Bombe israeliane su Beirut: mistero sul successore di Nasrallah. Chiusi tre ospedali. Yemen, media arabi: “Raid di Usa e Gb a Sanaa”

Gli aerei dell’aeronautica militare hanno sganciato questa notte bombe per un peso complessivo di 73 tonnellate sul bunker di Hezbollah nel quartiere Dahieh, nel sud di Beirut. Si presume che il successore di Hassan Nasrallah, Hashem Safieddine, sia rimasto ucciso nel raid

Aggiornato: 17:00

I fatti più importanti

  • 11:35

    Hezbollah: “Nasrallah sepolto in un luogo segreto”

    Una fonte vicina a Hezbollah ha dichiarato all’Afp che il leader ucciso, Hassan Nasrallah, è stato sepolto “provvisoriamente” in un luogo segreto.

  • 11:34

    Iran, migliaia di persone a Teheran per la commemorazione di Nasrallah

    Migliaia di persone si sono radunate all’esterno e all’interno del moschea Imam Khomeini Grand Mosalla, nel centro di Teheran, dove si prevede che l’ayatollah Ali Khamenei guiderà, per la prima volta in 5 anni, i sermoni durante le preghiere del venerdì. Lo scrive l’agenzia semi-ufficiale iraniana Mehr. La preghiera seguirà “una cerimonia di commemorazione” per Hassan Nasrallah, il leader di Hezbollah, assassinato in un raid israeliano su Beirut venerdì scorso.

    Secondo le immagini trasmesse dall’agenzia di stampa statale Irib, citate da Cnn, prima della funzione diversi oratori hanno recitato preghiere e poesie; alcuni hanno descritto la morte di Nasrallah come un martirio, un atto ritenuto sacro dall’Islam. Tra la folla si potevano vedere diverse bandiere libanesi e palestinesi.

    L’ultima volta che Khamenei ha guidato le preghiere del venerdì è stato nel gennaio 2020, dopo che l’Iran ha lanciato missili contro una base dell’esercito statunitense in Iraq in risposta all’assassinio da parte degli Stati Uniti del comandante delle Guardie della Rivoluzione Qasem Soleimani.

  • 11:32

    Libano, il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi è arrivato a Beirut

    Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, è arrivato a Beirut: lo riporta l’agenzia di stampa statale libanese.
    La visita era stata anticipata ieri dai media internazionali, secondo i quali Araghchi incontrerà oggi funzionari libanesi.

  • 11:31

    Libano, Israele ordina l’evacuazione di 35 villaggi nel sud

    L’esercito israeliano ha chiesto ai residenti di 35 villaggi nel sud del Libano di “evacuare immediatamente” le loro case: lo scrive su X il portavoce in lingua araba dell’Idf, il colonnello Avichay Adraee, sottolineando che “è vietato spostarsi verso sud”.

    “Le Forze di Difesa non hanno intenzione di farvi del male, quindi per la vostra sicurezza dovete evacuare immediatamente le vostre case e dirigervi a nord del fiume Awli. Salvate le vostre vite”, si legge nel messaggio. Mercoledì l’Idf aveva chiesto ai civili libanesi di evacuare una ventina di villaggi nel Libano meridionale.

  • 11:28

    Libano, governo: “Israele ha bombardato valico con la Siria usato dai profughi”

    “La strada che porta al principale passaggio umanitario per migliaia di libanesi verso la Siria è ora interrotta dopo un attacco israeliano”, lo ha detto il ministro dei Trasporti libanese, Ali Hamieh, riferendosi al valico di frontiera civile di Masnaa tra il Libano e la Siria.

    Hamieh ha detto all’agenzia di stampa Reuters che l’attacco israeliano ha colpito il territorio libanese vicino al valico ed ha creato un cratere largo quattro metri. Ieri il ministro dei Trasporti aveva detto in una conferenza stampa che il passaggio era soggetto all’autorità dello Stato libanese.

    Sempre ieri, l’Idf aveva accusato i miliziani di Hezbollah di utilizzare il valico di Masnaa per introdurre clandestinamente armi iraniane nel Paese e avevano avvertito che avrebbero agito per impedire al gruppo terroristico di procurarsi nuove armi.

    Secondo le statistiche del governo di Beirut, più di 300.000 persone – la stragrande maggioranza delle quali siriane – hanno attraversato il confine dal Libano alla Siria negli ultimi 10 giorni per sfuggire ai crescenti bombardamenti israeliani.

  • 11:26

    Al Jazeera: “Raid israeliano su Tulkarem, in Cisgiordania: 18 morti”

    Raid di Israele su un locale affollato di Tulkarem, in Cisgiordania. I morti sono 18, secondo fonti palestinesi. Molti sono ancora intrappolati sotto le macerie dell’edificio crollato. L’Idf ha reso nota l’uccisione di un dirigente locale di Hamas, Zahi Yaser Abd al-Razeq Oufi e di altri esponenti dell’organizzazione. Fra le vittime ci sono anche civili, fra cui una madre e i suoi due figli, secondo quanto ha reso noto Al Jazeera.

    Il raid ha colpito un campo profughi a Tulkarem, ha precisato il ministero della salute palestinese. L’intero edificio di quattro piani in cui si trovava il locale colpito è crollato. Sempre secondo fonti palestinesi, oltre ai 18 morti ci sono anche molti feriti. Oufi, l’obiettivo dell’Idf e dello Shin Bet, avrebbe preso parte a numerosi attacchi in Cisgiordania e sarebbe stato impegnato a pianificarne altri, precisano gli israeliani.

  • 11:23

    Biden: “Una guerra totale è ancora evitabile”

    “Non credo che ci sarà una guerra totale. Penso che possiamo evitarla. Ma c’è ancora molto da fare, molto da fare”: lo ha detto Joe Biden parlando con i reporter dopo aver risposto con una battuta (“quanto sei sicuro che non pioverà?”) alla domanda su quanto sia sicuro che si possa evitare un conflitto su larga scala nella regione. Alla domanda se avrebbe inviato truppe americane per aiutare Israele, il presidente ha risposto: “Abbiamo già aiutato Israele. Proteggeremo Israele”.

  • 11:20

    Libano, governo: “37 persone uccise dai raid israeliani in 24 ore”

    Almeno 37 persone sono state uccise e 151 sono rimaste ferite negli attacchi israeliani in tutto il Libano giovedì, ha affermato il ministero della Salute libanese. Tra questi, nove morti e 24 feriti a Beirut, dove sono stati effettuati diversi attacchi durante la notte, tra cui uno nel centro della città.

  • 11:18

    Media: “Obiettivo dei raid era Hashem Safi a-Din, probabile successore di Nasrallah”

    L’obiettivo dell’ultimo attacco israeliano a Beirut era il leader di Hezbollah Hashem Safi a-Din, probabile successore di Hassan Nasrallah. Lo riporta Axios, secondo quanto riferito da due funzionari israeliani.

    Sempre citando funzionari israeliani coperti dall’anonimato, il New York Times afferma da parte sua che il raid ha preso di mira un incontro a cui Safi Al Din stava partecipando con altri importanti leader del movimento sciita libanese in un bunker sotterraneo. Non è ancora chiaro se il probabile successore di Nasrallah sia effettivamente rimasto coinvolto nell’attacco israeliano.

  • 11:16

    Hezbollah: “Israele ha condotto 11 raid consecutivi alla periferia sud di Beirut”

    Nella tarda serata di ieri una fonte vicina ad Hezbollah ha reso noto che Israele ha condotto 11 raid consecutivi alla periferia sud di Beirut, roccaforte del movimento sciita. “Israele ha colpito i sobborghi meridionali 11 volte consecutive”, ha affermato la fonte. Il bombardamento è stato così intenso che sono scattati gli allarmi delle auto e gli edifici hanno tremato nella capitale libanese e nella sua periferia.

    L’Agenzia di stampa nazionale (Nna) del Libano ha parlato di “più di 10 attacchi consecutivi, in uno dei raid più forti sui sobborghi meridionali di Beirut dall’inizio della guerra israeliana” nel Paese. Nella notte il portavoce in lingua araba delle Forze di difesa israeliane (Idf), Avichay Adraee, aveva diramato un “avviso urgente” d’evacuazione per i residenti dell’area di Burj al-Barajneh a sud di Beirut, seguito da un altro per il quartiere di Hadath. Un attacco aereo israeliano avrebbe preso di mira anche un magazzino adiacente all’aeroporto di Beirut, secondo la fonte vicina a Hezbollah.