7 ottobre, 100 aerei israeliani attaccano i siti di Hezbollah. Idf conferma di aver colpito il quartiere generale dell’intelligence a Beirut

Cerimonie per il 1° anniversario della strage. Tel Aviv annuncia la morte di un ostaggio e bombarda il Sud di Beirut. Teheran: “Se minacciati rivedremo la politica sul nucleare”. Netanyahu: “Finché i nostri ostaggi saranno a Gaza, continueremo a combattere"

Aggiornato: 22:37

I fatti più importanti

  • 10:27

    Tel Aviv, scattano le sirene: “Razzi dalla Striscia di Gaza”. Hamas rivendica

    Le sirene d’allarme sono scattate a Tel Aviv a seguito del lancio di razzi dalla Striscia di Gaza. Lo hanno riferito i media israeliani, precisando che Hamas ha rivendicato il lancio di due razzi M90 contro la capitale dello Stato ebraico nel primo anniversario del 7 ottobre.

    Secondo Al Jazeera, il gruppo ha affermato su Telegram che l’attacco fa parte della “battaglia di logoramento in corso” e in risposta ai “massacri israeliani contro i civili e allo sfollamento deliberato del nostro popolo”.

  • 10:11

    Media: “Due forti boati a Tel Aviv”

    Due forti boati si sono sentiti a Tel Aviv, come ha constatato l’ANSA sul posto. Le sirene d’allarme non sono scattate.

  • 09:59

    Israele, stamattina 35 razzi dal Libano sul nord del paese

    Più di 35 razzi sono stati lanciati dal Libano verso il nord di Israele da questa mattina. Lo afferma l’Idf citata dal Times of Israel. Circa 15 razzi sono stati lanciati prima delle 7 del mattino nella zona di Karmiel. Alcuni dei razzi sono stati intercettati e il resto ha colpito aree aperte, ha detto l’esercito. Poco prima delle 9 del mattino, 20 razzi sono stati lanciati nella Galilea occidentale. Almeno uno dei proiettili è atterrato in una città, causando danni a diverse auto. Molti altri razzi sono stati lanciati nella zona di Dovev mezz’ora fa, che secondo l’Idf hanno tutti colpito terreni aperti. Non ci sono segnalazioni di feriti negli attacchi.

  • 09:34

    Hamas: “Il 7 ottobre ha minacciato l’esistenza di Israele”

    L’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso ha riportato Israele al “punto zero”: lo ha dichiarato uno dei capi di Hamas Khaled Meshaal alla tv Al Arabiya. alto “L’alluvione di Al-Aqsa ha riportato l’occupazione al punto zero e ha minacciato la sua esistenza“, ha dichiarato.

  • 09:19

    Hezbollah: “Israele è un cancro che deve essere eliminato”

    Nel giorno dell’anniversario del 7 ottobre, Hezbollah promette di continuare a combattere “l’aggressione” di Israele, definendo lo Stato ebraico un’entità “cancerosa” che deve essere “eliminata“.

  • 09:03

    Libano, raid su Tiro: “Almeno 4 vittime”

    I jet israeliani hanno bombardato una casa nella città di Srifa, a sud della città di Tiro nel Libano meridionale, uccidendo almeno quattro persone. Lo riferiscono i media Lebanon 24 e Quds News Network rilanciati da Al Jazeera.

  • 09:02

    7 ottobre, Herzog: “Per avere pace il mondo deve sostenere Israele”

    Il presidente israeliano Isaac Herzog ha affermato che il mondo “deve sostenere Israele” per portare la pace, mentre il Paese celebra il primo anniversario dell’attacco di Hamas del 7 ottobre. “Il mondo deve realizzare e comprendere che per cambiare il corso della storia e portare la pace, un futuro migliore alla regione, deve sostenere Israele nella sua battaglia contro i suoi nemici”, ha affermato il presidente che in occasione delle commemorazioni del 7 ottobre ha raggiunto Reim, luogo del massacro del Nova Festival.

  • 09:01

    Israele annuncia la morte di un ostaggio: “Il suo corpo è a Gaza”

    Il comune di Petah Tikva, nel centro di Israele, ha annunciato che l’ostaggio Idan Shtivi, 28 anni, è stato assassinato il 7 ottobre 2023 al festival Nova di Reim e il suo corpo è trattenuto a Gaza. Lo riporta Haaretz. Anche il Forum delle famiglie degli ostaggi ha annunciato la morte di Idan Shtivi, mentre non ci sono commenti immediati da parte dell’Idf.

    Come racconta il Times of Israel, il 28enne è stato preso in ostaggio dai miliziani di Hamas al rave Nova, dove si era offerto volontario per fotografare l’evento. Il 7 ottobre dello scorso anno si era unito alla festa alle 6 del mattino, e ha chiamato la sua ragazza alle 7 raccontandole dei missili e dicendole che se ne sarebbe andato. Shtivi è partito in auto con due amici, Lior e Yulia, ma è stato bloccato dai terroristi sulla strada che si dirigeva a nord. Ha quindi girato la macchina e ha iniziato a guidare verso sud, ma è uscito di strada, ha perso il controllo del veicolo e ha colpito un albero. Quello è il luogo dove è stato visto l’ultima volta: la macchina è stata poi ritrovata piena di fori di proiettile e sangue. I corpi dei suoi amici sono stati ritrovati, mentre Shtivi è stato in seguito elencato dalle forze di sicurezza tra le persone prese in ostaggio a Gaza.

    Descrivendo il giovane, il Forum delle famiglie ha riferito che “Idan amava la natura, la fotografia e gli animali. Aveva un legame speciale con i cani e stava per iniziare il suo secondo anno di studi alla Reichman University. Idan era sempre premuroso con gli altri e spesso sacrificava i propri bisogni per aiutare chi era in difficoltà”. Il 7 ottobre, “quando è iniziato l’attacco, ha aiutato un ragazzo e una ragazza che aveva appena incontrato mentre stavano scappando: una decisione che alla fine ha portato al suo rapimento”.

    Secondo il Times of Israel, si ritiene che 97 dei 251 ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre siano ancora a Gaza, compresi i corpi di almeno 33 morti confermati dall’Idf.

  • 08:56

    Gerusalemme, folla fuori dalla casa del premier Netanyahu: “Liberare gli ostaggi”

    Centinaia di persone si sono radunate alle 6:29 (ora israeliana) fuori dalla casa del premier Benyamin Netanyahu a Gerusalemme per commemorare l’anniversario dell’attacco di Hamas del 7 ottobre, chiedendo un accordo per la liberazione degli ostaggi e per il cessate il fuoco. Lo riporta Haaretz aggiungendo che la polizia ha impedito alla folla di avanzare lungo la strada.

  • 08:53

    Hamas rivendica il lancio di razzi da Gaza verso Israele

    L’ala militare di Hamas ha rivendicato il lancio di razzi da Gaza verso Israele. Le Brigate Ezzedine Al-Qassam hanno affermato in un comunicato che i loro combattenti hanno sparato proiettili contro “raduni nemici” ai valichi di Rafah, al valico di Kerem Shalom e al kibbutz Holit, vicino al confine con Gaza.