Libano, nuovo attacco di Israele alle basi italiane Unifil: abbattuti 2 muri. Prima feriti 2 soldati cingalesi. Onu: “Violato il diritto internazionale” – La diretta

Salta il voto nel gabinetto di guerra sulla risposta a Israele. Per Axios, però, Biden e Netanyahu sono vicini a un’intesa. Dopo l'attacco di ieri alle postazioni delle forze di pace italiane, Tel Aviv bombarda in Cisgiordania: ucciso il capo supremo della Jihad islamica

Aggiornato: 13:09

  • 10:07

    Media: “Ancora spari contro le forze Unifil, feriti caschi blu cingalesi”

    Le forze di difesa israeliane avrebbero sparato contro una torre dell’Unifil nel sud del Libano ferendo un numero imprecisato di peacekeeper del battaglione cingalese. Lo riporta il sito di informazione libanese Al-Nashra. Secondo la tv libanese al-Mayadeen vicina a Hezbollah, i colpi d’artiglieria sarebbero stati sparati contro l’ingresso principale del centro di comando dell’Unifil a Naqoura. Al momento non ci sono conferme ufficiali da parte dell’Unifil, né delle autorità libanesi.

  • 09:49

    Onu: 300 peacekeeper trasferiti in basi Unifil più grandi per loro sicurezza

    Durante la riunione tenutasi ieri sera al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite dopo gli attacchi israeliani alle basi Unifil, il capo delle forze di peacekeeping delle Nazioni Unite Jean Pierre Lacroix ha detto che Unifil ha deciso di trasferire temporaneamente 300 peacekeeper degli oltre 10mila schierati in Libano in basi più grandi per la loro sicurezza. Lo riporta Reuters sul suo sito.

  • 09:08

    Israele, salta il voto del governo sulla risposta all’Iran

    La riunione del gabinetto di governo che si è tenuta dalla tarda serata di ieri, durata quattro ore, si è conclusa senza arrivare alla votazione sul piano di risposta di Israele all’attacco missilistico dell’Iran del primo ottobre. Lo riferiscono i media israeliani. Il ministro della Difesa Yoav Gallant non potrà quindi partire per Washington, dove era previsto un incontro con l’omologo Lloyd Austin poiché il premier Benyamin Netanyahu ha posto il veto finché il governo non voterà il piano di ritorsione.

  • 08:44

    Michel: “Gli attacchi all’Unifil sono inaccettabili”

    Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha condannato gli attacchi alle operazioni di pace delle Nazioni Unite, dopo che i peacekeeper dell’Unifil hanno dichiarato che le forze israeliane hanno aperto il fuoco sul loro quartier generale nel Libano meridionale. “Un attacco contro una missione di pace delle Nazioni Unite è irresponsabile e non è accettabile, ed è per questo che invitiamo Israele e tutte le parti a rispettare pienamente il diritto umanitario internazionale“, ha detto Michel a margine del vertice dell’Associazione delle nazioni del Sudest asiatico (Asean) in Laos.

  • 08:42

    Chi era Mohammad Abdullah

    Mohammad Abdullah era stato nominato capo della milizia a Tulkarem dopo che il suo predecessore Mohammed Jabber era stato ucciso in uno scontro a fuoco a fine agosto ed era responsabile dell’organizzazione delle attività della Jihad islamica tra cui “molti attacchi” con l’utilizzo di esplosivi contro le truppe israeliane, spiegano le Idf in un comunicato citato dai media locali.

  • 08:42

    Israele: ucciso il capo supremo della Jihad islamica in Cisgiordania

    Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno dichiarato oggi di aver ucciso il comandante supremo della Jihad islamica palestinese Mohammad Abdullah nel raid aereo che ieri ha colpito il campo profughi di Nur Shams a Tulkarem, in Cisgiordania.

    Abdullah è stato ucciso nell’attacco aereo insieme a un secondo terrorista, aggiungono i militari di Israele. L’agenzia di stampa palestinese Wafa afferma da parte sua che la seconda vittima è Awad Omar della vicina città di Bal’a e che i corpi dei due sono stati sequestrati dalle truppe israeliane. Le Idf sottolineano di aver trovato fucili semiautomatici e giubbotti antiproiettile sulle due vittime.

  • 08:41

    Axios: “Biden e Netanyahu vicini a un’intesa sulla risposta di Israele all’Iran”

    Joe Biden e Benjamin Netanyahu si sarebbero avvicinati a un’intesa sulla portata della rappresaglia di Israele contro l’Iran durante la loro telefonata di mercoledì. Lo riferisce Axios, citando funzionari statunitensi e israeliani. L’amministrazione americana, secondo le fonti, accetterebbe che Israele lanci presto un grande attacco contro l’Iran, ma teme che l’operazione sia eccessivamente aggressiva e possa inasprire la guerra nella regione. Tuttavia, secondo un funzionario americano “ci stiamo muovendo nella giusta direzione”.