Medio Oriente. “Abbiamo i nostri contatti con tutte le parti coinvolte in questo conflitto, continuiamo a portarli avanti e invitiamo tutte le parti a mostrare moderazione”, ha detto Peskov rispondendo a una domanda sulle iniziative di Mosca in relazione all’escalation in atto.

  • 11:48
    Marco PasciutiMarco Pasciuti

    Reuters: “Almeno 60 palestinesi uccisi nella notte nella Striscia di Gaza”

    Almeno 60 palestinesi sono stati uccisi la notte scorsa sotto il fuoco dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza, incluso in una scuola che ospitava famiglie sfollate: lo hanno riferito fonti mediche, riporta l’agenzia di stampa Reuters sul suo sito. I carri armati israeliani hanno effettuato un’incursione in diverse aree nella parte orientale e centrale di Khan Younis, nel sud della Striscia, prima di ritirarsi parzialmente, lasciando almeno 40 vittime e decine di feriti, secondo la radio ufficiale Voice of Palestine e i media di Hamas. A Gaza City, almeno 22 palestinesi sono stati uccisi, secondo le fonti. Un attacco israeliano contro una scuola che ospita famiglie sfollate a Gaza City ha ucciso 17 persone, mentre un altro ha colpito la Società degli orfani di Al-Amal, che ospita anch’essa sfollati, uccidendone almeno altre cinque persone.

  • 11:00
    Marco PasciutiMarco Pasciuti

    Pezeshkian: “Se Israele sbaglia riceverà una risposta molto più schiacciante”

    “Non stiamo scherzando con nessuno e se questo regime vuole commettere un errore, riceverà una risposta molto più schiacciante“. Lo ha affermato il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, durante una riunione di gabinetto questa mattina in cui ha parlato dell’attacco missilistico dell’Iran contro Israele di ieri notte. “L’orgogliosa operazione delle forze armate della Repubblica Islamica dell’Iran, avvenuta ieri sera, ha dimostrato ancora una volta che la presunta cupola di ferro (il sistema di Difesa ‘Iron Domè) dei sionisti è più fragile del vetro”, ha aggiunto il presidente, come riferisce Isna.

  • 10:55
    Marco PasciutiMarco Pasciuti

    Khamenei: “Usa ed Europa sono il problema del Medio Oriente”

    “La base dei problemi della regione è la presenza di forze come gli Usa e alcuni Paesi europei che in modo falso sostengono di difendere pace e tranquillità”. Lo ha affermato la Guida suprema dell’Iran, Ali Khamenei, nel suo primo discorso pubblico dopo l’attacco missilistico di Teheran contro Israele di ieri. “Sono profondamente addolorato, la perdita di Hassan Nasrallah (il leader di Hezbollah) è un evento significativo. Tuttavia, questo lutto deve fungere da forza che ci spinge in avanti”, ha aggiunto Khamenei, durante un incontro con studenti universitari, riferisce Iran International.