Beirut, nuovi raid sul centro: 9 morti. Volo charter per 178 italiani. Leader G7: “Con attacchi e ritorsioni escalation incontrollabile”
Israele ordina l'evacuazione di Nabatieh, la città più grande del Libano meridionale, e di altri centri a nord del fiume Litani. Al Jazeera: “L’Iran ha detto agli Usa che la fase di autocontrollo unilaterale è terminata”. L'agenzia ufficiale di Teheran: “Il presidente Pezeshkian ha incontrato il n.2 di Hamas in Qatar”
Aggiornato: 22:26
I fatti più importanti
- Volo charter con 178 italiani decollato da Beirut
- G7: "Con attacchi e ritorsioni escalation incontrollabile"
- Pentagono, colloqui con Israele per risposta all'Iran
- Idf: "Hezbollah non tornerà nel Sud del Libano"
- Funerali Nasrallah domani a Teheran
- Biden: "Discutiamo con Israele della possibilità di attacchi contro le installazioni petrolifere iraniane"
- Al Jazeera: "L'Iran ha detto agli Usa che la fase di autocontrollo unilaterale è terminata"
- Tajani: "Voli charter per far rientrare 180 italiani da Beirut"
- Ambasciatore libanese in Russia: "Abbiamo chiesto aiuto a Mosca per far finire il conflitto"
- L'Iran convoca gli ambasciatori di Germania e Austria
- L’Iran accusa: "La dichiarazione del G7 sul nostro attacco è parziale e irresponsabile"
- Idf ordina evacuazione dei libanesi a nord del fiume Litani
- Croce rossa: 4 paramedici uccisi in attacco israeliano
- Il premier libanese: "Pronti a schierare l'esercito a sud del fiume Litani, dopo il cessate il fuoco. Hezbollah è d’accordo"
- Tajani: "Noi non trattiamo con Hezbollah"
- Raid israeliano sul centro di Beirut, ministero della Salute: "Le vittime sono 9"
- Israele ordina l'evacuazione di Nabatieh, la città più grande del Libano meridionale
- Libano, Israele conferma i nuovi attacchi nel sud: "15 terroristi uccisi a Bint Jbeil"
- Media: "Il presidente iraniano Pezeshkian ha incontrato il n.2 di Hamas in Qatar"
- Riunione Quint: "Dopo l'attacco dell'Iran serve una risposta coordinata"
- Raid israeliano nel centro di Beirut, governo: "I morti sono 6"
- Ministro degli Esteri: "Nasrallah aveva accettato la tregua con Israele prima di essere ucciso"
- Raid sul centro di Beirut, colpito un pronto soccorso: "Almeno 5 morti"
- Beirut, attacco aereo israeliano distrugge appartamento nel quartiere residenziale di Bashoura
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09:43
Media: “Danni a base aerea israeliana dopo l’attacco dell’Iran”
L’attacco missilistico iraniano del 1° ottobre sembra aver colpito una delle principale basi aeree militari israeliane. Lo scrive il Times of Israel, facendo riferimento a immagini satellitari di un hangar della base aerea di Nevatim, nel sud di Israele, scattate dopo il massiccio bombardamento di martedì sera e che sembrano mostrare un grande buco nel tetto.
Le foto mostrano i danni al tetto di una fila di edifici vicino a una pista. Si possono vedere grandi pezzi di detriti sparsi intorno all’edificio. Nevatim ospita gli aerei più avanzati dell’aeronautica militare israeliana, tra cui i caccia stealth F-35 Lightning II prodotti negli Stati Uniti.
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09:21
Media: “Raid israeliano a Latakia, in Siria, contro deposito di armi”
Le forze israeliane avrebbero effettuato nella notte un raid nei pressi della città siriana di Latakia. Lo riporta il Times of Israel che rilancia notizie dei media siriani. Secondo media legati all’opposizione di Damasco, l’obiettivo sarebbe stato un deposito di armi. La radio Sham, emittente filogovernativa, ha riferito che è stata attivata la difesa aerea per ingaggiare “obiettivi” sul mare all’altezza della regione di Latakia e poi ha dato notizia di vigili del fuoco al lavoro per domare un incendio nella città di Jable, a sud della città costiera.
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09:01
Riunione Quint: “Dopo l’attacco dell’Iran serve una risposta coordinata”
“L’attacco senza precedenti dell’Iran contro Israele e l’importanza di coordinarsi su una risposta“. Questo il focus della riunione del Quint“, gruppo decisionale informale composto in ambito Nato dagli Stati Uniti e dal G4 (Francia, Germania, Italia e Regno Unito). Lo ha spiegato il portavoce del Dipartimento di Stato Usa Matthew Miller, dopo il colloquio del segretario di Stato Usa Antony Blinken con i ministri degli Esteri di Regno Unito, David Lammy, Germania, Annalena Baerbock, Francia, Jean-Noël Barrot, e Italia, Antonio Tajani.
“Si è parlato anche dell’importanza di attuare la risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza Onu per stabilire un perimetro di sicurezza nel sud del Libano, rafforzare Unifil e stabilire le condizioni affinché israeliani e libanesi possano tornare nelle loro case”, ha aggiunto il portavoce. La riunione è servita inoltre per “coordinare il lavoro per risolvere il conflitto a Gaza raggiungendo un accordo di cessate il fuoco che riporti a casa gli ostaggi e incrementi l’accesso umanitario”.
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08:56
Israele: “Abbattuti droni diretti a Tel Aviv”. Media: “Gli Houthi rivendicano”
Durante la note l’aviazione israeliana ha abbattuto sul mare una serie di droni diretti verso il centro di Israele, secondo quanto fa sapere l’Idf citato dal Times of Israel. Lo stesso giornale fa sapere che gli Houthi hanno poi rivendicato il lancio di droni. I miliziani filoiraniani yemeniti hanno però affermato di aver colpito un “obiettivo vitale” a Tel Aviv “con vari droni”, scrive il Times of Israel: affermazione che però non ha alcun riscontro.
Il portavoce militare degli Houthi, Yahya Saree, in un comunicato diffuso di notte e citato da Ynet, afferma che l’attacco è stato condotto con droni “modello Jaffa” e ha preso di mira “obiettivi critici a Tel Aviv”. Secondo i miliziani yemeniti, “i droni non sono stati né rilevati né intercettati”. Israele afferma che l’Iaf ha abbattuto due droni in mare mentre un terzo è caduto in una zona disabitata.
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08:52
“Khamenei avvertì Nasrallah di fuggire dal Libano poco prima che venisse ucciso”
La Guida suprema iraniana Ali Khamenei avvertì Hassan Nasrallah di fuggire dal Libano pochi giorni prima che l’ex capo di Hezbollah venisse ucciso da un attacco israeliano a Beirut, secondo funzionari di Teheran citati dall’agenzia di stampa britannica Reuters. Subito dopo l’attacco ai cercapersone trappola del 17 settembre – spiegano le fonti iraniane – Khamenei inviò un messaggio a Nasrallah dicendogli di recarsi subito in Iran, mettendolo in guardia su rapporti d’intelligence secondo i quali Israele aveva agenti all’interno del movimento sciita e stava pianificando di ucciderlo.
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08:50
Uomo residente negli Usa “morto sotto i raid di Israele”
Un uomo residente nel Michigan è rimasto ucciso in un attacco aereo israeliano sul Libano, secondo la deputata statunitense Rashida Tlaib e la famiglia della vittima citati dai media Usa. Kamel Ahmad Jawad è morto martedì nel Paese mediorientale “mentre cercava di salvare vite innocenti“, ha affermato la figlia Nadine in una dichiarazione. Il Dipartimento di Stato americano ha specificato che l’uomo non era un cittadino Usa, ma un residente permanente legale. “La sua morte è una tragedia, come lo sono quelle di molti civili in Libano”, ha commentato la Casa Bianca.
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08:47
Media: “Ucciso a Gaza autore del linciaggio di Ramallah”
Aziz Salha, uno degli autori nel 2000 del linciaggio di Ramallah, è stato ucciso in un bombardamento aereo israeliano nel centro della Striscia di Gaza: lo rendono noto i media locali. Il linciaggio nella città della Cisgiordania fu un violento episodio che avvenne presso la stazione di polizia di el-Bireh, dove una folla palestinese fece irruzione uccidendo e mutilando due militari israeliani che erano entrati accidentalmente nella città controllata dall’Autorità nazionale palestinese.
Salha era diventato famoso dopo essere stato fotografato mentre agitava le sue mani coperte di sangue fuori dalla finestra della stazione di polizia. Arrestato e condannato all’ergastolo, venne però rilasciato nel 2011. L’opinione pubblica israeliana fu sconvolta dalla brutalità dell’episodio.
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08:45
Raid israeliano nel centro di Beirut, governo: “I morti sono 6”
Sale ancora il bilancio dell’attacco israeliano contro un centro di soccorso di Hezbollah nel cuore di Beirut, con sei morti e sette feriti. Lo rende noto il Ministero della Sanità libanese.
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08:44
Israele, 2 droni contro città a sud di Tel Aviv: “Nessun ferito”
Le Forze di difesa israeliane (Idf) affermano che due droni hanno fatto scattare stanotte le sirene d’allarme a Bat Yam, città subito a sud di Tel Aviv. Le Idf specificano che uno dei velivoli è stato intercettato dall’aeronautica israeliana, mentre l’altro ha impattato in un’area aperta e non si registrano feriti o danni particolari.
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08:42
Hezbollah: “Abbiamo combattenti, armi e munizioni per respingere Israele”
Hezbollah ha abbastanza combattenti, armi e munizioni per respingere Israele. Lo ha dichiarato il capo dell’ufficio comunicazione del movimento, Mohammad Afif. “Vi assicuriamo, nemici, che questo è solo il primo round”, ha detto Afif ai giornalisti nel Libano meridionale, aggiungendo che Hezbollah è pronto a “sacrificare il nostro sangue e la nostra anima per la nostra patria con la grazia di Dio”. Afif ha aggiunto che la superiorità aerea di Israele “si trasformerà in perdite sul terreno”.