Cortei pro Palestina, la diretta – Gli organizzatori: “Siamo in 7 mila per dire stop al genocidio”. Blindata l’area intorno alla Piramide

Città blindata per la manifestazione (vietata dalla questura) prevista a Piramide. Schierati 1.500 agenti

Aggiornato: 16:12

  • 14:46

    L’afflusso in piazza e i controlli

    La piazza si riempie alla spicciolata, sotto al diluvio. Alle due e mezza ci sono ancora poche migliaia di persone. La polizia chiude con camionette e grate l’accesso a tutte le strade che escono da piazzale Ostiense. Alcuni manifestanti lamentano di aver avuto il permesso di raggiungere il corteo solo dopo essere stati identificati dai poliziotti al varco di viale Porta Ardeatina.
    (Tommaso Rodano)

  • 14:32

    Slogan contro Meloni e Netanyahu

    Slogan contro la premier italiana e il presidente israeliano in piazza a Roma. “Meloni assassina” e ” Netanyahu assassino” urlano i manifestanti. “La Palestina rappresenta gli esclusi nel mondo – dice al megafono un attivista -. Fuori gli occupanti”.

  • 14:26

    Circa 2.000 le persone a piazzale Ostiense

    Almeno 2.000 persone che, al momento, si sono radunate a piazzale Ostiense nonostante il divieto di manifestare a Roma. E l’afflusso continua. Ai lati i blindati della polizia, i carabinieri e i militari della guardia di finanza.

  • 14:03

    Gli attivisti in piazza

    Nonostante la pioggia, sono già centinaia i manifestanti pro Palestina che in questi minuti si stanno radunando in piazza Ostiense a Roma per dar vita al presidio di solidarietà al popolo palestinese. Sono attesi attivisti da tutta Italia e l’intera piazza è cinturata dai mezzi blindati di poliziotti e carabinieri. Sono 1.500 gli uomini messi in campo dalla Questura. Tante le bandiere palestinesi presenti. “Abbiamo deciso di esserci per ribadire ancora una volta il nostro no a questo massacro a senso unico da parte di Israele”, dice un attivista. Intanto i primi slogan “Palestina libera” si levano dalla piazza.

  • 13:23

    A Roma 1600 controllati, 19 in questura

    Dispositivi di sicurezza in campo a Roma nella giornata del corteo pro Palestina vietato. Sono 1.600, si apprende, le persone controllate finora e 19 sono state portate in questura per valutare la loro posizione al fine dell’eventuale foglio di via. 

  • 12:05
    Il no al corteo pro-Palestina accresce l’odio

    Il no al corteo pro-Palestina accresce l’odio

    C’è del macabro nel celebrare il 7 ottobre come “data di una rivoluzione”. Non solo per il massacro…

    Leggi
  • 11:57

    Vladimiro Zagrebelsky: “Il divieto del questore pone seri problemi, manifestare è una libertà costituzionale”

    “Pone seri problemi il divieto posto dal questore di Roma alla manifestazione pro-Palestina programmata nell’imminenza del primo anniversario della strage compiuta da Hamas un anno fa. Problematico è sempre il divieto di una manifestazione garantita da una libertà costituzionale”. A scriverlo oggi sulla Stampa è Vladimiro Zagrebelsky, giurista, ex giudice della Corte europea dei diritti dell’uomo per quasi dieci anni. “La Costituzione – spiega Zagrebelsky – stabilisce che ‘i cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz’armi’. Per le sole riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, ‘che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica’. E ‘tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero’. Non c’è dunque alcuna autorizzazione da chiedere, ma solo un dovere di preavvisare l’autorità, che organizzerà i necessari servizi di ordine pubblico e potrà vietare la manifestazione e il corteo negli stretti limiti ammessi dalla Costituzione. La ragione della manifestazione pubblica, le opinioni che vi si vogliono esprimere e lo stesso modo più o meno polemico ed estremo che si vuole adottare non legittimano un divieto da parte dell’autorità pubblica”. L’articolo ha il titolo “Se anche un’idea ripugnante ha diritto di essere manifestata”. 

  • 11:53

    Controlli nelle stazioni e ai caselli delle autostrade

    Tra le misure del piano di sicurezza anche controlli nelle stazioni e ai caselli autostradali per intercettare pullman di manifestanti in arrivo da altre città e un dispositivo a cerchi concentrici sempre più stringenti attorno all’area di piazzale Ostiense. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, sottolineando che la manifestazione è “illegale”, ha assicurato che sarà “gestita con equilibrio dalle nostre forze di polizia, di cui mi fido ciecamente”. 

  • 11:51

    Roma, scattano i controlli: “Obiettivo intercettare infiltrati violenti”

    Scattano i controlli a Roma in vista della manifestazione pro Palestina annunciata per oggi nella Capitale e vietata dalla Questura. L’obiettivo è intercettare eventuali infiltrati violenti tra i gruppi che, sfidando il divieto, cercheranno di raggiungere comunque la zona di Ostiense per dar vita a un corteo alla vigilia del 7 ottobre, primo anniversario dell’attacco di Hamas in Israele. Il piano sicurezza è stato messo a punto nel pomeriggio in un tavolo tecnico in Questura, il primo presieduto dal neo questore Roberto Massucci.